Il principio della necessità della contestazione immediata, sia pure sommaria, delle ragioni poste a base del recesso per giusta causa, con la conseguente preclusione di dedurre successivamente fatti diversi da quelli contestati, opera sia per il rapporto di lavoro subordinato che per quello di agenzia ma in relazione solo al recesso del preponente, mentre il recesso per giusta causa del lavoratore o dell’agente non è invece condizionato ad alcuna formalità di comunicazione delle relative ragioni
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 15 aprile 2021, n. 10028 – Il principio della necessità della contestazione immediata, sia pure sommaria, delle ragioni poste a base del recesso per giusta causa, con la conseguente preclusione di dedurre successivamente fatti diversi da quelli contestati, opera sia per il rapporto di lavoro subordinato che per quello di agenzia ma in relazione solo al recesso del preponente, mentre il recesso per giusta causa del lavoratore o dell’agente non è invece condizionato ad alcuna formalità di comunicazione delle relative ragioni
il 21 Aprile, 2021in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 19 aprile 2021, n. 10274 – La disciplina dell’indebito previdenziale di natura non pensionistica va ricercata esclusivamente nell’art. 2033 c.c.
il 20 Aprile, 2021in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
La disciplina dell’indebito previdenziale di natura non pensionistica va ricercata esclusivamente nell’art. 2033 c.c.
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 15 aprile 2021, n. 10025 – Qualora la sentenza impugnata sia basata su una motivazione strutturata in una pluralità di ordini di ragioni, convergenti o alternativi, autonomi l’uno dallo altro, e ciascuno, di per sé solo, idoneo a supportare il relativo dictum, la resistenza di una di queste rationes agli appunti mossi con l’impugnazione comporta che la decisione deve essere tenuta ferma sulla base del profilo della sua ratio non, o mal, censurata privando in tal modo l’impugnazione dell’idoneità al raggiungimento del suo obiettivo funzionale, rappresentato dalla rimozione della pronuncia contestata
il 20 Aprile, 2021in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
Qualora la sentenza impugnata sia basata su una motivazione strutturata in una pluralità di ordini di ragioni, convergenti o alternativi, autonomi l’uno dallo altro, e ciascuno, di per sé solo, idoneo a supportare il relativo dictum, la resistenza di una di queste rationes agli appunti mossi con l’impugnazione comporta che la decisione deve essere tenuta ferma sulla base del profilo della sua ratio non, o mal, censurata privando in tal modo l’impugnazione dell’idoneità al raggiungimento del suo obiettivo funzionale, rappresentato dalla rimozione della pronuncia contestata
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 15 aprile 2021, n. 10030 – La reggenza di un ufficio dirigenziale si caratterizza per la straordinarietà e temporaneità, da rapportare funzionalmente alla copertura del posto mediante nomina di un titolare, sicché il superamento di tali limiti, qualora i compiti siano conferiti a persona munita di inquadramento non dirigenziale, comporta lo svolgimento di mansioni superiori da remunerare consequenzialmente ai sensi dell’art. 52 d. lgs. 165/2001
il 19 Aprile, 2021in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
La reggenza di un ufficio dirigenziale si caratterizza per la straordinarietà e temporaneità, da rapportare funzionalmente alla copertura del posto mediante nomina di un titolare, sicché il superamento di tali limiti, qualora i compiti siano conferiti a persona munita di inquadramento non dirigenziale, comporta lo svolgimento di mansioni superiori da remunerare consequenzialmente ai sensi dell’art. 52 d. lgs. 165/2001
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 15 aprile 2021, n. 10022 – Accordo sindacale – Identificazione di strumento di ricollocazione dei lavoratori in esubero
il 19 Aprile, 2021in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 15 aprile 2021, n. 10022 Procedura di riduzione di personale – Accordo sindacale – Identificazione di strumento di ricollocazione dei lavoratori in esubero – Domande risarcitorie Fatti di causa 1. Con sentenza pubblicata il 9 ottobre 2016, la Corte di Appello di Roma, in riforma della pronuncia di primo grado, […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 14 aprile 2021, n. 9827 – Una volta che, a mezzo di atto stragiudiziale, sia stata evitata la decadenza prevista dall’art. 6 della legge n. 604 del 1966, la successiva azione giudiziale di annullamento del licenziamento illegittimo deve essere in ogni caso proposta nel termine quinquennale di prescrizione
il 19 Aprile, 2021in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
Una volta che, a mezzo di atto stragiudiziale, sia stata evitata la decadenza prevista dall’art. 6 della legge n. 604 del 1966, la successiva azione giudiziale di annullamento del licenziamento illegittimo deve essere in ogni caso proposta nel termine quinquennale di prescrizione
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 15 aprile 2021, n. 9933 – In tema di valutazione delle prove, il principio del libero convincimento, fondamento degli artt. 115 e 116 cod. proc. civ., opera interamente sul piano dell’apprezzamento di merito, insindacabile in sede di legittimità, sicché la denuncia della violazione delle predette regole da parte del giudice del merito configura un errore di fatto, il quale è censurabile attraverso il corretto paradigma normativo del difetto di motivazione
il 19 Aprile, 2021in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
In tema di valutazione delle prove, il principio del libero convincimento, fondamento degli artt. 115 e 116 cod. proc. civ., opera interamente sul piano dell’apprezzamento di merito, insindacabile in sede di legittimità, sicché la denuncia della violazione delle predette regole da parte del giudice del merito configura un errore di fatto, il quale è censurabile attraverso il corretto paradigma normativo del difetto di motivazione
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 15 aprile 2021, n. 9913 – Il datore di lavoro che assuma lavoratori diversi (in luogo di quelli licenziati) entro il suddetto termine annuale (riferito alla stipulazione di relativi contratti) può sottrarsi alla responsabilità per inadempimento, ex art. 1218 cod. civ., ed al conseguente obbligo di risarcimento del danno, solo ove fornisca la prova della assoluta inevitabilità della scelta, sotto il profilo delle professionalità assolutamente peculiari da acquisire all’azienda
il 19 Aprile, 2021in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
Il datore di lavoro che assuma lavoratori diversi (in luogo di quelli licenziati) entro il suddetto termine annuale (riferito alla stipulazione di relativi contratti) può sottrarsi alla responsabilità per inadempimento, ex art. 1218 cod. civ., ed al conseguente obbligo di risarcimento del danno, solo ove fornisca la prova della assoluta inevitabilità della scelta, sotto il profilo delle professionalità assolutamente peculiari da acquisire all’azienda
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