CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 12 dicembre 2018, n. 32121 Tributi – Agevolazioni “prima casa” – Immobile di lusso in corso di costruzione – Avviso di liquidazione di maggiore imposta – Termine di prescrizione – Decorrenza Fatti di causa E.M. impugnò l’avviso di liquidazione notificato dall’Agenzia delle Entrate, con il quale venne revocata l’aliquota IVA […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 12 dicembre 2018, n. 32121- In tema di benefici fiscali c.d. “prima casa” il mancato trasferimento della propria residenza, da parte dell’acquirente a titolo oneroso di una casa non di lusso, nel comune ove è ubicato l’immobile, entro 18 mesi dall’acquisto, comporta la decadenza dai suddetti benefici – L’avviso di liquidazione della maggiore IVA è emesso dall’Ufficio direttamente nei confronti dell’acquirente dell’immobile medesimo
il 11 Gennaio, 2019in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: agevolazioni fiscali, ATTI IMPOSITIVI, cassazione tributi, IVA
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 08 gennaio 2019, n. 222 – Il provvedimento di riclassamento non è congruamente motivato qualora faccia esclusivamente riferimento al rapporto tra il valore di mercato ed il valore catastale nella microzona considerata rispetto all’analogo rapporto sussistente nell’insieme delle microzone comunali, e al relativo scostamento ed ai provvedimenti amministrativi a fondamento del riclassamento, allorché da questi ultimi non siano evincibili gli elementi
il 11 Gennaio, 2019in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: ATTI IMPOSITIVI, cassazione tributi, TRIBUTI INDIRETTI
Il provvedimento di riclassamento non è congruamente motivato qualora faccia esclusivamente riferimento al rapporto tra il valore di mercato ed il valore catastale nella microzona considerata rispetto all’analogo rapporto sussistente nell’insieme delle microzone comunali, e al relativo scostamento ed ai provvedimenti amministrativi a fondamento del riclassamento, allorché da questi ultimi non siano evincibili gli elementi
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 07 gennaio 2019, n. 155 – Non può ritenersi congruamente motivato il provvedimento di riclassamento che faccia esclusivamente riferimento al rapporto tra il valore di mercato ed il valore catastale nella microzona considerata rispetto all’analogo rapporto sussistente nell’insieme delle microzone comunali
il 10 Gennaio, 2019in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: ATTI IMPOSITIVI, cassazione tributi
non può ritenersi congruamente motivato il provvedimento di riclassamento che faccia esclusivamente riferimento al rapporto tra il valore di mercato ed il valore catastale nella microzona considerata rispetto all’analogo rapporto sussistente nell’insieme delle microzone comunali, e al relativo scostamento ed ai provvedimenti amministrativi a fondamento del riclassamento, allorché da questi ultimi non siano evincibili gli elementi (come Ila qualità urbana del contesto nel quale l’immobile è inserito, la qualità ambientale della zona di mercato in cui l’unità è situata, le caratteristiche edilizie del fabbricato) che, in concreto, abbiano inciso sul diverso classamento
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 04 gennaio 2019, n. 115 – La revisione della classificazione di un immobile deve essere motivata in termini che esplicitino in maniera intellegibile le specifiche giustificazioni della riclassificazione concretamente operate
il 9 Gennaio, 2019in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: ATTI IMPOSITIVI, cassazione tributi, TRIBUTI INDIRETTI
in tema di estimo catastale, qualora il nuovo classamento sia stato adottato ai sensi dell’art. 1, comma 335, della legge n. 311 del 2004, nell’ambito di una revisione dei parametri catastali della microzona in cui l’immobile è situato, giustificata dal significativo scostamento del rapporto tra il valore di mercato ed il valore catastale in tale microzona rispetto all’analogo rapporto sussistente nell’insieme delle microzone comunali, non può ritenersi congruamente motivato il provvedimento di riclassamento che faccia esclusivamente riferimento al suddetto rapporto e al relativo scostamento ed ai provvedimenti amministrativi a fondamento del riclassamento, allorchè da questi ultimi non siano evincibili gli elementi (come la qualità urbana del contesto nel quale l’immobile è inserito, la qualità ambientale della zona di mercato in cui l’unità è situata, le caratteristiche edilizie del fabbricato) che, in concreto, hanno inciso sul diverso classamento e ciò al duplice fine di consentire, da un lato, al contribuente di individuare agevolmente il presupposto dell’operata riclassificazione ed approntare le consequenziali difese, e, dall’altro, per delimitare, in riferimento a dette ragioni, l’oggetto dell’eventuale successivo contenzioso, essendo precluso all’ufficio di addurre, in giudizio, cause diverse rispetto a quelle enunciate nell’atto (Cass. nn. 25960/2018; 23792/2018; 17413/2018; 17412/2018; 8741/2018); né può ritenersi sufficiente a tal fine il riferimento a non meglio precisati “interventi pubblici effettuati per la riqualificazione della viabilità interna e dell’arredo urbano nonché ad “interventi da parte dei privati per la ristrutturazione degli edifici”.
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 03 gennaio 2019, n. 56 – In tema di imposta di registro l’obbligo di motivazione dell’avviso di accertamento di maggior valore deve ritenersi adempiuto mediante l’enunciazione del criterio astratto in base al quale è stato rilevato, con le specificazioni in concreto necessarie per consentire al contribuente l’esercizio del diritto di difesa e per delimitare l’ambito delle ragioni deducibili dall’Ufficio
il 9 Gennaio, 2019in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: ATTI IMPOSITIVI, cassazione tributi, TRIBUTI INDIRETTI
in tema di imposta di registro, anche a seguito dell’entrata in vigore dell’art. 7 della I. n. 212 del 2000, che ha esteso alla materia tributaria i principi di cui all’art. 3 della I. n. 241 del 1990, l’obbligo di motivazione dell’avviso di accertamento di maggior valore deve ritenersi adempiuto mediante l’enunciazione del criterio astratto in base al quale è stato rilevato, con le specificazioni in concreto necessarie per consentire al contribuente l’esercizio del diritto di difesa e per delimitare l’ambito delle ragioni deducibili dall’Ufficio nell’eventuale successiva fase contenziosa, nella quale l’Amministrazione ha l’onere di provare l’effettiva sussistenza dei presupposti per l’applicazione del criterio prescelto, ed il contribuente la possibilità di contrapporre altri elementi sulla base del medesimo criterio o di altri parametri
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 21 dicembre 2018, n. 33088 – Il procedimento di “revisione parziale del classamento” non essendo diversamente disciplinato resta soggetto alle medesime regole dettate ai fini della “revisione del classamento” dall’art. 9 del d.P.R. 23 marzo 1998, n. 138
il 30 Dicembre, 2018in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: ATTI IMPOSITIVI, cassazione tributi, TRIBUTI INDIRETTI
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 21 dicembre 2018, n. 33088 Immobili – Accertamento – Classamento – Microzone – Procedimento Fatti e ragioni della decisione L’Agenzia delle Entrate propone ricorso per cassazione, affidato a due motivi, nei confronti di C.A., T.M.A., C.A., C.A., C.A., C.B., C.E., C.F., C.P., C.R., C.F., C.R., S.M., S.A.P., M.O., G.R., C.C.M., […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 20 dicembre 2018, n. 32965 – In tema di imposta di registro, ove la consolidazione dell’usufrutto sia posteriore all’entrata in vigore del d.P.R. n. 634 del 1972, pur essendo stata la nuda proprietà acquistata in epoca anteriore esclude l’applicabilità dell’imposta
il 30 Dicembre, 2018in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: ATTI IMPOSITIVI, cassazione tributi, TRIBUTI INDIRETTI
in tema di imposta di registro, ove la consolidazione dell’usufrutto sia posteriore all’entrata in vigore del d.P.R. n. 634 del 1972, pur essendo stata la nuda proprietà acquistata in epoca anteriore, la normativa introdotta con l’articolo 6 della legge n. 60 del 1986, che ha convertito con modificazioni il d.l. n. 2 del 1986, e poi ribadita con l’articolo 80, comma 2, del d.P.R. n. 131 del 1986 esclude l’applicabilità dell’imposta, riconoscendo il diritto al rimborso, purché entro la data del 20 novembre 1985 risulti presentato il ricorso avverso l’avviso di liquidazione che non sia, pertanto, divenuto definitivo per omessa impugnazione, risultando, in tale ultima ipotesi, insufficiente il ricorso avverso il diniego di rimborso
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 19 dicembre 2018, n. 32823 – Il patto di famiglia di cui agli artt. 768 bis segg. cod.civ. è assoggettato all’imposta sulle donazioni per quanto concerne sia il trasferimento dell’azienda o della partecipazione dal disponente al discendente
il 24 Dicembre, 2018in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: ATTI IMPOSITIVI, cassazione tributi, TRIBUTI INDIRETTI
il patto di famiglia di cui agli artt. 768 bis segg. cod.civ. è assoggettato all’imposta sulle donazioni per quanto concerne sia il trasferimento dell’azienda o della partecipazione dal disponente al discendente (fatto salvo il ricorso delle condizioni di esenzione di cui all’art. 3, co. 4 ter, d.lgs. 346/90), sia la corresponsione di somma compensativa della quota di legittima dall’assegnatario dell’azienda o della partecipazione ai legittimari non assegnatari; – quest’ultima corresponsione è assoggettata ad imposta in base all’aliquota ed alla franchigia relative non al rapporto tra disponente ed assegnatario, e nemmeno a quello tra disponente e legittimario, bensì a quello tra assegnatario e legittimario
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