NOTIFICHE

Corte di Cassazione, sezione tributaria, ordinanza n. 32671 depositata il 16 dicembre 2024 – In tema di processo tributario, il contribuente che lamenti l’inesistenza, la mancanza o la nullità della notifica della cartella di pagamento deve proporre impugnazione ex art. 19, comma 1, lett. d, del d.lgs. 31 dicembre 1992, n. 546 (in funzione di opposizione agli atti esecutivi ex art. 617 cod. proc. civ.) avverso l’atto di pignoramento presso terzi di cui lo stesso abbia ricevuto la notifica, avendo quest’ultima valore equipollente ad una valida notifica della cartella di pagamento, della quale il contribuente è messo in condizione di conoscere l’esistenza e di esercitare il diritto di impugnazione

In tema di processo tributario, il contribuente che lamenti l’inesistenza, la mancanza o la nullità della notifica della cartella di pagamento deve proporre impugnazione ex art. 19, comma 1, lett. d, del d.lgs. 31 dicembre 1992, n. 546 (in funzione di opposizione agli atti esecutivi ex art. 617 cod. proc. civ.) avverso l’atto di pignoramento presso terzi di cui lo stesso abbia ricevuto la notifica, avendo quest’ultima valore equipollente ad una valida notifica della cartella di pagamento, della quale il contribuente è messo in condizione di conoscere l'esistenza e di esercitare il diritto di impugnazione

CORTE di CASSAZIONE, sezione lavoro, Ordinanza n. 31611 depositata il 9 dicembre 2024 – Lo scopo della notifica, a mezzo pec, dell’atto è pienamente raggiunto e la notifica deve essere quindi considerata valida essendo stata garantita la conoscibilità “intesa come possibilità di conoscenza effettiva dell’atto notificando”, la comunicazione della variazione del domicilio del difensore contenuta nella medesima PEC non impedisce di prendere conoscenza della notificazione della sentenza contenuta nella stessa comunicazione

Lo scopo della notifica, a mezzo pec, dell’atto è pienamente raggiunto e la notifica deve essere quindi considerata valida essendo stata garantita la conoscibilità “intesa come possibilità di conoscenza effettiva dell'atto notificando”, la comunicazione della variazione del domicilio del difensore contenuta nella medesima PEC non impedisce di prendere conoscenza della notificazione della sentenza contenuta nella stessa comunicazione

CORTE di CASSAZIONE, sezione tributaria, Ordinanza n. 30821 depositata il 2 dicembre 2024 – In materia di riscossione delle imposte, atteso che la correttezza del procedimento di formazione della pretesa tributaria è assicurata mediante il rispetto di una sequenza procedimentale di determinati atti, con le relative notificazioni, allo scopo di rendere possibile un efficace esercizio del diritto di difesa del destinatario, l’omissione della notifica di un atto presupposto costituisce un vizio procedurale che comporta la nullità dell’atto consequenziale notificato. Poiché tale nullità può essere fatta valere dal contribuente mediante la scelta, consentita dall’art. 19, comma 3, del D.Lgs. n. 546 del 1992, di impugnare solo l’atto consequenziale notificatogli (avviso di mora, cartella di pagamento, avviso di liquidazione), facendo valere il vizio derivante dall’omessa notifica dell’atto presupposto, o di impugnare cumulativamente anche quello presupposto non notificato, facendo valere i vizi che inficiano quest’ultimo

In materia di riscossione delle imposte, atteso che la correttezza del procedimento di formazione della pretesa tributaria è assicurata mediante il rispetto di una sequenza procedimentale di determinati atti, con le relative notificazioni, allo scopo di rendere possibile un efficace esercizio del diritto di difesa del destinatario, l'omissione della notifica di un atto presupposto costituisce un vizio procedurale che comporta la nullità dell'atto consequenziale notificato. Poiché tale nullità può essere fatta valere dal contribuente mediante la scelta, consentita dall'art. 19, comma 3, del D.Lgs. n. 546 del 1992, di impugnare solo l'atto consequenziale notificatogli (avviso di mora, cartella di pagamento, avviso di liquidazione), facendo valere il vizio derivante dall'omessa notifica dell'atto presupposto, o di impugnare cumulativamente anche quello presupposto non notificato, facendo valere i vizi che inficiano quest'ultimo

CORTE di CASSAZIONE, sezione lavoro, Ordinanza n. 30720 depositata il 29 novembre 2024 – La concreta applicazione dell’istituto della rimessione in termini passa attraverso l’espletamento di due necessarie verifiche: la prima attiene alla presenza, in fattispecie, di un fatto ostativo che risulti oggettivamente estraneo alla volontà della parte (che l’applicazione della rimessione chiede) e che dalla stessa non risulti governabile, neppure con «difficoltà»; l’altra condizione attiene alla c.d. «immediatezza della reazione»

La concreta applicazione dell'istituto della rimessione in termini passa attraverso l'espletamento di due necessarie verifiche: la prima attiene alla presenza, in fattispecie, di un fatto ostativo che risulti oggettivamente estraneo alla volontà della parte (che l'applicazione della rimessione chiede) e che dalla stessa non risulti governabile, neppure con «difficoltà»; l'altra condizione attiene alla c.d. «immediatezza della reazione»

Processo tributario: nelle notifiche dirette di un atto tributario in caso di momentanea assenza del destinatario ve inviata la raccomandata informativa

La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con l'ordinanza n. 28618 depositata il 6 novembre 2024, intervenendo in tema di notifica diretta degli atti tributaria, ho riaffermato il principio, nelle ipotesi di assenza temporanea del destinatario della notifica di un atto tributario,  secondo cui la necessità della "prova dell’invio dell’avviso deve essere confermata anche con riguardo [...]

Corte di Cassazione, sezione tributaria, ordinanza n. 28618 depositata il 6 novembre 2024 – Per la notifica a mezzo posta ordinaria (cd “notifica diretta”) non necessita, tra l’altro, di alcuna relata di notifica né va effettuata annotazione specifica sull’avviso di ricevimento in ordine alla persona cui è stato consegnato il plico, e l’atto pervenuto all’indirizzo del destinatario deve ritenersi ritualmente consegnato a quest’ultimo, senza necessità dell’invio della raccomandata al destinatario, stante la presunzione di conoscenza di cui all’art. 1335 c.c.

Per la notifica a mezzo posta ordinaria (cd “notifica diretta”) non necessita, tra l’altro, di alcuna relata di notifica né va effettuata annotazione specifica sull'avviso di ricevimento in ordine alla persona cui è stato consegnato il plico, e l'atto pervenuto all'indirizzo del destinatario deve ritenersi ritualmente consegnato a quest'ultimo, senza necessità dell'invio della raccomandata al destinatario, stante la presunzione di conoscenza di cui all'art. 1335 c.c.

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