Il vizio motivazionale, che va denunciato ai sensi del combinato disposto degli artt. 132 e 360 n. 4 cod. proc. civ., è ravvisabile solo qualora, esclusa qualunque rilevanza del difetto di sufficienza, manchi un requisito essenziale della decisione, il che si verifica nelle sole ipotesi di mancanza assoluta di motivi sotto l’aspetto materiale e grafico, di motivazione apparente, di contrasto irriducibile tra affermazioni inconciliabili, di motivazione perplessa ed obiettivamente incomprensibile
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 01 aprile 2022, n. 10630 – Il vizio motivazionale, che va denunciato ai sensi del combinato disposto degli artt. 132 e 360 n. 4 cod. proc. civ., è ravvisabile solo qualora, esclusa qualunque rilevanza del difetto di sufficienza, manchi un requisito essenziale della decisione, il che si verifica nelle sole ipotesi di mancanza assoluta di motivi sotto l’aspetto materiale e grafico, di motivazione apparente, di contrasto irriducibile tra affermazioni inconciliabili, di motivazione perplessa ed obiettivamente incomprensibile
il 7 Aprile, 2022in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 31 marzo 2022, n. 10523 – La generica indicazione dei criteri dei lavoratori da licenziare, in particolare del criterio relativo alle competenze tecnico-professionali, impedendo ogni verifica di coerenza tra i detti criteri e la concreta applicazione degli stessi, non offre alcun parametro comparativo rispetto alla posizione di altri lavoratori
il 5 Aprile, 2022in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
La generica indicazione dei criteri dei lavoratori da licenziare, in particolare del criterio relativo alle competenze tecnico-professionali, impedendo ogni verifica di coerenza tra i detti criteri e la concreta applicazione degli stessi, non offre alcun parametro comparativo rispetto alla posizione di altri lavoratori
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 31 marzo 2022, n. 10460 – Tale onere di specificità dei motivi imponga al ricorrente di indicare puntualmente le norme di legge di cui intende lamentare la violazione, di esaminarne il contenuto precettivo e di raffrontarlo con le affermazioni in diritto contenute della sentenza impugnata, che è tenuto espressamente ad indicare, al fine di dimostrare che queste ultime contrastano col precetto normativo
il 5 Aprile, 2022in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE
Tale onere di specificità dei motivi imponga al ricorrente di indicare puntualmente le norme di legge di cui intende lamentare la violazione, di esaminarne il contenuto precettivo e di raffrontarlo con le affermazioni in diritto contenute della sentenza impugnata, che è tenuto espressamente ad indicare, al fine di dimostrare che queste ultime contrastano col precetto normativo
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 31 marzo 2022, n. 10465 – In tema di indennità di disoccupazione agricola, ai fini del calcolo delle prestazioni temporanee previste in favore degli operai agricoli a tempo determinato non può farsi riferimento alla misura del salario medio convenzionale di cui all’art. 28 del d.P.R. n. 488 del 1968, in quanto tale criterio, per la categoria in questione, è stato sostituito con quello della retribuzione prevista dai contratti collettivi di cui all’art. 1, comma 1, del dl. n. 338 del 1989
il 5 Aprile, 2022in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
In tema di indennità di disoccupazione agricola, ai fini del calcolo delle prestazioni temporanee previste in favore degli operai agricoli a tempo determinato non può farsi riferimento alla misura del salario medio convenzionale di cui all’art. 28 del d.P.R. n. 488 del 1968, in quanto tale criterio, per la categoria in questione, è stato sostituito con quello della retribuzione prevista dai contratti collettivi di cui all’art. 1, comma 1, del dl. n. 338 del 1989
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 31 marzo 2022, n. 10462 – Il procedimento va dichiarato estinto per aver rinunciato al ricorso per cassazione, avendo aderito alla definizione agevolata dei crediti affidati agli Agenti della riscossione (“rottamazione cartelle”)
il 5 Aprile, 2022in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
Il procedimento va dichiarato estinto per aver rinunciato al ricorso per cassazione, avendo aderito alla definizione agevolata dei crediti affidati agli Agenti della riscossione (“rottamazione cartelle”)
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 31 marzo 2022, n. 10459 – Licenziamento per giustificato motivo oggettivo – Grave crisi aziendale e rimodulazione organizzativa
il 5 Aprile, 2022in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 31 marzo 2022, n. 10459 Licenziamento per giustificato motivo oggettivo – Grave crisi aziendale e rimodulazione organizzativa – Selezione – Lavoratore prossimo al pensionamento – Illegittimità – Reintegro nel posto di lavoro Rilevato che 1. la Corte di appello di Napoli, pronunziando in sede di rinvio dalla sentenza di questa […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 30 marzo 2022, n. 10210 – Ai fini della determinazione della base di computo del compenso spettante per le ore eccedenti effettivamente prestate, la misura sia costituita dalla percentuale di 1/78 e il parametro sia costituito dallo stipendio tabellare. Se quest’ultimo muta nel tempo, correlativamente muta anche il parametro sulla cui base va calcolata la misura della quota oraria
il 4 Aprile, 2022in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
Ai fini della determinazione della base di computo del compenso spettante per le ore eccedenti effettivamente prestate, la misura sia costituita dalla percentuale di 1/78 e il parametro sia costituito dallo stipendio tabellare. Se quest’ultimo muta nel tempo, correlativamente muta anche il parametro sulla cui base va calcolata la misura della quota oraria
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 30 marzo 2022, n. 10165 – La domanda di risarcimento del danno proposta dai prossimi congiunti del lavoratore vittima di un infortunio mortale ha natura aquiliana e non contrattuale, con la conseguenza che l’onere di provare la condotta illecita, la natura colposa di essa, il nesso causale e il danno grava sugli attori
il 4 Aprile, 2022in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, sicurezza sul lavoro
La domanda di risarcimento del danno proposta dai prossimi congiunti del lavoratore vittima di un infortunio mortale ha natura aquiliana e non contrattuale, con la conseguenza che l’onere di provare la condotta illecita, la natura colposa di essa, il nesso causale e il danno grava sugli attori
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