il contratto di lavoro non è riportato integralmente (e neppure nei passaggi salienti ai fini del richiesto controllo) mentre colui che intenda dolersi dell’erronea valutazione di un documento da parte del giudice di merito, ha il duplice onere imposto dall’art. 366, comma 1, nr. 6 cod. proc.civ. di produrlo agli atti (indicando esattamente nel ricorso in quale fase processuale ed in quale fascicolo di parte si trovi il documento in questione) e di indicarne il contenuto, con la conseguenza che, in caso di violazione anche di uno soltanto di tali oneri, il ricorso (recte il motivo) è inammissibile
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 12 febbraio 2019, n. 4079 – Indennità speciale per il personale escluso dal rispetto dei limiti di orario – L’interpretazione di un atto negoziale è tipico accertamento in fatto, incensurabile in sede di legittimità, se non per violazione dei canoni legali di ermeneutica contrattuale, di cui all’art. 1362 cod. civ. e segg., o per vizio di motivazione
il 15 Febbraio, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 12 febbraio 2019, n. 4076 – Il licenziamento collettivo intimato in violazione dei criteri (contrattuali o legali) di scelta, ancorché all’esito di una procedura svoltasi nel pieno rispetto degli obblighi di cui all’art. 4 della legge n. 223/1991, si risolve pur sempre in un atto di recesso individuale ingiustificato
il 15 Febbraio, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
la violazione delle procedure (in coerenza con l’espressa previsione di una possibilità di sanatoria di tali vizi «ad ogni effetto di legge, nell’ambito di un accordo sindacale concluso nel corso della procedura di licenziamento collettivo») viene ora sanzionata con l’obbligo del pagamento della indennità risarcitoria onnicomprensiva da un minimo di 12 ad un massimo di 24 mensilità dell’ultima retribuzione, così come prevista dal quinto comma del nuovo art. 18. Solo per la violazione della forma scritta rimane, come per il licenziamento individuale, la previsione dell’applicazione della tutela reintegratoria piena, quale regolata dal primo comma del nuovo testo dell’art. 18 St. lav.
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 12 febbraio 2019, n. 4084 – Diritto ad essere reinquadrato ed il pagamento delle differenze retributive a seguito ricostruzione carriera
il 15 Febbraio, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 12 febbraio 2019, n. 4084 Diritto al reinquadramento – Differenze retributive – Ricostruzione carriera Rilevato 1. Che con la domanda di cui al ricorso di primo grado I.D.C., premesso che con sentenza n. 7260/2001 resa dal Tribunale di Palermo (quale giudice di secondo grado), passata in giudicato, gli era stato […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 14 febbraio 2019, n. 4430 – Per i contratti a termine l’indicazione delle ragioni giustificative, per quanto concerne le esigenze sostitutive in realtà economiche complesse (come le società interessate nelle fattispecie in esame), non deve includere anche il nominativo dei lavoratori da sostituire
il 15 Febbraio, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
il computo del termine di decadenza dall’impugnazione ex art. 327 c p.c. va operato, ai sensi degli artt. 155, comma 2, c p.c. e 2963, comma 4 c.c., non “ex numero” bensì “exnominationedierum”, sicché, indipendentemente dall’effettivo numero dei giorni compresi nel periodo, il termine scade allo spirare della mezzanotte del giorno del mese corrispondente a quello in cui il termine ha cominciato a decorrere.
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 14 febbraio 2019, n. 4429 – Liquidazione in tema di lesioni micropermanenti a seguito di infortunio
il 15 Febbraio, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, sicurezza sul lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 14 febbraio 2019, n. 4429 Infortunio – Risarcimento del danno differenziale – Liquidazione in tema di lesioni micropermanenti Fatti di causa 1. La sentenza della Corte di appello di Milano impugnata, confermando quella resa in primo grado dal Tribunale della stessa città (n. 5245/2011), riconosce la responsabilità della società DS S. […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 14 febbraio 2019, n. 4427 – Illegittimo il licenziamento per condotte imputate e condanna al pagamento della indennità sostitutiva del preavviso ( agli eredi)
il 15 Febbraio, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 14 febbraio 2019, n. 4427 Licenziamento – Indennità sostitutiva del preavviso – lndennità supplementare – Posizione dirigenziale – Condotte imputate Rilevato che La Corte di appello di Milano con la sentenza n. 1726/2016, in sede di giudizio di rinvio disposto dalla sentenza della Corte di cassazione n. 20615/2012, riteneva la giustificatezza del licenziamento intimato […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 14 febbraio 2019, n. 4426 – L’onere di specificazione delle ragioni giustificatrici del contratto a tempo determinato è correlato alla finalità di assicurare la trasparenza e la veridicità della causa dell’apposizione del termine e la non modificabilità della stessa nel corso del rapporto
il 15 Febbraio, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 14 febbraio 2019, n. 4426 Contratti somministrazione di lavoro a tempo determinato – Causali – Onere di specificazione delle ragioni giustificatrici Rilevato che Che la corte d’appello di Roma con sentenza n. 75 del 2013 ha respinto l’appello avverso la sentenza del Tribunale di Roma che aveva rigettato la domanda […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 13 febbraio 2019, n. 4228 – L’integrazione al trattamento minimo della pensione non è esportabile in ambito comunitario, in virtù del principio, contemplato dall’art. 10-bis, comma 1, del Regolamento CEE n. 1247 del 1992
il 15 Febbraio, 2019in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, PENSIONI
il principio della inesportabilità in ambito comunitario delle prestazioni in danaro non contributive, tra cui in particolare l’integrazione al minimo dei trattamenti pensionistici. Per l’Italia, tra le prestazioni inesportabili si ricomprendono: le pensioni sociali; le pensioni, gli assegni e le indennità ai mutilati ed invalidi civili; le pensioni e le indennità ai sordomuti; le pensioni e le indennità ai ciechi civili; l’integrazione della pensione minima; l’integrazione dell’assegno di invalidità; l’assegno sociale; la maggiorazione sociale.
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