MINISTERO INTERNO – Decreto ministeriale 18 marzo 2022 Approvazione delle modalità di certificazione per l’assegnazione, nell’anno 2022, del contributo per il finanziamento della spesa sostenuta nell’anno 2021 per il personale collocato in distacco per motivi sindacali Art. 1 Spesa ammissibile al rimborso 1. L’espressione «aspettativa per motivi sindacali» utilizzata dal legislatore nell’art. 1-bis del decreto-legge 25 […]
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il 29 Marzo, 2022in normativatags: NORMATIVA
MINISTERO INTERNO – Decreto ministeriale 02 febbraio 2022 – Individuazione dei datori di lavoro delle Direzioni centrali e degli uffici di pari livello del Dipartimento della pubblica sicurezza
il 29 Marzo, 2022in normativatags: NORMATIVA
MINISTERO INTERNO – Decreto ministeriale 02 febbraio 2022 Individuazione dei datori di lavoro delle Direzioni centrali e degli uffici di pari livello del Dipartimento della pubblica sicurezza Articolo 1 (Oggetto e campo di applicazione) 1. Il presente decreto, in attuazione dell’articolo 2, comma 1, del decreto del Ministro dell’interno 21 agosto 2019, n. 127, individua […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 25 marzo 2022, n. 9800 – Il datore di lavoro deve, invece, provvedere a specificare, nella comunicazione ex art. 4, comma 9, della legge n. 223 del 1991, le modalità applicative dei criteri concordati con le OO.SS., in modo che essa raggiunga quel livello di adeguatezza sufficiente a porre in grado il lavoratore di percepire perché lui – e non altri dipendenti – sia stato destinatario del collocamento in mobilità o del licenziamento collettivo e, quindi, di poter eventualmente contestare l’illegittimità della misura espulsiva
il 29 Marzo, 2022in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
Il datore di lavoro deve, invece, provvedere a specificare, nella comunicazione ex art. 4, comma 9, della legge n. 223 del 1991, le modalità applicative dei criteri concordati con le OO.SS., in modo che essa raggiunga quel livello di adeguatezza sufficiente a porre in grado il lavoratore di percepire perché lui – e non altri dipendenti – sia stato destinatario del collocamento in mobilità o del licenziamento collettivo e, quindi, di poter eventualmente contestare l’illegittimità della misura espulsiva
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 10334 depositata il 24 marzo 2022 – Non si può trascurare il profilo dell’esigibilità, in capo al datore di lavoro, di un dovere di sorveglianza che si spinga a un controllo costante e ininterrotto del rispetto delle prescrizioni in tema di sicurezza da parte dei lavoratori: esigibilità che invece, secondo la giurisprudenza della Corte regolatrice, non si estende all’obbligo di monitoraggio “momento per momento” delle lavorazioni e dell’ottemperanza alle prescrizioni antinfortunistiche da parte dei lavoratori e degli altri soggetti obbligati
il 29 Marzo, 2022in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, sicurezza sul lavoro
Non si può trascurare il profilo dell’esigibilità, in capo al datore di lavoro, di un dovere di sorveglianza che si spinga a un controllo costante e ininterrotto del rispetto delle prescrizioni in tema di sicurezza da parte dei lavoratori: esigibilità che invece, secondo la giurisprudenza della Corte regolatrice, non si estende all’obbligo di monitoraggio “momento per momento” delle lavorazioni e dell’ottemperanza alle prescrizioni antinfortunistiche da parte dei lavoratori e degli altri soggetti obbligati
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 9006 depositata il 17 marzo 2022- La cancellazione dal registro delle imprese della società alla quale si contesti (nel processo penale che si celebra anche nei confronti di persone fisiche imputate di lesioni colpose con violazione della disciplina antinfortunistica) la violazione dell’art. 25-septies, comma 3, del d. lgs. 8 giugno 2001, n. 231, in relazione al reato di cui all’art. 590 cod. pen., che si assume commesso nell’interesse ed a vantaggio dell’ente, non determina l’estinzione dell’illecito alla stessa addebitato
il 29 Marzo, 2022in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, SANZIONI e REATI PENALI
La cancellazione dal registro delle imprese della società alla quale si contesti (nel processo penale che si celebra anche nei confronti di persone fisiche imputate di lesioni colpose con violazione della disciplina antinfortunistica) la violazione dell’art. 25-septies, comma 3, del d. lgs. 8 giugno 2001, n. 231, in relazione al reato di cui all’art. 590 cod. pen., che si assume commesso nell’interesse ed a vantaggio dell’ente, non determina l’estinzione dell’illecito alla stessa addebitato
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 24 marzo 2022, n. 9685 – Inammissibilità del ricorso per l’impossibilità, ex art. 348-ter, comma quinto, cod. proc. civ., di dedurre vizio di motivazione in presenza di c.d. doppia conforme, avendo omesso il ricorrente di indicare le ragioni di fatto della decisione di primo grado ed in cosa queste si differenziavano da quelle poste a fondamento della decisione di appello
il 29 Marzo, 2022in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE
Inammissibilità del ricorso per l’impossibilità, ex art. 348-ter, comma quinto, cod. proc. civ., di dedurre vizio di motivazione in presenza di c.d. doppia conforme, avendo omesso il ricorrente di indicare le ragioni di fatto della decisione di primo grado ed in cosa queste si differenziavano da quelle poste a fondamento della decisione di appello
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 24 marzo 2022, n. 9683 – L’aliunde perceptum e percipiendum comportano la riduzione corrispondente (nell’art. 18, comma 4 cit., senza il limite minimo delle cinque mensilità di retribuzione globale di fatto) del risarcimento del danno, subito dal lavoratore per il licenziamento, che va commisurata alle retribuzioni percepite o percepibili nel periodo intercorrente tra il licenziamento e l’effettiva reintegra
il 29 Marzo, 2022in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
L’aliunde perceptum e percipiendum comportano la riduzione corrispondente (nell’art. 18, comma 4 cit., senza il limite minimo delle cinque mensilità di retribuzione globale di fatto) del risarcimento del danno, subito dal lavoratore per il licenziamento, che va commisurata alle retribuzioni percepite o percepibili nel periodo intercorrente tra il licenziamento e l’effettiva reintegra
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 24 marzo 2022, n. 9640 – L’obbligato principale nei confronti del Fisco resta, dunque, sempre il percettore del reddito, indipendentemente dal fatto che l’esazione del tributo avvenga (in tutto o in parte) mediante il sistema della ritenuta alla fonte
il 29 Marzo, 2022in TRIBUTI - GIURISPRUDENZA
L’obbligato principale nei confronti del Fisco resta, dunque, sempre il percettore del reddito, indipendentemente dal fatto che l’esazione del tributo avvenga (in tutto o in parte) mediante il sistema della ritenuta alla fonte
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