Nel contratto di apprendistato e/o contratto di formazione il piano formativo individuale deve essere cristallizzato nel documento contrattuale e non in un documento esterno al contratto
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Sentenza n. 10826 depositata il 24 aprile 2023 – Nel contratto di apprendistato e/o contratto di formazione il piano formativo individuale deve essere cristallizzato nel documento contrattuale e non in un documento esterno al contratto
il 4 Maggio, 2023in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 10821 depositata il 24 aprile 2023 – Modifica del sistema di classificazione
il 4 Maggio, 2023in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 10821 depositata il 24 aprile 2023 Lavoro – Mansioni – Inquadramento qualifica superiore – Equiparazione – Violazione CCNL – Trattamento economico – Voci retributive – Ricorso rigettato Svolgimento del processo S.M. ha adito il Tribunale di Napoli, sez. dist. Ischia, e ha esposto che era dipendente del Comune di […]
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 10815 depositata il 24 aprile 2023 – Solo «ragioni oggettive» che possono giustificare un trattamento differenziato tra lavoratori a tempo indeterminato e lavoratori a tempo determinato
il 4 Maggio, 2023in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
Solo «ragioni oggettive» che possono giustificare un trattamento differenziato tra lavoratori a tempo indeterminato e lavoratori a tempo determinato
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 10227 depositata il 18 aprile 2023 – L’inadempimento datoriale non legittima in via automatica il rifiuto del lavoratore ad eseguire la prestazione lavorativa in quanto, vertendosi in ipotesi di contratto a prestazioni corrispettive, trova applicazione il disposto dell’art. 1460, comma 2, c.c., alla stregua del quale la parte adempiente può rifiutarsi di eseguire la prestazione a proprio carico solo ove tale rifiuto, avuto riguardo alle circostanze concrete, non risulti contrario alla buona fede e sia accompagnato da una seria ed effettiva disponibilità a prestare servizio presso la sede originaria, con valutazione rimessa al giudice di merito, incensurabile in sede di legittimità se espressa con motivazione adeguata ed immune da vizi logico-giuridici
il 4 Maggio, 2023in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE, licenziamenti
L’inadempimento datoriale non legittima in via automatica il rifiuto del lavoratore ad eseguire la prestazione lavorativa in quanto, vertendosi in ipotesi di contratto a prestazioni corrispettive, trova applicazione il disposto dell’art. 1460, comma 2, c.c., alla stregua del quale la parte adempiente può rifiutarsi di eseguire la prestazione a proprio carico solo ove tale rifiuto, avuto riguardo alle circostanze concrete, non risulti contrario alla buona fede e sia accompagnato da una seria ed effettiva disponibilità a prestare servizio presso la sede originaria, con valutazione rimessa al giudice di merito, incensurabile in sede di legittimità se espressa con motivazione adeguata ed immune da vizi logico-giuridici
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 10719 depositata il 20 aprile 2023 – La motivazione assente o meramente apparente è l’unica ipotesi censurabile quale violazione dell’art. 132, comma 2, n. 4, c.p.c.
il 3 Maggio, 2023in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE
La motivazione assente o meramente apparente è l’unica ipotesi censurabile quale violazione dell’art. 132, comma 2, n. 4, c.p.c.
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 10696 depositata il 20 aprile 2023 – In tema di pensione di vecchiaia anticipata il regime delle “finestre” previsto dall’art.12 d. l. n.78/10 (conv., con modif., nella l. n. 122/10) si applica anche agli invalidi in misura non inferiore all’ottanta per cento
il 3 Maggio, 2023in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, PENSIONI
In tema di pensione di vecchiaia anticipata il regime delle “finestre” previsto dall’art.12 d. l. n.78/10 (conv., con modif., nella l. n. 122/10) si applica anche agli invalidi in misura non inferiore all’ottanta per cento
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 10630 depositata il 20 aprile 2023 – Nell’ipotesi di c.d. sentenza doppia conforme non è consentito, ai sensi dell’art. 348-ter, commi 4 e 5, cod.proc. civ., la censura ex art. 360, primo comma, n. 5, cod. proc. civ.
il 3 Maggio, 2023in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE
Nell’ipotesi di c.d. sentenza doppia conforme non è consentito, ai sensi dell’art. 348-ter, commi 4 e 5, cod.proc. civ., la censura ex art. 360, primo comma, n. 5, cod. proc. civ.
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 10226 depositata il 18 aprile 2023 – L’omessa pronuncia su un motivo di appello integra la violazione dell’art. 112 c.p.c. e non già l’omesso esame di un fatto decisivo per il giudizio in quanto il motivo di gravame non costituisce un fatto principale o secondario, bensì la specifica domanda sottesa alla proposizione dell’appello, sicché, ove il vizio sia dedotto come violazione dell’art. 360 c.p.c., comma 1, n. 5) il motivo deve essere dichiarato inammissibile, in quanto l’omessa pronuncia su un motivo di appello può costituire motivo di ricorso per cassazione ex art. 360, comma primo, n. 4) c.p.c. per violazione dell’art. 112 c.p.c.
il 3 Maggio, 2023in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE, lavoro
L’omessa pronuncia su un motivo di appello integra la violazione dell’art. 112 c.p.c. e non già l’omesso esame di un fatto decisivo per il giudizio in quanto il motivo di gravame non costituisce un fatto principale o secondario, bensì la specifica domanda sottesa alla proposizione dell’appello, sicché, ove il vizio sia dedotto come violazione dell’art. 360 c.p.c., comma 1, n. 5) il motivo deve essere dichiarato inammissibile, in quanto l’omessa pronuncia su un motivo di appello può costituire motivo di ricorso per cassazione ex art. 360, comma primo, n. 4) c.p.c. per violazione dell’art. 112 c.p.c.
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