La clausola 5 dell’accordo quadro dev’essere interpretata nel senso che essa non osta a una normativa nazionale che, da un lato, non sanziona il ricorso abusivo, da parte di un datore di lavoro rientrante nel settore pubblico, a una successione di contratti a tempo determinato mediante il versamento, al lavoratore interessato, di un’indennità volta a compensare la mancata trasformazione del rapporto di lavoro a tempo determinato in un rapporto di lavoro a tempo indeterminato bensì, dall’altro, prevede la concessione di un’indennità compresa tra 2,5 e 12 mensilità dell’ultima retribuzione di detto lavoratore
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 12 novembre 2020, n. 25625 – La clausola 5 dell’accordo quadro dev’essere interpretata nel senso che essa non osta a una normativa nazionale che, da un lato, non sanziona il ricorso abusivo, da parte di un datore di lavoro rientrante nel settore pubblico, a una successione di contratti a tempo determinato mediante il versamento, al lavoratore interessato, di un’indennità volta a compensare la mancata trasformazione del rapporto di lavoro a tempo determinato in un rapporto di lavoro a tempo indeterminato bensì, dall’altro, prevede la concessione di un’indennità compresa tra 2,5 e 12 mensilità dell’ultima retribuzione di detto lavoratore
il 22 Novembre, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 13 novembre 2020, n. 25804 – La motivazione è solo apparente, e la sentenza è nulla perché affetta da error in procedendo, quando, benché pacificamente esistente, non renda tuttavia percepibile il fondamento della decisione, perché recante argomentazioni obiettivamente inidonee a far conoscere il ragionamento seguito dal giudice per la formazione del proprio convincimento, non potendosi lasciare all’interprete il compito di integrarla con le più varie, ipotetiche, congetture
il 21 Novembre, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
La motivazione è solo apparente, e la sentenza è nulla perché affetta da error in procedendo, quando, benché pacificamente esistente, non renda tuttavia percepibile il fondamento della decisione, perché recante argomentazioni obiettivamente inidonee a far conoscere il ragionamento seguito dal giudice per la formazione del proprio convincimento, non potendosi lasciare all’interprete il compito di integrarla con le più varie, ipotetiche, congetture
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 13 ottobre 2020, n. 22075 – Nel prevedere l’applicazione della sanzione disciplinare del licenziamento nell’ipotesi di “condanna” del dipendente, il contratto collettivo si interpreta nel senso che è sufficiente che sia stata pronunciata, nei confronti del lavoratore, sentenza di patteggiamento ex art. 444 cod. proc. pen., dovendosi ritenere che le parti contrattuali abbiano voluto con tale previsione dare rilievo anche al caso in cui l’imputato non abbia negato la propria responsabilità ed abbia esonerato l’accusa dall’onere della relativa prova in cambio una riduzione di pena
il 21 Novembre, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
Nel prevedere l’applicazione della sanzione disciplinare del licenziamento nell’ipotesi di “condanna” del dipendente, il contratto collettivo si interpreta nel senso che è sufficiente che sia stata pronunciata, nei confronti del lavoratore, sentenza di patteggiamento ex art. 444 cod. proc. pen., dovendosi ritenere che le parti contrattuali abbiano voluto con tale previsione dare rilievo anche al caso in cui l’imputato non abbia negato la propria responsabilità ed abbia esonerato l’accusa dall’onere della relativa prova in cambio una riduzione di pena
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 12 novembre 2020, n. 25631 – In tema di società cooperative la deliberazione, nell’ambito di un piano di crisi aziendale, di una riduzione temporanea dei trattamenti economici integrativi dei soci lavoratore e di forme di apporto economico da parte di questi, ex art. 6, comma 1, lett d) ed e) della l. n. 142 del 2001 in deroga al principio generale del divieto di incidenza “in pejus” del trattamento economico minimo previsto dalla contrattazione collettiva, di cui all’art. 3 della predetta legge, è condizionata alla necessaria temporaneità dello stato di crisi e, quindi all’essenziale applicazione di un termine finale ad esso
il 21 Novembre, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
In tema di società cooperative la deliberazione, nell’ambito di un piano di crisi aziendale, di una riduzione temporanea dei trattamenti economici integrativi dei soci lavoratore e di forme di apporto economico da parte di questi, ex art. 6, comma 1, lett d) ed e) della l. n. 142 del 2001 in deroga al principio generale del divieto di incidenza “in pejus” del trattamento economico minimo previsto dalla contrattazione collettiva, di cui all’art. 3 della predetta legge, è condizionata alla necessaria temporaneità dello stato di crisi e, quindi all’essenziale applicazione di un termine finale ad esso
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 12 novembre 2020, n. 25629 – Contratti di lavoro somministrato – Successivo contratto a tempo determinato – Nullità del termine
il 21 Novembre, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 12 novembre 2020, n. 25629 Contratti di lavoro somministrato – Successivo contratto a tempo determinato – Nullità del termine – Sussistenza di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato – Ipotesi di somministrazione irregolare Fatti di causa 1. Il Tribunale di Lanciano aveva rigettato il ricorso proposto da S.C. inteso […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 03 novembre 2020, n. 24379 – Requisiti per l’iscrizione anticipata nel registro dei praticanti
il 21 Novembre, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 03 novembre 2020, n. 24379 Avvocati – Pratica professionale – Iscrizione anticipata nel registro dei praticanti – Requisiti – Studenti in regola con gli esami e iscritti all’ultimo anno regolare del corso di laurea Fatti di causa Il Consiglio Nazionale Forense, con decisione del 16 dicembre 2019, ha rigettato il […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 12 novembre 2020, n. 25624 – La denuncia della violazione delle regole di ermeneutica, sia la denuncia del vizio di motivazione esigono una specifica indicazione – ossia la precisazione del modo attraverso il quale si è realizzata l’anzidetta violazione e delle ragioni della obiettiva deficienza e contraddittorietà del ragionamento del giudice di merito – non potendo le censure risolversi, in contrasto con l’interpretazione loro attribuita, nella mera contrapposizione di una interpretazione diversa da quella criticata
il 21 Novembre, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
La denuncia della violazione delle regole di ermeneutica, sia la denuncia del vizio di motivazione esigono una specifica indicazione – ossia la precisazione del modo attraverso il quale si è realizzata l’anzidetta violazione e delle ragioni della obiettiva deficienza e contraddittorietà del ragionamento del giudice di merito – non potendo le censure risolversi, in contrasto con l’interpretazione loro attribuita, nella mera contrapposizione di una interpretazione diversa da quella criticata
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 03 novembre 2020, n. 24391 – Natura subordinata del rapporto inter partes della consulenza libero-professionale per servizi di marketing
il 21 Novembre, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 03 novembre 2020, n. 24391 Regolarizzazione contributiva – Consulenza libero- professionale per servizi di marketing – Natura subordinata del rapporto inter partes – Qualificazione dell’atto di risoluzione del rapporto come licenziamento – Indici della subordinazione Rilevato che 1. la Corte d’appello di Palermo, in riforma della sentenza di primo grado, […]
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