La responsabilità datoriale si fonda pur sempre sulla violazione di obblighi di comportamento, a protezione della salute del lavoratore, imposti da fonti legali o suggeriti dalla tecnica, purché concretamente individuati e, pertanto, la regola di diritto è quella per cui una volta addotta ed individuata una cautela che fosse idonea ad impedire l’evento e che non sia stata attuata, ne resta radicata la responsabilità datoriale
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 20 giugno 2022, n. 19831 – La responsabilità datoriale si fonda pur sempre sulla violazione di obblighi di comportamento, a protezione della salute del lavoratore, imposti da fonti legali o suggeriti dalla tecnica, purché concretamente individuati e, pertanto, la regola di diritto è quella per cui una volta addotta ed individuata una cautela che fosse idonea ad impedire l’evento e che non sia stata attuata, ne resta radicata la responsabilità datoriale
il 23 Giugno, 2022in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, sicurezza sul lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 20 giugno 2022, n. 19779 – E’ inammissibile il ricorso in cassazione per la sua genericità quando si limita a richiamare principi giurisprudenziali in materia di valutazione della prevalenza dell’attività senza rapportarsi ai criteri concreti delle stessa come accertati della sentenza di merito
il 23 Giugno, 2022in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE
E’ inammissibile il ricorso in cassazione per la sua genericità quando si limita a richiamare principi giurisprudenziali in materia di valutazione della prevalenza dell’attività senza rapportarsi ai criteri concreti delle stessa come accertati della sentenza di merito
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 20 giugno 2022, n. 19775 – Nel rito del lavoro, l’unica deroga al principio generale dell’impugnabilità della sentenza solo dopo che sia stato depositato in cancelleria il testo completo di dispositivo e motivazione è prevista dall’art. 433 c.p.c., che disciplina l’appello con riserva di motivi per il caso in cui sia stata intrapresa l’esecuzione forzata sulla base del dispositivo letto in udienza, di talché è inammissibile il ricorso per cassazione notificato dopo la lettura del dispositivo e prima del deposito della motivazione, ferma restando la possibilità di tempestiva proposizione di un nuovo ricorso successivamente al deposito stesso
il 23 Giugno, 2022in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE
Nel rito del lavoro, l’unica deroga al principio generale dell’impugnabilità della sentenza solo dopo che sia stato depositato in cancelleria il testo completo di dispositivo e motivazione è prevista dall’art. 433 c.p.c., che disciplina l’appello con riserva di motivi per il caso in cui sia stata intrapresa l’esecuzione forzata sulla base del dispositivo letto in udienza, di talché è inammissibile il ricorso per cassazione notificato dopo la lettura del dispositivo e prima del deposito della motivazione, ferma restando la possibilità di tempestiva proposizione di un nuovo ricorso successivamente al deposito stesso
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 20 giugno 2022, n. 19838 – Il preavviso ha natura “obbligatoria”, con conseguente esclusione, in caso di cessazione immediata del rapporto di lavoro, del computo ai fini del TFR e di altre spettanze: “l’indennità di mancato preavviso e l’indennità di mancato godimento delle ferie non rientrano nella base di computo del trattamento di fine rapporto … attesa, quanto alla prima, la non dipendenza dal rapporto di lavoro per la sua riferibilità ad un periodo non lavorato e per l’effetto della natura obbligatoria del preavviso comportante la risoluzione immediata del rapporto
il 22 Giugno, 2022in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE, lavoro
Il preavviso ha natura “obbligatoria”, con conseguente esclusione, in caso di cessazione immediata del rapporto di lavoro, del computo ai fini del TFR e di altre spettanze: “l’indennità di mancato preavviso e l’indennità di mancato godimento delle ferie non rientrano nella base di computo del trattamento di fine rapporto … attesa, quanto alla prima, la non dipendenza dal rapporto di lavoro per la sua riferibilità ad un periodo non lavorato e per l’effetto della natura obbligatoria del preavviso comportante la risoluzione immediata del rapporto
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 20 giugno 2022, n. 19781 – Violazione dell’obbligo di tutela dell’integrità fisica del lavoratore
il 22 Giugno, 2022in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, sicurezza sul lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 20 giugno 2022, n. 19781 Mobbing – Violazione dell’obbligo di tutela dell’integrità fisica del lavoratore – Nesso causale tra pregiudizio alla salute e condizioni dell’ambiente di lavoro – Insussistenza – Risarcimento dei danni – Esclusione Rilevato – che, con sentenza del 22 ottobre 2015, la Corte d’Appello di Roma, chiamata […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 20 giugno 2022, n. 19778 – Necessario effettuare l’accertamento sulla occasionalità dell’attività svolta nell’impresa dal contribuente che é elemento costitutivo ineludibile ai fini dell’insorgere del debito contributivo della gestione commercianti e della cui prova è onerato l’ente previdenziale
il 22 Giugno, 2022in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, IVS
Necessario effettuare l’accertamento sulla occasionalità dell’attività svolta nell’impresa dal contribuente che é elemento costitutivo ineludibile ai fini dell’insorgere del debito contributivo della gestione commercianti e della cui prova è onerato l’ente previdenziale
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 20 giugno 2022, n. 19773 – In caso di reggenza del pubblico ufficio sprovvisto temporaneamente del dirigente titolare, vanno incluse, nel trattamento differenziale per lo svolgimento delle mansioni superiori, la retribuzione di posizione e quella di risultato, atteso che l’attribuzione delle mansioni dirigenziali, con pienezza di funzioni e assunzione delle responsabilità inerenti al perseguimento degli Obiettivi propri delle funzioni di fatto assegnate, comporta necessariamente, anche in relazione al principio di adeguatezza sancito dall’art. 36 Cost., la corresponsione dell’intero trattamento economico, ivi compresi gli emolumenti accessori
il 22 Giugno, 2022in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
In caso di reggenza del pubblico ufficio sprovvisto temporaneamente del dirigente titolare, vanno incluse, nel trattamento differenziale per lo svolgimento delle mansioni superiori, la retribuzione di posizione e quella di risultato, atteso che l’attribuzione delle mansioni dirigenziali, con pienezza di funzioni e assunzione delle responsabilità inerenti al perseguimento degli Obiettivi propri delle funzioni di fatto assegnate, comporta necessariamente, anche in relazione al principio di adeguatezza sancito dall’art. 36 Cost., la corresponsione dell’intero trattamento economico, ivi compresi gli emolumenti accessori
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 17 giugno 2022, n. 19622 – Il vizio della sentenza previsto dall’art. 360, primo comma, n. 3, del codice di rito (violazione o falsa applicazione di norme di diritto e dei contratti e accordi collettivi nazionali di lavoro), debba essere dedotto, a pena di inammissibilità, non solo mediante la puntuale indicazione delle disposizioni asseritamente violate, ma anche con specifiche argomentazioni intese motivatamente a dimostrare in quale modo determinate affermazioni in diritto, contenute nella sentenza gravata, debbano ritenersi in contrasto con le disposizioni regolatrici della fattispecie o con l’interpretazione delle stesse fornita dalla prevalente giurisprudenza di legittimità
il 22 Giugno, 2022in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE
Il vizio della sentenza previsto dall’art. 360, primo comma, n. 3, del codice di rito (violazione o falsa applicazione di norme di diritto e dei contratti e accordi collettivi nazionali di lavoro), debba essere dedotto, a pena di inammissibilità, non solo mediante la puntuale indicazione delle disposizioni asseritamente violate, ma anche con specifiche argomentazioni intese motivatamente a dimostrare in quale modo determinate affermazioni in diritto, contenute nella sentenza gravata, debbano ritenersi in contrasto con le disposizioni regolatrici della fattispecie o con l’interpretazione delle stesse fornita dalla prevalente giurisprudenza di legittimità
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