Il ricorso principale va proposto nel termine di sessanta giorni, come statuito dall’art. 325, comma 2, cod. proc. civ., che inizia a decorrere dalla data di conoscenza legale della decisione, ossia dal momento in cui il procedimento di notificazione si perfeziona nei confronti del destinatario con la ricezione dell’atto
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 27 dicembre 2019, n. 34553 – Il ricorso principale va proposto nel termine di sessanta giorni, come statuito dall’art. 325, comma 2, cod. proc. civ., che inizia a decorrere dalla data di conoscenza legale della decisione, ossia dal momento in cui il procedimento di notificazione si perfeziona nei confronti del destinatario con la ricezione dell’atto
il 1 Gennaio, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 27 dicembre 2019, n. 34558 – L’interpretazione dei contratti e degli atti ad essi prodromici sia compito esclusivo del giudice del merito, censurabile soltanto per violazione dei c.d. canoni ermeneutici
il 1 Gennaio, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
L’interpretazione dei contratti e degli atti ad essi prodromici sia compito esclusivo del giudice del merito, censurabile soltanto per violazione dei c.d. canoni ermeneutici
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 27 dicembre 2019, n. 34552 – In tema di trattamento economico del personale degli uffici tecnici incaricati della progettazione di opere pubbliche, il compenso incentivante di cui all’art. 18 della legge n. 109 del 1994 può essere attribuito se previsto dalla contrattazione collettiva decentrata e sia stato adottato l’atto regolamentare dell’amministrazione aggiudicatrice
il 1 Gennaio, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
In tema di trattamento economico del personale degli uffici tecnici incaricati della progettazione di opere pubbliche, il compenso incentivante di cui all’art. 18 della legge n. 109 del 1994 può essere attribuito se previsto dalla contrattazione collettiva decentrata e sia stato adottato l’atto regolamentare dell’amministrazione aggiudicatrice
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 24 dicembre 2019, n. 34468 – Ai fini della disciplina economica e normativa del rapporto intercorrente fra la Regione Sicilia e gli operai addetti a lavori idraulico-forestali e idraulico-agrari, il contratto collettivo nazionale si imporrebbe in ambito regionale per il solo fatto della sua sottoscrizione, prevalendo su quello integrativo regionale, a prescindere da un suo espresso recepimento ed in ragione di una sorta di prevalenza gerarchica
il 1 Gennaio, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
Ai fini della disciplina economica e normativa del rapporto intercorrente fra la Regione Sicilia e gli operai addetti a lavori idraulico-forestali e idraulico-agrari, il contratto collettivo nazionale si imporrebbe in ambito regionale per il solo fatto della sua sottoscrizione, prevalendo su quello integrativo regionale, a prescindere da un suo espresso recepimento ed in ragione di una sorta di prevalenza gerarchica
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 24 dicembre 2019, n. 34467 – Qualora con il ricorso per cassazione siano prospettate questioni di cui non vi sia cenno nella sentenza impugnata, è onere della parte ricorrente non solo di allegare l’avvenuta loro deduzione innanzi al giudice di merito, ma anche di indicare in quale atto o passaggio del giudizio precedente lo abbia fatto – Incarichi dirigenziali vanno conferiti dalla Giunta Regionale
il 1 Gennaio, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
Qualora con il ricorso per cassazione siano prospettate questioni di cui non vi sia cenno nella sentenza impugnata, è onere della parte ricorrente non solo di allegare l’avvenuta loro deduzione innanzi al giudice di merito, ma anche di indicare in quale atto o passaggio del giudizio precedente lo abbia fatto
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE sentenza n. 25583 depositata il 10 ottobre 2019 – Il recesso volontario del lavoratore può essere desunto da dichiarazioni o comportamenti che, inequivocabilmente, manifestino l’intento di recedere dal rapporto, come nel caso in cui il prestatore si sia allontanato dal posto di lavoro e non si sia più presentato per diversi giorni
il 31 Dicembre, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
Il recesso volontario del lavoratore può essere desunto da dichiarazioni o comportamenti che, inequivocabilmente, manifestino l’intento di recedere dal rapporto, come nel caso in cui il prestatore si sia allontanato dal posto di lavoro e non si sia più presentato per diversi giorni
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 23 dicembre 2019, n. 34368 – L’avvenuta irrogazione al dipendente di una sanzione conservativa per condotte di rilevanza penale esclude che, a seguito del passaggio in giudicato della sentenza penale di condanna per i medesimi fatti, possa essere intimato il licenziamento disciplinare, non essendo consentito, per il principio di consunzione del potere disciplinare, che una identica condotta sia sanzionata più volte a seguito di una diversa valutazione o configurazione giuridica
il 29 Dicembre, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti, SANZIONI DISCIPLINARI
L’avvenuta irrogazione al dipendente di una sanzione conservativa per condotte di rilevanza penale esclude che, a seguito del passaggio in giudicato della sentenza penale di condanna per i medesimi fatti, possa essere intimato il licenziamento disciplinare, non essendo consentito, per il principio di consunzione del potere disciplinare, che una identica condotta sia sanzionata più volte a seguito di una diversa valutazione o configurazione giuridica
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 23 dicembre 2019, n. 34373 – L’impugnazione intesa a censurare l’interpretazione di atti negoziali implica l’indicazione dei criteri di ermeneutica contrattuale di cui agli artt. 1362 e segg. c.c. che si assumono violati, indicazione qui del tutto omessa ed obbligo di allegare gli atti richiamati a sostegno delle censure sollevate
il 29 Dicembre, 2019in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
L’impugnazione intesa a censurare l’interpretazione di atti negoziali implica l’indicazione dei criteri di ermeneutica contrattuale di cui agli artt. 1362 e segg. c.c. che si assumono violati, indicazione qui del tutto omessa ed obbligo di allegare gli atti richiamati a sostegno delle censure sollevate
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