Il reato di cui alla l. 11 novembre 1983, n. 638, art. 2 non è configurabile in assenza del materiale esborso delle relative somme dovute al dipendente a titolo di retribuzione, è stato, tuttavia, anche precisato che la prova dell’effettiva corresponsione delle retribuzioni può essere tratta dai modelli attestanti le retribuzioni corrisposte ai dipendenti e gli obblighi contributivi verso l’istituto previdenziale (cosiddetti modelli DM10), sempre che non risultino elementi contrari
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, Ordinanza n. 9642 depositata il 11 marzo 2021 Rapporto di lavoro – O – Il reato di cui alla l. 11 novembre 1983, n. 638, art. 2 non è configurabile in assenza del materiale esborso delle relative somme dovute al dipendente a titolo di retribuzione, è stato, tuttavia, anche precisato che la prova dell’effettiva corresponsione delle retribuzioni può essere tratta dai modelli attestanti le retribuzioni corrisposte ai dipendenti e gli obblighi contributivi verso l’istituto previdenziale (cosiddetti modelli DM10), sempre che non risultino elementi contrari
il 15 Marzo, 2021in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, SANZIONI e REATI PENALI
CORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 9806 depositata l’ 11 marzo 2021, n. 9806 – Il riferimento alla situazione di necessità contenuto nell’art. 384 c.p. rivela la volontà del legislatore di condizionare l’operatività dell’esimente al qualificato rapporto di derivazione del fatto illecito commesso alla esigenza di tutela della libertà e dell’onore: non già alla mera possibilità di un evento temuto, quindi, bensì alla certezza del verificarsi dell’evento di danno
il 12 Marzo, 2021in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, SANZIONI e REATI PENALI, sicurezza sul lavoro
Il riferimento alla situazione di necessità contenuto nell’art. 384 c.p. rivela la volontà del legislatore di condizionare l’operatività dell’esimente al qualificato rapporto di derivazione del fatto illecito commesso alla esigenza di tutela della libertà e dell’onore: non già alla mera possibilità di un evento temuto, quindi, bensì alla certezza del verificarsi dell’evento di danno
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 9074 depositata il 5 marzo 2021 – L’art. 89 lett. d) ed e) del d. lgs. n. 81 del 2008 definisce il coordinatore in materia di sicurezza e di salute durante la progettazione e la realizzazione dell’opera “il soggetto incaricato dal committente o dal responsabile dei lavori dell’esecuzione dei compiti” rispettivamente previsti dagli art. 91
il 9 Marzo, 2021in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, sicurezza sul lavoro
L’art. 89 lett. d) ed e) del d. lgs. n. 81 del 2008 definisce il coordinatore in materia di sicurezza e di salute durante la progettazione e la realizzazione dell’opera “il soggetto incaricato dal committente o dal responsabile dei lavori dell’esecuzione dei compiti” rispettivamente previsti dagli art. 91
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 8809 depositata il 4 marzo 2021 – In tema di sequestro preventivo, la verifica delle condizioni di legittimità della misura cautelare da parte del tribunale del riesame o della corte di cassazione non può tradursi in anticipata decisione della questione di merito concernente la responsabilità della persona sottoposta ad indagini in ordine al reato oggetto di investigazione, ma deve limitarsi al controllo di compatibilità tra la fattispecie concreta e quella legale, rimanendo preclusa ogni valutazione riguardo alla sussistenza degli indizi di colpevolezza ed alla gravità degli stessi
il 9 Marzo, 2021in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, SANZIONI e REATI PENALI
In tema di sequestro preventivo, la verifica delle condizioni di legittimità della misura cautelare da parte del tribunale del riesame o della corte di cassazione non può tradursi in anticipata decisione della questione di merito concernente la responsabilità della persona sottoposta ad indagini in ordine al reato oggetto di investigazione, ma deve limitarsi al controllo di compatibilità tra la fattispecie concreta e quella legale, rimanendo preclusa ogni valutazione riguardo alla sussistenza degli indizi di colpevolezza ed alla gravità degli stessi
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 18 gennaio 2021, n. 7145 – Ai fini della configurabilità del reato di cui all’art. 37 della legge 24 novembre 1981 n. 689 (mancato versamento in tutto o in parte contributi e premi previsti dalle leggi sulla previdenza e assistenza), è necessario che le condotte siano poste in essere con il dolo specifico di non versare in tutto o in parte i contributi previdenziali o assistenziali, e che, a tal fine, non sono sufficienti né il dolo generico, né il dolo eventuale
il 2 Marzo, 2021in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, SANZIONI e REATI PENALI
Ai fini della configurabilità del reato di cui all’art. 37 della legge 24 novembre 1981 n. 689 (mancato versamento in tutto o in parte contributi e premi previsti dalle leggi sulla previdenza e assistenza), è necessario che le condotte siano poste in essere con il dolo specifico di non versare in tutto o in parte i contributi previdenziali o assistenziali, e che, a tal fine, non sono sufficienti né il dolo generico, né il dolo eventuale
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 6904 depositata il 23 febbraio 2021 – Non esiste la figura autonoma del sequestro del corpo di reato come quartum genus suscettibile di automatica e obbligatoria applicazione in virtù della sola qualità della cosa, essendo invece necessario che ogni provvedimento diretto all’apprensione della res ed alla conseguente imposizione del vincolo temporaneo di indisponibilità su di essa rientri, per le specifiche finalità di volta in volta perseguite, in uno dei tre menzionati modelli legali
il 1 Marzo, 2021in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale
Non esiste la figura autonoma del sequestro del corpo di reato come quartum genus suscettibile di automatica e obbligatoria applicazione in virtù della sola qualità della cosa, essendo invece necessario che ogni provvedimento diretto all’apprensione della res ed alla conseguente imposizione del vincolo temporaneo di indisponibilità su di essa rientri, per le specifiche finalità di volta in volta perseguite, in uno dei tre menzionati modelli legali
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 6894 depositata il 23 febbraio 2021 – E’ ammissibile il ricorso per cassazione contro ordinanze emesse in materia di sequestro preventivo, pur consentito solo per violazione di legge, quando la motivazione del provvedimento impugnato sia del tutto assente o meramente apparente, perché sprovvista dei requisiti minimi per rendere comprensibile la vicenda contestata e l’iter” logico seguito dal giudice nel provvedimento impugnato
il 1 Marzo, 2021in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, SANZIONI e REATI PENALI
E’ ammissibile il ricorso per cassazione contro ordinanze emesse in materia di sequestro preventivo, pur consentito solo per violazione di legge, quando la motivazione del provvedimento impugnato sia del tutto assente o meramente apparente, perché sprovvista dei requisiti minimi per rendere comprensibile la vicenda contestata e l’iter” logico seguito dal giudice nel provvedimento impugnato
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 5794 depositata il 15 febbraio 2021 – In tema di prevenzione degli infortuni sul lavoro, le norme assolvono all’esigenza primaria di evitare eventi lesivi dell’incolumità fisica dei lavoratori anche in caso di rischi derivanti da distrazione o disaccortezza dei subordinati e la colpa dell’infortunato è configurabile solo quando la condotta del lavoratore sia del tutto anomala, esorbitante dal procedimenti di lavoro cui egli è addetto oppure si traduca nell’inosservanza, da parte sua, di precise disposizioni antinfortunistiche o di ordini esecutivi
il 1 Marzo, 2021in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, sicurezza sul lavoro
In tema di prevenzione degli infortuni sul lavoro, le norme assolvono all’esigenza primaria di evitare eventi lesivi dell’incolumità fisica dei lavoratori anche in caso di rischi derivanti da distrazione o disaccortezza dei subordinati e la colpa dell’infortunato è configurabile solo quando la condotta del lavoratore sia del tutto anomala, esorbitante dal procedimenti di lavoro cui egli è addetto oppure si traduca nell’inosservanza, da parte sua, di precise disposizioni antinfortunistiche o di ordini esecutivi
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