CORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 15500 depositata il 9 aprile 2019 Reati tributari – Reati in dichiarazione ex art. 3 D.Lgs. n. 74 del 2000 – Responsabilità del legale rappresentante – Estraneità agli atti prodromici all’evasione delle imposte – Irrilevanza – Obblighi di vigilanza e controllo prima della presentazione della dichiarazione dei redditi […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 15500 depositata il 9 aprile 2019 – Il reato ex articolo 3 d.lgs. n. 74 del 2000 è a struttura bifasica ed implica una dichiarazione mendace nonché un’attività ingannatoria posta a sostegno del mendacio materializzato nella dichiarazione
il 11 Aprile, 2019in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
CORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, ordinanza n. 14789 depositata il 8 marzo 2019 – Il reato di omesso versamento dell’imposta sul valore aggiunto (art. 10- ter d.lgs n. 74 del 2000) si consuma con il mancato pagamento dell’imposta dovuta in base alla dichiarazione annuale entro la scadenza del termine per il pagamento dell’acconto relativo al periodo di imposta dell’anno successivo
il 8 Aprile, 2019in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
il margine di scelta esclude sempre la forza maggiore perché non esclude la “suitas” della condotta; b) la mancanza di provvista necessaria all’adempimento dell’obbligazione tributaria penalmente rilevante non può pertanto essere addotta a sostegno della forza maggiore quando sia comunque il frutto di una scelta/politica imprenditoriale volta a fronteggiare una crisi di liquidità; c) l’inadempimento tributario penalmente rilevante può essere attribuito a forza maggiore solo quando derivi da fatti non imputabili all’imprenditore che non ha potuto tempestivamente porvi rimedio per cause indipendenti dalla sua volontà e che sfuggono al suo dominio finalistico.
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 14606 depositata il 14 marzo 2019 – Omesso versamento IVA oltre la soglia di rilevanza penale e limiti al sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente delle somme corrispondenti al triplo della pensione sociale giacenti sul conto corrente del destinatario della misura allorquando sia certo che tali somme sono riconducibili ad emolumenti corrisposti nell’ambito del rapporto di lavoro o d’impiego
il 6 Aprile, 2019in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
le somme dovute a titolo di stipendio, salario, altre indennità relative al rapporto di lavoro o di impiego, comprese quelle dovute a causa di licenziamento, nonché a titolo di pensione, di indennità che tengono luogo di pensione, o di assegni di quiescenza, nel caso di accredito su conto bancario o postale intestato al debitore, possono essere pignorate, per l’importo eccedente il triplo dell’assegno sociale, quando l’accredito ha luogo in data anteriore al pignoramento; quando l’accredito ha luogo alla data del pignoramento o successivamente, le predette somme possono essere pignorate nei limiti previsti dal terzo, quarto, quinto e settimo comma, nonché dalle speciali disposizioni di legge». La giurisprudenza civile di questa Corte, di fatti, ha precisato che la nuova disposizione – efficace soltanto per procedure successive all’entrata in vigore della legge di riforma – ha derogato al previgente regime dei beni fungibili secondo le regole del deposito irregolare, in virtù del quale le somme versate perdono la loro identità di crediti pensionistici e, pertanto, non sono sottoposte ai limiti di pignorabilità dipendenti dalle cause che diedero origine agli accrediti, con conseguente applicazione del principio generale di cui all’art. 2740 c.c.
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 12906 depositata il 25 marzo 2019 – La causa di esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto prevista dall’art. 131 bis cod. pen., nel giudizio di legittimità, può essere rilevata d’ufficio, in presenza di un ricorso ammissibile, anche se non dedotta nel corso del giudizio di appello pendente alla data di entrata in vigore della norma, a condizione che i presupposti per la sua applicazione siano immediatamente rilevabili dagli atti e non siano necessari ulteriori accertamenti fattuali a tal fine
il 25 Marzo, 2019in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
CORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 12906 depositata il 25 marzo 2019 Imposte indirette – IVA – Dichiarazione annuale – Omesso versamento acconto – Confisca per equivalente sui beni personali dell’imputato – Contenzioso tributario Ritenuto in fatto 1. – Con sentenza del 20 febbraio 2018 la Corte d’appello di Trieste ha parzialmente riformato la […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 12686 depositata il 21 marzo 2019 – Reati fiscali per emissione di fatture per operazioni inesistenti – Nell’ipotesi in cui con il ricorso per cassazione si lamenti l’inutilizzabilità di un elemento a carico, il motivo di impugnazione deve illustrare, a pena di inammissibilità per aspecificità, l’incidenza dell’eventuale eliminazione del predetto elemento ai fini della cosiddetta prova di resistenza, in quanto gli elementi di prova acquisiti illegittimamente diventano irrilevanti ed ininfluenti se, nonostante la loro espunzione, le residue risultanze risultino sufficienti a giustificare l’identico convincimento
il 24 Marzo, 2019in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
CORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 12686 depositata il 21 marzo 2019 Reati fiscali – Emissione di fatture per operazioni inesistenti – Supporto USB contenente file excel con la contabilità occulta delle società utilizzatrici delle fatture relative a operazioni inesistenti – Valore di prova documentale Ritenuto in fatto 1. Con sentenza del 8 marzo […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 11757 depositata il 18 marzo 2019 – In tema di reati tributari, il prestanome non risponde dei delitti in materia di dichiarazione previsti dal D.Lgs. n. 74 del 2000 solo se è privo di qualunque potere o possibilità di ingerenza nella gestione della società,
il 18 Marzo, 2019in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
la giurisprudenza di questa Corte ammette pacificamente la responsabilità per il delitto di cui all’art. 5, d.lgs. n. 74 del 2000 anche nei confronti dell’amministratore di fatto (Sez. 3, n. 3780 del 14.05.2015 rv. 264971-01). Si è, infatti, affermato che il reato di omessa presentazione della dichiarazione ai fini delle imposte dirette o IVA (art. 5, D.Lgs. 10 marzo 2000, n. 74) è configurabile nei confronti dell’amministratore di fatto, e l’amministratore di diritto, quale mero prestanome, risponde a titolo di concorso per omesso impedimento dell’evento
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 10805 depositata il 12 marzo 2019 – Qualora il sequestro preventivo non abbia carattere impeditivo, ossia non abbia la funzione di evitare l’aggravamento o la protrazione delle conseguenze del reato o l’agevolazione della commissione di altri reati ma sia strumentale alla confisca deve solamente essere verificato, una volta accertata la sussistenza di indizi di responsabilità, che i beni da assoggettare al vincolo rientrino nelle categorie delle cose oggettivamente suscettibili di confisca
il 14 Marzo, 2019in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
Va aggiunto, per quanto riguarda la rilevanza degli eventuali accordi conclusi dalla obbligata con l’amministrazione finanziaria e dei pagamenti parziali eventualmente eseguiti in esecuzione di tali accordi, che la disposizione contenuta al secondo comma secondo dell’art. 12 bis d.lgs. 74/2000, secondo cui la confisca diretta o di valore dei beni costituenti profitto o prodotto del reato non opera per la parte che il contribuente si impegna a versare all’erario anche in presenza di sequestro, va circoscritta ai soli casi di obblighi assunti in maniera formale, tra i quali rientrano le ipotesi di accertamento con adesione, di conciliazione giudiziale, di transazione fiscale, di attivazione di procedure di rateizzazione automatica o a domanda
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 7260 depositata il 18 febbraio 2019 – Il giudice, nel dichiarare la estinzione del reato per intervenuta prescrizione, non può disporre, atteso il suo carattere afflittivo e sanzionatorio, la confisca per equivalente delle cose che hanno costituito il prezzo od il profitto del reato
il 19 Febbraio, 2019in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
mentre la distruzione della documentazione in questione realizza un’ipotesi di reato istantaneo, che si consuma con la soppressione della detta documentazione, l’occultamento – consistente nella temporanea o definitiva indisponibilità della documentazione da parte degli organi verificatori – costituisce invece un reato permanente, la cui flagranza si protrae sino al momento della emissione dell’accertamento tributario scaturito dalla verifica fiscale, essendo questo il momento in cui gli effetti del reato, cioè l’ostacolo allo svolgimento della attività di controllo fiscale, si cristallizzano definitivamente; ed è solo da tale momento che inizia a decorre il termine di prescrizione (Corte di cassazione, Sezione III penale, 24 marzo 2017, n. 14461).
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