L’opposizione a decreto ingiuntivo, anche quando è proposta allo scopo di sostenere la illegittimità del ricorso alla procedura sommaria, instaura comunque un giudizio di merito sul credito vantato e fatto valere dal ricorrente con la richiesta – che assume veste di domanda – del decreto di ingiunzione, ed il relativo giudizio, anche quando il decreto sia revocato sul presupposto che non poteva essere concesso, si conclude con una pronuncia di merito sulla dedotta pretesa
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 25 ottobre 2022, n. 31510 – L’opposizione a decreto ingiuntivo, anche quando è proposta allo scopo di sostenere la illegittimità del ricorso alla procedura sommaria, instaura comunque un giudizio di merito sul credito vantato e fatto valere dal ricorrente con la richiesta – che assume veste di domanda – del decreto di ingiunzione, ed il relativo giudizio, anche quando il decreto sia revocato sul presupposto che non poteva essere concesso, si conclude con una pronuncia di merito sulla dedotta pretesa
il 7 Novembre, 2022in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 25 ottobre 2022, n. 31505 – La violazione o la falsa applicazione dei contratti collettivi di lavoro può essere denunciata ai sensi dell’art. 360, primo comma, n. 3, cod. proc. civ. limitatamente ai contratti collettivi nazionali; diversamente per i contratti collettivi provinciali, al pari dei contratti di diritto comune, possono essere dedotte nel giudizio di legittimità soltanto la violazione delle regole di ermeneutica contrattuale di cui all’art. 1362 e seguenti del codice civile o l’omessa disamina di fatti decisivi
il 7 Novembre, 2022in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE
La violazione o la falsa applicazione dei contratti collettivi di lavoro può essere denunciata ai sensi dell’art. 360, primo comma, n. 3, cod. proc. civ. limitatamente ai contratti collettivi nazionali; diversamente per i contratti collettivi provinciali, al pari dei contratti di diritto comune, possono essere dedotte nel giudizio di legittimità soltanto la violazione delle regole di ermeneutica contrattuale di cui all’art. 1362 e seguenti del codice civile o l’omessa disamina di fatti decisivi
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 20 ottobre 2022, n. 30933 – La violazione o falsa applicazione degli art. 115 e 116 cpc non può porsi per una erronea valutazione del materiale istruttorio compiuta dal giudice di merito, ma rispettivamente, solo allorché si alleghi che quest’ultimo abbia posto a base della decisione prove non dedotte dalle parti ovvero disposte di ufficio al di fuori dei limiti legali o abbia disatteso, valutandole secondo il suo prudente apprezzamento, delle prove legali, ovvero abbia considerato come facenti piena prova, recependoli senza apprezzamento critico, elementi di prova soggetti, invece, a valutazione
il 7 Novembre, 2022in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE
La violazione o falsa applicazione degli art. 115 e 116 cpc non può porsi per una erronea valutazione del materiale istruttorio compiuta dal giudice di merito, ma rispettivamente, solo allorché si alleghi che quest’ultimo abbia posto a base della decisione prove non dedotte dalle parti ovvero disposte di ufficio al di fuori dei limiti legali o abbia disatteso, valutandole secondo il suo prudente apprezzamento, delle prove legali, ovvero abbia considerato come facenti piena prova, recependoli senza apprezzamento critico, elementi di prova soggetti, invece, a valutazione
Leggi tuttoCorte di Cassazione ordinanza n. 23431 depositata il 27 luglio 2022 – In tema di notificazione dell’atto impositivo effettuata a mezzo posta direttamente dall’Ufficio finanziario, al fine di garantire il bilanciamento tra l’interesse del notificante e quello del notificatario, deve farsi applicazione in via analogica della regola dettata dall’art. 8, comma 4, della I. n. 890 del 1982, secondo cui la notificazione si ha per eseguita decorsi dieci giorni dalla data di rilascio dell’avviso di giacenza, ovvero dalla data del ritiro del piego, se anteriore, decorrendo da tale momento il termine per l’impugnazione dell’atto notificato
il 7 Novembre, 2022in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, NOTIFICHE
In tema di notificazione dell’atto impositivo effettuata a mezzo posta direttamente dall’Ufficio finanziario, al fine di garantire il bilanciamento tra l’interesse del notificante e quello del notificatario, deve farsi applicazione in via analogica della regola dettata dall’art. 8, comma 4, della I. n. 890 del 1982, secondo cui la notificazione si ha per eseguita decorsi dieci giorni dalla data di rilascio dell’avviso di giacenza, ovvero dalla data del ritiro del piego, se anteriore, decorrendo da tale momento il termine per l’impugnazione dell’atto notificato
Leggi tuttoCorte di Cassazione ordinanza n. 23425 depositata il 27 luglio 2022 – In tema di detrazioni fiscali, le spese di sponsorizzazione di cui all’art. 90, comma 8, della n. 289 del 2002, sono assistite da una “presunzione legale assoluta” circa la loro natura pubblicitaria, e non di rappresentanza a condizione che: a) il soggetto sponsorizzato sia una compagine sportiva dilettantistica; b) sia rispettato il limite quantitativo di spesa; c) la sponsorizzazione miri a promuovere l’immagine ed i prodotti dello sponsor; d) il soggetto sponsorizzato abbia effettivamente posto in essere una specifica attività promozionale
il 7 Novembre, 2022in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, TUIR
In tema di detrazioni fiscali, le spese di sponsorizzazione di cui all’art. 90, comma 8, della n. 289 del 2002, sono assistite da una “presunzione legale assoluta” circa la loro natura pubblicitaria, e non di rappresentanza a condizione che: a) il soggetto sponsorizzato sia una compagine sportiva dilettantistica; b) sia rispettato il limite quantitativo di spesa; c) la sponsorizzazione miri a promuovere l’immagine ed i prodotti dello sponsor; d) il soggetto sponsorizzato abbia effettivamente posto in essere una specifica attività promozionale
Leggi tuttoCorte di Cassazione ordinanza n. 23293 depositata il 26 luglio 2022 – I costi, per essere ammessi in deduzione, quali componenti negativi del reddito di impresa, debbono soddisfare <
il 7 Novembre, 2022in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, TUIR
I costi, per essere ammessi in deduzione, quali componenti negativi del reddito di impresa, debbono soddisfare i principi di effettività, inerenza, competenza, certezza, determinatezza o determinabilità. Spetta al contribuente l’onere della prova dell’esistenza, dell’inerenza e, ove contestata dall’Amministrazione finanziaria, della coerenza economica dei costi deducibili
Leggi tuttoCorte di Cassazione ordinanza n. 23292 depositata il 26 luglio 2022 – Le prescritte manifestazioni di volontà, atte al godimento dei benefici fiscali connessi all’acquisto della prima casa, vanno dunque rese, attenendo ai presupposti dell’agevolazione, anche quando il contribuente intenda far valere il proprio diritto all’applicazione dei relativi benefici rendendosi acquirente in sede di vendita forzata; in tal caso egli dovrà provvedere a rendere le anzidette dichiarazioni prima della registrazione del decreto di trasferimento del giudice dell’esecuzione, che costituisce l’atto al quale va riconosciuta efficacia traslativa della proprietà del bene
il 7 Novembre, 2022in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: agevolazioni fiscali, cassazione tributi
Le prescritte manifestazioni di volontà, atte al godimento dei benefici fiscali connessi all’acquisto della prima casa, vanno dunque rese, attenendo ai presupposti dell’agevolazione, anche quando il contribuente intenda far valere il proprio diritto all’applicazione dei relativi benefici rendendosi acquirente in sede di vendita forzata; in tal caso egli dovrà provvedere a rendere le anzidette dichiarazioni prima della registrazione del decreto di trasferimento del giudice dell’esecuzione, che costituisce l’atto al quale va riconosciuta efficacia traslativa della proprietà del bene
Leggi tuttoCorte di Cassazione sentenza n. 25746 depositata il 1° settembre 2022 – La mancata considerazione delle pronunce passate in giudicato abbia determinato una decisione incisa dall’errore percettivo, è corretto affermare che costituisce errore revocatorio, ai fini degli artt. 391-bis e 395, n. 4, cod. proc. civ., la pretermissione di una doglianza di giudicato esterno, fondata su di una sentenza di legittimità intervenuta successivamente alla proposizione del ricorso, allegata con la memoria depositata ai sensi dell’art. 378 cod. proc. civ., ma non presa in considerazione da parte della Corte di cassazione
il 7 Novembre, 2022in TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, processo tributario
La mancata considerazione delle pronunce passate in giudicato abbia determinato una decisione incisa dall’errore percettivo, è corretto affermare che costituisce errore revocatorio, ai fini degli artt. 391-bis e 395, n. 4, cod. proc. civ., la pretermissione di una doglianza di giudicato esterno, fondata su di una sentenza di legittimità intervenuta successivamente alla proposizione del ricorso, allegata con la memoria depositata ai sensi dell’art. 378 cod. proc. civ., ma non presa in considerazione da parte della Corte di cassazione
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