I creditori non possono agire nei confronti degli obbligati in regola con i pagamenti, se non dopo l’escussione degli altri condomini, prevedendo l’art. 63 comma 2 disp. att. c.c. quindi una responsabilità sussidiaria dei condomini non morosi, esclude la solidarietà nel condominio (posto che la solidarietà passiva presuppone oltre alla pluralità dei debitori e la identica causa della obbligazione altresì la indivisibilità della prestazione) ed evidenzia la funzione di rappresentanza del condominio, quale ente di gestione, posizione questa del condominio che non incide sulla singola titolarità dei diritti e delle obbligazioni e rispetto al quale non sorge questione di solidarietà o meno dell’obbligazione. La questione circa la natura solidale ovvero parziaria dell’obbligazione attiene infatti alla responsabilità dei condomini, responsabilità che -come si indica anche nella clausola sopra richiamata che esclude la solidarietà – è di natura parziaria, rispondendo i singoli condomini solo per la rispettiva quota
Leggi tuttoTribunale di Reggio Calabria, Prima Sezione Civile, sentenza n. 3621 del 6 maggio 2022 – I creditori non possono agire nei confronti degli obbligati in regola con i pagamenti, se non dopo l’escussione degli altri condomini, prevedendo l’art. 63 comma 2 disp. att. c.c. quindi una responsabilità sussidiaria dei condomini non morosi, esclude la solidarietà nel condominio (posto che la solidarietà passiva presuppone oltre alla pluralità dei debitori e la identica causa della obbligazione altresì la indivisibilità della prestazione) ed evidenzia la funzione di rappresentanza del condominio, quale ente di gestione, posizione questa del condominio che non incide sulla singola titolarità dei diritti e delle obbligazioni e rispetto al quale non sorge questione di solidarietà o meno dell’obbligazione. La questione circa la natura solidale ovvero parziaria dell’obbligazione attiene infatti alla responsabilità dei condomini, responsabilità che -come si indica anche nella clausola sopra richiamata che esclude la solidarietà – è di natura parziaria, rispondendo i singoli condomini solo per la rispettiva quota
il 20 Settembre, 2022in TRIBUNALE e CORTE di APPELLOtags: CONDOMINIO, SENTENZE di MERITO
Tribunale Amministrativo Regionale della Campania Sezione Prima di Salerno sentenza n. 120 del 17 gennaio 2022 – Ad ogni diritto o potere spettante all’amministratore sul piano materiale corrisponde, sul piano processuale, la facoltà di esercitare le relative azioni (art. 1131, c. 1, c.c.) – che il ricorso ex art. 116 c.p.a. promosso dal solo amministratore, in assenza, cioè, della delibera assembleare autorizzativa, è inammissibile per difetto di legittimazione attiva
il 20 Settembre, 2022in GIUSTIZIA AMMINISTRATIVAtags: CONDOMINIO, GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA
Ad ogni diritto o potere spettante all’amministratore sul piano materiale corrisponde, sul piano processuale, la facoltà di esercitare le relative azioni (art. 1131, c. 1, c.c.) – che il ricorso ex art. 116 c.p.a. promosso dal solo amministratore, in assenza, cioè, della delibera assembleare autorizzativa, è inammissibile per difetto di legittimazione attiva
Leggi tuttoTribunale di Tivoli sentenza n. 942 del 12 giugno 2022 – E’ inesistente e non nulla la notifica eseguita telematicamente all’indirizzo di posta elettronica dell’amministratrice del condominio in quanto non ricompreso né nel registro Ini-Pec, né nel Reginde
il 20 Settembre, 2022in TRIBUNALE e CORTE di APPELLOtags: CONDOMINIO, NOTIFICHE, SENTENZE di MERITO
E’ inesistente e non nulla la notifica eseguita telematicamente all’indirizzo di posta elettronica dell’amministratrice del condominio in quanto non ricompreso né nel registro Ini-Pec, né nel Reginde
Leggi tuttoCorte di Cassazione sentenza n. 24526 depositata il 9 agosto 2022 – Le restrizioni alle facoltà inerenti al godimento della proprietà esclusiva contenute nel regolamento di condominio, volte a vietare lo svolgimento di determinate attività all’interno delle unità immobiliari esclusive, costituiscono servitù reciproche e devono perciò essere approvate mediante espressione di una volontà contrattuale, e quindi con il consenso di tutti i condomini, mentre la loro opponibilità ai terzi, che non vi abbiano espressamente e consapevolmente aderito, rimane subordinata all’adempimento dell’onere di trascrizione
il 20 Settembre, 2022in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, CONDOMINIO
Le restrizioni alle facoltà inerenti al godimento della proprietà esclusiva contenute nel regolamento di condominio, volte a vietare lo svolgimento di determinate attività all’interno delle unità immobiliari esclusive, costituiscono servitù reciproche e devono perciò essere approvate mediante espressione di una volontà contrattuale, e quindi con il consenso di tutti i condomini, mentre la loro opponibilità ai terzi, che non vi abbiano espressamente e consapevolmente aderito, rimane subordinata all’adempimento dell’onere di trascrizione
Leggi tuttoTribunale Amministrativo Regionale della Basilicata sentenza n. 14 depositata il 12 gennaio 2022 – Difetto di legittimazione passiva del condominio rispetto alla intimazione del Comune alla demolizione e messa in pristino di un manufatto realizzato abusivamente all’interno del medesimo complesso edilizio
il 15 Aprile, 2022in GIUSTIZIA AMMINISTRATIVAtags: CONDOMINIO, EDILIZIA, GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA
Tribunale Amministrativo Regionale della Basilicata sentenza n. 14 depositata il 12 gennaio 2022 Abuso edilizio – Condominio – difetto di legittimazione FATTO e DIRITTO 1. Con il ricorso in esame, depositato in data 7/12/2021, il Condominio deducente ha impugnato il provvedimento del Comune di Potenza, in epigrafe specificato, recante l’ordine di demolizione di un manufatto […]
Leggi tuttoCorte di Cassazione a Sezioni Unite sentenza n. 28972 depositata il 17 dicembre 2020 – La pattuizione avente ad oggetto la creazione del c.d. “diritto reale di uso esclusivo” su una porzione di cortile condominiale, costituente come tale parte comune dell’edificio, mirando alla creazione di una figura atipica di diritto reale limitato, tale da incidere, privandolo di concreto contenuto, sul nucleo essenziale del diritto dei condomini di uso paritario della cosa comune, sancito dall’articolo 1102 c. c., è preclusa dal principio, insito nel sistema codicistico, del numerus clausus dei diritti reali e della tipicità di essi
il 26 Gennaio, 2021in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, CONDOMINIO
La pattuizione avente ad oggetto la creazione del c.d. “diritto reale di uso esclusivo” su una porzione di cortile condominiale, costituente come tale parte comune dell’edificio, mirando alla creazione di una figura atipica di diritto reale limitato, tale da incidere, privandolo di concreto contenuto, sul nucleo essenziale del diritto dei condomini di uso paritario della cosa comune, sancito dall’articolo 1102 c. c., è preclusa dal principio, insito nel sistema codicistico, del numerus clausus dei diritti reali e della tipicità di essi
Leggi tuttoCorte di Cassazione ordinanza n. 31976 depositata il 6 dicembre 2019 – La delibera dell’assemblea che decide di non impugnare la sentenza sfavorevole al condominio determina acquiescenza alla stessa, e così preclude il gravame anche al singolo condomino
il 14 Gennaio, 2020in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, CONDOMINIO
La delibera dell’assemblea che decide di non impugnare la sentenza sfavorevole al condominio determina acquiescenza alla stessa, e così preclude il gravame anche al singolo condomino
Leggi tuttoCorte di Cassazione ordinanza interlocutoria n. 31420 depositata il 2 dicembre 2019 – I diritti di “uso esclusivo” su porzioni di area condominiale, riconosciuti nella prassi notarile a singoli condomini, non possono essere qualificati come diritti di uso ex artt. 1021 e ss. c.c., sol perché le parti, in realtà, non vogliono sottostare alle ristrettezze soggettive di esercizio
il 28 Dicembre, 2019in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, CONDOMINIO
I diritti di “uso esclusivo” su porzioni di area condominiale, riconosciuti nella prassi notarile a singoli condomini, non possono essere qualificati come diritti di uso ex artt. 1021 e ss. c.c., sol perché le parti, in realtà, non vogliono sottostare alle ristrettezze soggettive di esercizio, come al divieto di trasferibilità ed alla durata propri di tale istituto, andrebbe a sua volta rapportata alla considerazione che il nostro ordinamento tuttora non consente all’autonomia privata di scavalcare il principio del numero chiuso dei diritti reali.
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