Con il D.L. 26 ottobre 2019, n. 124, convertito con modificazioni dalla L. 19 dicembre 2019, n. 157, è stato introdotto l’articolo 25-quinquiesdecies al D.Lgs. n. 231/2001 con cui si è estesa la responsabilità amministrativa delle presone giuridiche (società ed associazioni) per i reati tributari. Inoltre l’art. 39, comma 3) del d.l. n. 124/2019, in […]
Leggi tuttoApplicazione della responsabilità amministrativa dell’ente di cui all’art. 25-quinquiesdecies d.lgs. n. 231 del 2001 ai reati tributari
il 2 Settembre, 2023in NOTIZIEtags: SANZIONI e REATI PENALI
Corte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 16302 depositata il 28 aprile 2022 – Qualora vengono emesse fatture per operazioni inesistenti, l’imposta è dovuta per l’intero ammontare indicato o corrispondente alle indicazioni della fattura – è esplicita nel senso di imporre il versamento dell’imposta, ma di precluderne la detrazione. Quando si è la cospetto di un appalto non genuino, attraverso il ricorso ad una somministrazione illecita di manodopera si è in presenza di operazioni inesistenti. Alla luce di ciò ricorrono, per quanto qui interessa, tutti i presupposti fattuali e giuridici della ipotizzata responsabilità della società ricorrente ai sensi dell’art. 25-quinquiesdecies d.lgs. n. 231 del 2001, risultando infondato il primo motivo di ricorso e manifestamente infondati o non consentiti gli altri
il 2 Settembre, 2023in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
Qualora vengono emesse fatture per operazioni inesistenti, l’imposta è dovuta per l’intero ammontare indicato o corrispondente alle indicazioni della fattura – è esplicita nel senso di imporre il versamento dell’imposta, ma di precluderne la detrazione. Quando si è la cospetto di un appalto non genuino, attraverso il ricorso ad una somministrazione illecita di manodopera si è in presenza di operazioni inesistenti. Alla luce di ciò ricorrono, per quanto qui interessa, tutti i presupposti fattuali e giuridici della ipotizzata responsabilità della società ricorrente ai sensi dell’art. 25-quinquiesdecies d.lgs. n. 231 del 2001, risultando infondato il primo motivo di ricorso e manifestamente infondati o non consentiti gli altri
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 41582 depositata il 10 settembre 2021 – Per il reato di dichiarazione fraudolente a norma dell’art. 1, comma 1, lett. d), il fine di evadere le imposte si intende comprensivo anche del fine di conseguire un indebito rimborso o il riconoscimento di un inesistente credito di imposta. inoltre non trova applicazione, per i reati fiscali commessi fino al 24 dicembre 2019, l’art. 25 quinquiesdecies del D.Lgs. n. 231/2001, introdotto dal d.l. n. 124/2019
il 2 Settembre, 2023in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
Per il reato di dichiarazione fraudolente a norma dell’art. 1, comma 1, lett. d), il fine di evadere le imposte si intende comprensivo anche del fine di conseguire un indebito rimborso o il riconoscimento di un inesistente credito di imposta. inoltre non trova applicazione, per i reati fiscali commessi fino al 24 dicembre 2019, l’art. 25 quinquiesdecies del D.Lgs. n. 231/2001, introdotto dal d.l. n. 124/2019.
Leggi tuttoNullità dell’avviso di accertamento sorretto da motivazione contraddittoria, poiché in tal caso esso non consente al contribuente di avere certezza degli elementi fondanti le ragioni della pretesa
il 2 Settembre, 2023in NOTIZIE, TRIBUTItags: accertamento
La Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 13620 depositata il 17 maggio 2023, intervenendo in tema di obbligo di motivare gli atti impositivi, ha riaffermato che “… l’avviso di accertamento è affetto da nullità laddove sia fondato su motivi d’imposizione distinti ed inconciliabili, in quanto, rispondendo la motivazione alla duplice esigenza di rispettare i principi […]
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 32100 depositata il 25 luglio 2023 – L’art. 1, comma 1, lett. a), d.lgs. n. 74 del 2000, nell’ambito delle «definizioni», accomuna in un’unica categoria le fatture per operazioni inesistenti, sia quelle tali per ragioni oggettive, sia quelle tali per ragioni soggettive, precisando: «per “fatture o altri documenti per operazioni inesistenti” si intendono le fatture o gli altri documenti aventi rilievo probatorio analogo in base alle norme tributarie, emessi a fronte di operazioni non realmente effettuate in tutto o in parte o che indicano i corrispettivi o l’imposta sul valore aggiunto in misura superiore a quella reale, ovvero che riferiscono l’operazione a soggetti diversi da quelli effettivi»
il 2 Settembre, 2023in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
L’art. 1, comma 1, lett. a), d.lgs. n. 74 del 2000, nell’ambito delle «definizioni», accomuna in un’unica categoria le fatture per operazioni inesistenti, sia quelle tali per ragioni oggettive, sia quelle tali per ragioni soggettive, precisando: «per “fatture o altri documenti per operazioni inesistenti” si intendono le fatture o gli altri documenti aventi rilievo probatorio analogo in base alle norme tributarie, emessi a fronte di operazioni non realmente effettuate in tutto o in parte o che indicano i corrispettivi o l’imposta sul valore aggiunto in misura superiore a quella reale, ovvero che riferiscono l’operazione a soggetti diversi da quelli effettivi»
Leggi tuttoCorte di Cassazione, ordinanza n. 13620 depositata il 17 maggio 2023 – L’avviso di accertamento è affetto da nullità laddove sia fondato su motivi d’imposizione distinti ed inconciliabili, in quanto, rispondendo la motivazione alla duplice esigenza di rispettare i principi d’informazione e collaborazione e di garantire il pieno esercizio del diritto di difesa, non è legittimo l’intento dell’Amministrazione di formulare una motivazione contraddittoria con funzione di “riserva”, sia perché la pretesa impositiva per essere conforme a legge può basarsi su elementi concorrenti, ma non su presupposti fattuali contrastanti, sia perché l’alternatività delle ragioni giustificatrici della pretesa, lasciando l’Amministrazione arbitra di scegliere nel corso della procedura contenziosa, quella che più le convenga secondo le circostanze, espone la controparte ad un esercizio difensivo difficile o talora impossibile
il 1 Settembre, 2023in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi
L’avviso di accertamento è affetto da nullità laddove sia fondato su motivi d’imposizione distinti ed inconciliabili, in quanto, rispondendo la motivazione alla duplice esigenza di rispettare i principi d’informazione e collaborazione e di garantire il pieno esercizio del diritto di difesa, non è legittimo l’intento dell’Amministrazione di formulare una motivazione contraddittoria con funzione di “riserva”, sia perché la pretesa impositiva per essere conforme a legge può basarsi su elementi concorrenti, ma non su presupposti fattuali contrastanti, sia perché l’alternatività delle ragioni giustificatrici della pretesa, lasciando l’Amministrazione arbitra di scegliere nel corso della procedura contenziosa, quella che più le convenga secondo le circostanze, espone la controparte ad un esercizio difensivo difficile o talora impossibile
Leggi tuttoCorte di Giustizia Tributaria di secondo grado dell’Umbria, sezione n. 2, sentenza n. 194 depositata il 5 giugno 2023 – La caducazione degli effetti negoziali, nei casi di mutuo dissenso e di risoluzione contrattuale, si determina ex tunc
il 1 Settembre, 2023in COMMISSIONI TRIBUTARIE, TRIBUTItags: accertamento, COMMISSIONI TRIBUTARIE
La caducazione degli effetti negoziali, nei casi di mutuo dissenso e di risoluzione contrattuale, si determina ex tunc
Leggi tuttoCorte di Giustizia Tributaria di secondo grado della Basilicata, sezione n. 1, sentenza n. 130 depositata il 5 giugno 2023 – Nel caso di riqualificazione fiscale di una associazione in ditta individuale, non è sindacabile la scelta dell’Amministrazione finanziaria di accertare le maggiori imposte nei soli confronti del presidente dell’associazione
il 1 Settembre, 2023in COMMISSIONI TRIBUTARIE, TRIBUTItags: accertamento, COMMISSIONI TRIBUTARIE
Nel caso di riqualificazione fiscale di una associazione in ditta individuale, non è sindacabile la scelta dell’Amministrazione finanziaria di accertare le maggiori imposte nei soli confronti del presidente dell’associazione
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