nel caso di notifica a mezzo del servizio postale, ove l’atto sia consegnato all’indirizzo del destinatario a persona che abbia sottoscritto l’avviso di ricevimento, con grafia illeggibile, nello spazio relativo alla “firma del destinatario o di persona delegata”, e non risulti che il piego sia stato consegnato dall’agente postale a persona diversa dal destinatario tra quelle indicate dall’art. 7, comma 2, della legge n. 890 del 1982, la consegna deve ritenersi validamente effettuata a mani proprie del destinatario, fino a querela di falso, a nulla rilevando che nell’avviso non sia stata sbarrata la relativa casella e non sia altrimenti indicata la qualità del consegnatario, non essendo integrata alcuna delle ipotesi di nullità di cui all’ art. 160 cod. proc. civ.
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 14 dicembre 2018, n. 32467 – Nel caso di notifica a mezzo del servizio postale, ove l’atto sia consegnato all’indirizzo del destinatario a persona che abbia sottoscritto l’avviso di ricevimento, con grafia illeggibile a consegna deve ritenersi validamente effettuata a mani proprie del destinatario, fino a querela di falso
il 21 Dicembre, 2018in TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, NOTIFICHE
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 14 dicembre 2018, n. 32463 – La procedura di accertamento standardizzato mediante l’applicazione dei parametri o degli studi di settore costituisce un sistema di presunzioni semplici, la cui gravità, precisione e concordanza non è ex lege determinata in relazione ai soli standard in sé considerati, ma nasce procedimentalmente in esito al contraddittorio da attivare obbligatoriamente, pena la nullità dell’accertamento
il 21 Dicembre, 2018in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, parametrizzazione reddito
La procedura di accertamento standardizzato mediante l’applicazione dei parametri o degli studi di settore costituisce un sistema di presunzioni semplici, la cui gravità, precisione e concordanza non è ex lege determinata in relazione ai soli standard in sé considerati, ma nasce procedimentalmente in esito al contraddittorio da attivare obbligatoriamente, pena la nullità dell’accertamento, con il contribuente (che può tuttavia, restare inerte assumendo le conseguenze, sul piano della valutazione, di questo suo atteggiamento), esito che, essendo alla fine di un percorso di adeguamento della elaborazione statistica degli standard alla concreta realtà economica del contribuente, deve far parte (e condiziona la congruità) della motivazione dell’accertamento, nella quale vanno esposte le ragioni per le quali i rilievi del destinatario dell’attività accertativa siano stati disattesi. Il contribuente ha, nel giudizio relativo all’impugnazione dell’atto di accertamento, la più ampia facoltà di prova, anche a mezzo di presunzioni semplici, ed il giudice può liberamente valutare tanto l’applicabilità degli standard al caso concreto, che deve essere dimostrata dall’ente impositore, quanto la controprova sul punto offerta dal contribuente
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 18 dicembre 2018, n. 32756 – ICI – Rideterminazione del valore di area edificabile – Il giudizio sulla necessità ed utilità di disporre una consulenza tecnica di ufficio rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui decisione è di regola, incensurabile in Cassazione
il 21 Dicembre, 2018in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, processo tributario, tributi locali
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 18 dicembre 2018, n. 32756 Tributi – ICI – Rideterminazione del valore di area edificabile – Contenzioso tributario – Perizia di parte prodotta dal comune – Valore indiziario Ragioni della decisione Costituito il contraddittorio camerale ai sensi dell’art. 380 bis c.p.c., come integralmente sostituito dal comma 1, lett. e), dell’art. […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 18 dicembre 2018, n. 32716 – Limitazione temporale agli effetti della sentenza sulla illegittimità costituzionale dell’addizionale IRES sui ricavi petroliferi ( cd. Robin tax) per la richiesta di rimborso
il 21 Dicembre, 2018in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, RIMBORSI e PRESCRIZIONI TRIBUTARI
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 18 dicembre 2018, n. 32716 Tributi – Addizionale IRES sui ricavi petroliferi – cd. Robin tax – Sentenza della Corte Costituzionale n. 10 del 2015 – Illegittimità costituzionale dell’addizionale – Rimborso – Esclusione – Limitazione temporale agli effetti della sentenza Motivi della decisione Agenzia delle Entrate ricorre avverso una decisione […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 18 dicembre 2018, n. 32685 – In materia di accertamento cd. sintetico una volta che l’Amministrazione ha dimostrato la divergenza tra il reddito risultante attraverso la determinazione analitica e quello attribuibile al contribuente anche in presenza di un unico elemento certo, è a carico del contribuente l’onere della prova che l’imponibile così accertato è costituito in tutto in parte da redditi soggetti a ritenute alla fonte o da redditi esenti o da finanziamenti di terzi
il 21 Dicembre, 2018in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, parametrizzazione reddito
in materia di accertamento cd. sintetico, ai sensi dell’art. 38, del d.P.R. n. 600 del 1973, una volta che l’Amministrazione ha dimostrato la divergenza tra il reddito risultante attraverso la determinazione analitica e quello attribuibile al contribuente anche in presenza di un unico elemento certo, è a carico del contribuente l’onere della prova che l’imponibile così accertato è costituito in tutto in parte da redditi soggetti a ritenute alla fonte o da redditi esenti o da finanziamenti di terzi
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 18 dicembre 2018, n. 32684 – In tema di accertamenti bancari sul contribuente grava l’onere di superare la presunzione dimostrando in modo analitico l’estraneità di ciascuna delle operazioni a fatti imponibili
il 21 Dicembre, 2018in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi
in tema di accertamenti bancari, poiché il contribuente ha l’onere di superare la presunzione posta dagli artt. 32 del d.P.R. n. 600 del 1973 e 51 del d.P.R. n. 633 del 1972, dimostrando in modo analitico l’estraneità di ciascuna delle operazioni a fatti imponibili, il giudice di merito è tenuto ad effettuare una verifica rigorosa in ordine all’efficacia dimostrativa delle prove fornite dallo stesso, rispetto ad ogni singola movimentazione, dandone compiutamente conto in motivazione
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 18 dicembre 2018, n. 32683 – IVA mancata dimostrazione da parte della società dei presupposti per fruire del regime sospensivo dell’IVA all’importazione
il 21 Dicembre, 2018in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, IVA
mancata dimostrazione da parte della società dei presupposti per fruire del regime sospensivo dell’IVA all’importazione, ha per l’un verso affermato la tardività della questione relativa all’effettiva sussistenza dei servizi sollevata dall’ufficio, nel merito ritenendo provata la sussistenza dei presupposti per riconoscere il detto regime sospensivo
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 14 dicembre 2018, n. 32471 – Il vizio di omessa o insufficiente motivazione quando emerga la totale obliterazione di elementi che potrebbero condurre ad una diversa soluzione o sia evincibile un’obiettiva carenza dell’iter logico-argomentativo che ha portato il giudice a regolare la vicenda al suo esame in base alla regola concretamente applicata
il 21 Dicembre, 2018in TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, processo tributario
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 14 dicembre 2018, n. 32471 Accertamento fiscale – Rettifica dei redditi dichiarati dalla società ai fini IRPEG, IVA ed IRAP Fatti di causa la contribuente, F. Spa, in data 15.06.2009 riceveva la notifica dell’Avviso di accertamento n. RCK03T100421, mediante il quale l’Agenzia delle Entrate, Direzione Provinciale II di Roma, relativamente […]
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