Illegittimità del contratto di lavoro a tempo determinato di un dipendente di ente pubblico economico sottoposto a tutela o vigilanza della Regione Sicilia
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 10265 depositata il 18 aprile 2023 – Illegittimità del contratto di lavoro a tempo determinato di un dipendente di ente pubblico economico sottoposto a tutela o vigilanza della Regione Sicilia
il 5 Maggio, 2023in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 10262 depositata il 18 aprile 2023 – La violazione degli obblighi di fedeltà e diligenza da parte di un dipendente comporta, oltre all’applicabilità di sanzioni disciplinari, anche l’insorgere del diritto al risarcimento dei danni e ciò tanto più nel caso in cui il medesimo, quale dirigente di un istituto di credito in rapporto di collaborazione fiduciaria con il datore di lavoro, del quale è un “alter ego”, occupi una posizione di particolare responsabilità
il 5 Maggio, 2023in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti, NOTIFICHE
La violazione degli obblighi di fedeltà e diligenza da parte di un dipendente comporta, oltre all’applicabilità di sanzioni disciplinari, anche l’insorgere del diritto al risarcimento dei danni e ciò tanto più nel caso in cui il medesimo, quale dirigente di un istituto di credito in rapporto di collaborazione fiduciaria con il datore di lavoro, del quale è un “alter ego”, occupi una posizione di particolare responsabilità
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 10239 depositata il 18 aprile 2023 – L’attività di integrazione del precetto normativo di cui all’art. 2119 c.c. (norma cd. elastica), compiuta dal giudice di merito – ai fini della individuazione della giusta causa di licenziamento – non può essere censurata in sede di legittimità se non nei limiti di una valutazione di ragionevolezza del giudizio di sussunzione del fatto concreto
il 5 Maggio, 2023in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE
L’attività di integrazione del precetto normativo di cui all’art. 2119 c.c. (norma cd. elastica), compiuta dal giudice di merito – ai fini della individuazione della giusta causa di licenziamento – non può essere censurata in sede di legittimità se non nei limiti di una valutazione di ragionevolezza del giudizio di sussunzione del fatto concreto
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Sentenza n. 10826 depositata il 24 aprile 2023 – Nel contratto di apprendistato e/o contratto di formazione il piano formativo individuale deve essere cristallizzato nel documento contrattuale e non in un documento esterno al contratto
il 4 Maggio, 2023in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
Nel contratto di apprendistato e/o contratto di formazione il piano formativo individuale deve essere cristallizzato nel documento contrattuale e non in un documento esterno al contratto
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 10821 depositata il 24 aprile 2023 – Modifica del sistema di classificazione
il 4 Maggio, 2023in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 10821 depositata il 24 aprile 2023 Lavoro – Mansioni – Inquadramento qualifica superiore – Equiparazione – Violazione CCNL – Trattamento economico – Voci retributive – Ricorso rigettato Svolgimento del processo S.M. ha adito il Tribunale di Napoli, sez. dist. Ischia, e ha esposto che era dipendente del Comune di […]
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 10815 depositata il 24 aprile 2023 – Solo «ragioni oggettive» che possono giustificare un trattamento differenziato tra lavoratori a tempo indeterminato e lavoratori a tempo determinato
il 4 Maggio, 2023in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
Solo «ragioni oggettive» che possono giustificare un trattamento differenziato tra lavoratori a tempo indeterminato e lavoratori a tempo determinato
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 10227 depositata il 18 aprile 2023 – L’inadempimento datoriale non legittima in via automatica il rifiuto del lavoratore ad eseguire la prestazione lavorativa in quanto, vertendosi in ipotesi di contratto a prestazioni corrispettive, trova applicazione il disposto dell’art. 1460, comma 2, c.c., alla stregua del quale la parte adempiente può rifiutarsi di eseguire la prestazione a proprio carico solo ove tale rifiuto, avuto riguardo alle circostanze concrete, non risulti contrario alla buona fede e sia accompagnato da una seria ed effettiva disponibilità a prestare servizio presso la sede originaria, con valutazione rimessa al giudice di merito, incensurabile in sede di legittimità se espressa con motivazione adeguata ed immune da vizi logico-giuridici
il 4 Maggio, 2023in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE, licenziamenti
L’inadempimento datoriale non legittima in via automatica il rifiuto del lavoratore ad eseguire la prestazione lavorativa in quanto, vertendosi in ipotesi di contratto a prestazioni corrispettive, trova applicazione il disposto dell’art. 1460, comma 2, c.c., alla stregua del quale la parte adempiente può rifiutarsi di eseguire la prestazione a proprio carico solo ove tale rifiuto, avuto riguardo alle circostanze concrete, non risulti contrario alla buona fede e sia accompagnato da una seria ed effettiva disponibilità a prestare servizio presso la sede originaria, con valutazione rimessa al giudice di merito, incensurabile in sede di legittimità se espressa con motivazione adeguata ed immune da vizi logico-giuridici
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 10719 depositata il 20 aprile 2023 – La motivazione assente o meramente apparente è l’unica ipotesi censurabile quale violazione dell’art. 132, comma 2, n. 4, c.p.c.
il 3 Maggio, 2023in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE
La motivazione assente o meramente apparente è l’unica ipotesi censurabile quale violazione dell’art. 132, comma 2, n. 4, c.p.c.
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