Nel contenzioso tributario conseguente ad accertamenti sintetici-induttivi mediante c.d. redditometro la prova contraria non è limitata a quella prevista dal quinto comma dell’art. 38 d.P.R. 29 settembre 1973 n. 600 (e cioè che il maggior reddito accertato è costituito da redditi esenti o da redditi soggetti a ritenute alla fonte a titolo di imposta), ma è consentito dimostrare che il reddito presunto sulla base del coefficiente non esiste o esiste in misura inferiore
Leggi tuttoCorte di Cassazione, ordinanza n. 31844 depositata il 15 novembre 2023 – Nel contenzioso tributario conseguente ad accertamenti sintetici-induttivi mediante c.d. redditometro la prova contraria non è limitata a quella prevista dal quinto comma dell’art. 38 d.P.R. 29 settembre 1973 n. 600 (e cioè che il maggior reddito accertato è costituito da redditi esenti o da redditi soggetti a ritenute alla fonte a titolo di imposta), ma è consentito dimostrare che il reddito presunto sulla base del coefficiente non esiste o esiste in misura inferiore
il 7 Dicembre, 2023in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, parametrizzazione reddito
Avverso l’accertamento mediante il redditometro la prova contraria non è limitata al comma 5 dell’art. 38 del dpr 600/73
il 7 Dicembre, 2023in NOTIZIE, TRIBUTItags: accertamento, parametrizzazione reddito
La Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 31844 depositata il 15 novembre 2023, intervenendo in tema di accertamenti sintetici-induttivi mediante c.d. redditometro, ha ribadito che “… la prova contraria non è limitata a quella prevista dal quinto comma dell’art. 38 d.P.R. 29 settembre 1973 n. 600 (e cioè che il maggior reddito accertato è costituito […]
Leggi tuttoStudi di settore e ripartizione differenziata degli oneri tra contribuente ed Agenzia delle Entrate
il 25 Ottobre, 2023in NOTIZIE, TRIBUTItags: parametrizzazione reddito
La Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 27747 depositata il 2 ottobre 2023, intervenendo in tema di studi di settore, ha ribadito l’orientamento della Suprema Corte secondo cui “… il contribuente onerato di allegare, ed anche di provare – ancorché senza limitazioni di mezzi e di contenuto – la sussistenza di circostanze di fatto tali […]
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Ordinanza n. 19748 depositata l’ 11 luglio 2023 – La procedura di accertamento tributario standardizzato mediante l’applicazione dei parametri o degli studi di settore, introdotto con il D.L. n. 331 del 1993, art. 62 sexies, costituisce un sistema di presunzioni semplici, la cui gravità, precisione e concordanza non è ex lege determinata dallo scostamento del reddito dichiarato rispetto agli standard in sé considerati meri strumenti di ricostruzione per elaborazione statistica della normale redditività ma nasce solo in esito al contraddittorio da attivare obbligatoriamente con il contribuente, pena la nullità dell’accertamento. In tale sede il contribuente ha l’onere di provare, senza limitazione alcuna di mezzi e di contenuto, la sussistenza di condizioni che giustificano l’esclusione dell’impresa dall’area dei soggetti cui possono essere applicati gli standard o la specifica realtà dell’attività economica nel periodo di tempo in esame, mentre la motivazione dell’atto di accertamento non può esaurirsi nel rilievo dello scostamento, ma deve essere integrata con la dimostrazione dell’applicabilità in concreto dello standard prescelto e con le ragioni per le quali non sono state ritenute attendibili le allegazioni del contribuente
il 20 Luglio, 2023in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, parametrizzazione reddito
La procedura di accertamento tributario standardizzato mediante l’applicazione dei parametri o degli studi di settore, introdotto con il D.L. n. 331 del 1993, art. 62 sexies, costituisce un sistema di presunzioni semplici, la cui gravità, precisione e concordanza non è ex lege determinata dallo scostamento del reddito dichiarato rispetto agli standard in sé considerati meri strumenti di ricostruzione per elaborazione statistica della normale redditività ma nasce solo in esito al contraddittorio da attivare obbligatoriamente con il contribuente, pena la nullità dell’accertamento. In tale sede il contribuente ha l’onere di provare, senza limitazione alcuna di mezzi e di contenuto, la sussistenza di condizioni che giustificano l’esclusione dell’impresa dall’area dei soggetti cui possono essere applicati gli standard o la specifica realtà dell’attività economica nel periodo di tempo in esame, mentre la motivazione dell’atto di accertamento non può esaurirsi nel rilievo dello scostamento, ma deve essere integrata con la dimostrazione dell’applicabilità in concreto dello standard prescelto e con le ragioni per le quali non sono state ritenute attendibili le allegazioni del contribuente
Leggi tuttoCorte di Cassazione, ordinanza n. 23596 depositata il 28 luglio 2022 – In tema di accertamento basato sugli studi di settore, anche alla luce della giurisprudenza eurounitaria, il presupposto della “grave incongruenza” è necessario anche per gli avvisi di accertamento notificati dopo il 1° gennaio 2007, in quanto l’art. 10, comma 1, della l. n. 146 del 1998, pur dopo le modifiche apportate dall’art. 1, comma 23, della l. n. 296 del 2006 (in vigore dal 1° gennaio 2007), continua a fare riferimento al detto art. 62-sexies il quale, pertanto, non può ritenersi implicitamente abrogato
il 4 Luglio, 2023in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, parametrizzazione reddito, processo tributario
In tema di accertamento basato sugli studi di settore, anche alla luce della giurisprudenza eurounitaria, il presupposto della “grave incongruenza” è necessario anche per gli avvisi di accertamento notificati dopo il 1° gennaio 2007, in quanto l’art. 10, comma 1, della l. n. 146 del 1998, pur dopo le modifiche apportate dall’art. 1, comma 23, della l. n. 296 del 2006 (in vigore dal 1° gennaio 2007), continua a fare riferimento al detto art. 62-sexies il quale, pertanto, non può ritenersi implicitamente abrogato
Leggi tuttoCORTE di CASSAZIONE – Sentenza n. 15503 depositata il 29 maggio 2023 – La procedura di accertamento tributario standardizzato mediante l’applicazione dei parametri o degli studi di settore costituisce un sistema di presunzioni semplici, la cui gravità, precisione e concordanza non è ex lege determinata dallo scostamento del reddito dichiarato rispetto agli standard in sé considerati – meri strumenti di ricostruzione per elaborazione statistica della normale redditività – ma nasce solo in esito al contraddittorio da attivare obbligatoriamente, pena la nullità dell’accertamento, con il contribuente
il 9 Giugno, 2023in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, parametrizzazione reddito
La procedura di accertamento tributario standardizzato mediante l’applicazione dei parametri o degli studi di settore costituisce un sistema di presunzioni semplici, la cui gravità, precisione e concordanza non è ex lege determinata dallo scostamento del reddito dichiarato rispetto agli standard in sé considerati – meri strumenti di ricostruzione per elaborazione statistica della normale redditività – ma nasce solo in esito al contraddittorio da attivare obbligatoriamente, pena la nullità dell’accertamento, con il contribuente
Leggi tuttoISA 2023: cause di esclusione
il 29 Marzo, 2023in NOTIZIE, TRIBUTItags: Dichiarazione fiscali, parametrizzazione reddito
L’Agenzia delle Entrate con proprio provvedimento ha approvato gli ISA (Indici Sintetici di Affidabilità fiscale) 2023 relativi al periodo di imposta 2022. Gli ISA sono stati istituito con l’articolo 9-bis del Decreto Legge n. 50 del 24 aprile 2017, convertito dalla Legge n. 96 del 21 giugno 2017. La prima novità, rispetto alle cause di […]
Leggi tuttoCorte di Giustizia Tributaria di secondo grado della Sardegna, sezione n. 3, sentenza n. 44 depositata il 18 gennaio 2023 – Il mero scostamento tra i ricavi dichiarati e quelli applicabili con gli studi di settore non è di per sé sufficiente a legittimare l’accertamento. Il risultato di detta elaborazione deve necessariamente esser confortato da ulteriori elementi atti a giustificarlo, a maggior ragione ove, in fase di contraddittorio, il contribuente abbia offerto valide argomentazioni e mezzi di prova sufficienti a superare le presunzioni semplici dell’Amministrazione finanziaria
il 26 Marzo, 2023in COMMISSIONI TRIBUTARIE, TRIBUTItags: accertamento, COMMISSIONI TRIBUTARIE, parametrizzazione reddito
Il mero scostamento tra i ricavi dichiarati e quelli applicabili con gli studi di settore non è di per sé sufficiente a legittimare l’accertamento. Il risultato di detta elaborazione deve necessariamente esser confortato da ulteriori elementi atti a giustificarlo, a maggior ragione ove, in fase di contraddittorio, il contribuente abbia offerto valide argomentazioni e mezzi di prova sufficienti a superare le presunzioni semplici dell’Amministrazione finanziaria
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