CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 23 giugno 2021, n. 17988 Rapporto di lavoro – Trasferimento nei ruoli dello Stato del personale ATA degli enti locali – Peggioramento retributivo – Accertamento Rilevato che la Corte di Appello di Palermo, con ordinanza pronunciata ai sensi dell’art. 348 bis c. 1 c.p.c., ha dichiarato l’inammissibilità dell’appello proposto da […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 23 giugno 2021, n. 17988 – Trasferimento nei ruoli dello Stato del personale ATA degli enti locali – Peggioramento retributivo
il 30 Giugno, 2021in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 21 maggio 2021, n. 14066 – Il credito vantato dall’INPS nei confronti del datore di lavoro, relativo al rimborso delle somme erogate al lavoratore a titolo di indennità e di contribuzione figurativa afferenti al regime della cd. mobilità lunga, va ascritto all’ampia categoria dei contributi previdenziali e soggiace quindi al termine di prescrizione quinquennale
il 30 Giugno, 2021in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, CONTRIBUTI PREV, RIMBORSI e PRESCRIZIONI TRIBUTARI
Il credito vantato dall’INPS nei confronti del datore di lavoro, relativo al rimborso delle somme erogate al lavoratore a titolo di indennità e di contribuzione figurativa afferenti al regime della cd. mobilità lunga, va ascritto all’ampia categoria dei contributi previdenziali e soggiace quindi al termine di prescrizione quinquennale
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 17 giugno 2021, n. 17344 – Richiesta riconoscimento a mansioni superiori
il 30 Giugno, 2021in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 17 giugno 2021, n. 17344 Rapporto di lavoro – Inquadramento superiore – Mansioni di terminalista – Domanda – Riconoscimento Rilevato che 1. la Corte d’Appello di Roma, con sentenza pubblicata in data 30 luglio 2019, ha confermato la pronuncia di primo grado con cui era stato respinto il ricorso proposto […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 28 maggio 2021, n. 14991 – Nel nostro ordinamento non è configurabile una generale responsabilità del soggetto committente per gli eventi verificatisi nell’esecuzione dell’appalto, causalmente collegati alla violazione dell’obbligo di sicurezza ex art. 2087 cod. civ.
il 1 Giugno, 2021in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, sicurezza sul lavoro
Nel nostro ordinamento non è configurabile una generale responsabilità del soggetto committente per gli eventi verificatisi nell’esecuzione dell’appalto, causalmente collegati alla violazione dell’obbligo di sicurezza ex art. 2087 cod. civ.
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 28 maggio 2021, n. 14990 – Licenziamento collettivo – Violazione dei criteri di scelta
il 1 Giugno, 2021in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 28 maggio 2021, n. 14990 Licenziamento collettivo – Violazione dei criteri di scelta – Cambio di mansione pochi mesi prima del recesso Svolgimento del processo Con ricorso ex art. 1, co. 47 e segg. L. n. 92/12, depositato il 14 luglio 2017, la T. adiva il Tribunale di Milano lamentando […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 24 maggio 2021, n. 14199 – Licenziamento disciplinare per falsa attestazione della presenza in servizio, la condotta di rilievo disciplinare se, da un lato, non richiede un’attività materiale di alterazione o manomissione del sistema di rilevamento delle presenze in servizio, dall’altro deve essere oggettivamente idonea ad indurre in errore il datore di lavoro, sicché anche l’allontanamento dall’ufficio, non accompagnato dalla necessaria timbratura, integra una modalità fraudolenta, diretta a rappresentare una situazione apparente diversa da quella reale
il 1 Giugno, 2021in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
Licenziamento disciplinare per falsa attestazione della presenza in servizio, la condotta di rilievo disciplinare se, da un lato, non richiede un’attività materiale di alterazione o manomissione del sistema di rilevamento delle presenze in servizio, dall’altro deve essere oggettivamente idonea ad indurre in errore il datore di lavoro, sicché anche l’allontanamento dall’ufficio, non accompagnato dalla necessaria timbratura, integra una modalità fraudolenta, diretta a rappresentare una situazione apparente diversa da quella reale
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 27 maggio 2021, n. 14815 – Nel lavoro pubblico privatizzato, nelle ipotesi di abusiva successione di contratti a termine, la avvenuta immissione in ruolo del lavoratore già impiegato a tempo determinato ha efficacia riparatoria dell’illecito nelle sole ipotesi di stretta correlazione tra l’abuso commesso dalla amministrazione e la stabilizzazione ottenuta dal dipendente
il 31 Maggio, 2021in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
Nel lavoro pubblico privatizzato, nelle ipotesi di abusiva successione di contratti a termine, la avvenuta immissione in ruolo del lavoratore già impiegato a tempo determinato ha efficacia riparatoria dell’illecito nelle sole ipotesi di stretta correlazione tra l’abuso commesso dalla amministrazione e la stabilizzazione ottenuta dal dipendente
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 27 maggio 2021, n. 14814 – Nelle aziende addette ai pubblici servizi di trasporto, per le quali opera il regime previdenziale speciale introdotto dal d. lgs. 29 giugno 1996, n. 414, un addetto al personale viaggiante ultrasessantenne in possesso del requisito anagrafico per il conseguimento della pensione di vecchiaia anticipata, previsto al raggiungimento di un’età ridotta di 5 anni rispetto a quella tempo per tempo in vigore nel regime generale obbligatorio, non può essere licenziato ai sensi dell’art. 4, co. 2, l. n. 108 del 1990 in presenza di una volontà espressa del lavoratore medesimo volta a non accedere al pensionamento anticipato ed a permanere in servizio
il 31 Maggio, 2021in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
Nelle aziende addette ai pubblici servizi di trasporto, per le quali opera il regime previdenziale speciale introdotto dal d. lgs. 29 giugno 1996, n. 414, un addetto al personale viaggiante ultrasessantenne in possesso del requisito anagrafico per il conseguimento della pensione di vecchiaia anticipata, previsto al raggiungimento di un’età ridotta di 5 anni rispetto a quella tempo per tempo in vigore nel regime generale obbligatorio, non può essere licenziato ai sensi dell’art. 4, co. 2, l. n. 108 del 1990 in presenza di una volontà espressa del lavoratore medesimo volta a non accedere al pensionamento anticipato ed a permanere in servizio
Leggi tuttoRICERCA NEL SITO
NEWSLETTER
ARTICOLI RECENTI
- Il soggetto titolare di partita IVA ha diritto al
La Corte di Cassazione a Sezioni Unite con la sentenza n. 13162 depositata il 14…
- Legittimo il provvedimento che sospende senza retr
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con l’ordinanza n. 12790 depositat…
- Possibile la confisca anche se il reato di corruzi
La Corte di Cassazione, sezione penale, con la sentenza n. 19539 depositata il 1…
- Caparra penitenziale soggetto ad imposta di regist
La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con la sentenza n. 12398 depositata…
- ISA 2024: regime premiale (compensazioni fino a 70
Con il provvedimento n. 205127 del 22 aprile 2024 dell’Agenzia delle Entra…