CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 13 marzo 2019, n. 7166 Licenziamento collettivo – Criterio selettivo dell’assegnazione dei dipendenti in esubero – Fungibilità delle mansioni – Accertamento Fatti di causa 1. Con sentenza n. 1781/2016, pubblicata il 16 febbraio 2017, la Corte di appello di Milano, in riforma della sentenza di primo grado, ha annullato, con […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 13 marzo 2019, n. 7166 – In tema di licenziamento collettivo per riduzione di personale, qualora il progetto di ristrutturazione aziendale si riferisca in modo esclusivo ad un’unità produttiva o ad uno specifico settore dell’azienda, la platea dei lavoratori interessati può essere limitata agli addetti ad un determinato reparto o settore solo sulla base di oggettive esigenze aziendali, in relazione al progetto di ristrutturazione aziendale
il 15 Marzo, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 14 marzo 2019, n. 7319 – Anas s.p.a., è ammissibile il ricorso al contratto a termine, a fronte della necessità di integrazione dell’organico aziendale nel periodo invernale: per l’intensificazione dell’attività, pur rientrante nell’ordinario ciclo produttivo dell’azienda cui è rimessa la gestione della manutenzione delle strade, o in compiti direttamente connessi con le specifiche esigenze del periodo
il 15 Marzo, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 14 marzo 2019, n. 7319 Contratto di lavoro a tempo determinato – Nullità – Conversione in rapporto a tempo indeterminato – Effettività delle esigenze temporanee Rilevato che, con la sentenza n. 1703/2016, la Corte di appello di Roma ha confermato la pronuncia del 20.3.2012 emessa dal Tribunale della stessa città […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 11 marzo 2019, n. 6934 – Licenziamento per superamento del periodo di comporto e configurabilità del mobbing
il 15 Marzo, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 11 marzo 2019, n. 6934 Licenziamento – Superamento del periodo di comporto – Mobbing – Configurabilità – Riduzione quantitativa e non qualitativa delle mansioni Rilevato che 1. La Corte di appello di Bari ha confermato la sentenza del Tribunale di Foggia che aveva accertato la legittimità del licenziamento intimato il […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 14 marzo 2019, n. 7306 – Sanzione disciplinare della sospensione dal servizio per assenza ingiustificata dal luogo di lavoro illegittima per mancata comunicazione
il 14 Marzo, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, SANZIONI DISCIPLINARI
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 14 marzo 2019, n. 7306 Rapporto di lavoro – Dipendente postale – Assenza ingiustificata dal luogo di lavoro – Sanzione disciplinare della sospensione dal servizio Fatti di causa G. P., dipendente di Poste Italiane S.p.A., proponeva ricorso, dinanzi il Tribunale di Milano, per ottenere la dichiarazione di illegittimità della sanzione […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 13 marzo 2019, n. 7181 – Nel rito del lavoro, il divieto di jus novorum in grado di appello, di cui all’art. 437, secondo comma, cod. proc. civ. ha ad oggetto le sole eccezioni in senso proprio e non si estende alle eccezioni improprie ed alle mere difese
il 13 Marzo, 2019in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
nella base di calcolo della pensione integrativa non possono essere ricompresi emolumenti che, seppure fissi e continuativi, siano stati istituiti dopo l’entrata in vigore della legge n. 144/1999 che, nel sopprimere i Fondi integrativi, ha fatto salvo «il diritto all’importo del trattamento pensionistico integrativo calcolato sulla base delle normative regolamentari in vigore presso i predetti fondi che restano a tal fine confermate anche ai fini di quiescenza e delle anzianità contributive maturate alla data del 1 ottobre 1999. Tali importi, rivalutati annualmente sulla base dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati calcolato dall’ISTAT, saranno erogati in aggiunta ai trattamenti pensionistici liquidati a carico dei regimi obbligatori di base»
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 13 marzo 2019, n. 7178 – Ai fini della distinzione tra lavoro subordinato e lavoro autonomo, l’assenza di centralità del nomen juris utilizzato, dovendo tenersi conto del comportamento complessivo dei contraenti
il 13 Marzo, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 13 marzo 2019, n. 7178 Distinzione tra lavoro subordinato e lavoro autonomo – Ricorrenza degli altri indici rivelatori della subordinazione – Prova Rilevato che – con sentenza del 10/06/2014 la Corte d’Appello di Roma ha confermato la decisione del locale Tribunale che, in parziale accoglimento della domanda formulata da P.D.G. […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 13 marzo 2019, n. 7172 – Carica di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e diritto al livello di quadro
il 13 Marzo, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 13 marzo 2019, n. 7172 Rapporto di lavoro – Superiore inquadramento – Altissima professionalità – Carica di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Rilevato che 1. La Corte di appello di Reggio Calabria, in parziale accoglimento dell’appello proposto da B.G. nei confronti di T. s.p.a., in riforma della sentenza […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 13 marzo 2019, n. 7167 – Licenziamento per giustificato motivo oggettivo ed accertamento dell’insussistenza di un effettivo collegamento tra il riassetto organizzativo e la soppressione del posto di lavoro
il 12 Marzo, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
il nuovo regime sanzionatorio introdotto dalla l. n. 92 del 2012 in tema di recesso datoriale per giustificato motivo oggettivo prevede, come regola, il pagamento a favore del lavoratore di un’indennità risarcitoria compresa tra un minimo di dodici e un massimo di ventiquattro mensilità, mentre riserva il ripristino del rapporto, oltre ad un risarcimento che non può superare le dodici mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto, alle ipotesi eccezionali connotate – in luogo del mero difetto degli “estremi” della fattispecie – dalla manifesta insussistenza del fatto posto a base del licenziamento
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