Il reato previsto dall’art. 11 d.lgs. 74 del 2000 non è configurabile quando la simulazione o l’attività fraudolenta sono finalizzate a sottrarsi al pagamento di debiti diversi da quelli relativi alle imposte sui redditi o sul valore aggiunto o ad interessi o sanzioni relativi a dette imposte
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 38 depositata il 2 gennaio 2020 – Il reato previsto dall’art. 11 d.lgs. 74 del 2000 non è configurabile quando la simulazione o l’attività fraudolenta sono finalizzate a sottrarsi al pagamento di debiti diversi da quelli relativi alle imposte sui redditi o sul valore aggiunto o ad interessi o sanzioni relativi a dette imposte
il 8 Gennaio, 2020in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, SANZIONI e REATI PENALI
Corte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 51935 depositata il 23 dicembre 2019 – Il delitto di trasferimento di valori deve ritenersi integrato anche in presenza di condotte aventi ad oggetto beni non provenienti da delitto
il 6 Gennaio, 2020in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, SANZIONI e REATI PENALI
Il delitto di trasferimento di valori deve ritenersi integrato anche in presenza di condotte aventi ad oggetto beni non provenienti da delitto, in accordo con la ratio dell’incriminazione che persegue unicamente l’obiettivo di evitare manovre dei soggetti assoggettabili a misure di prevenzione, dirette a non far figurare la loro disponibilità di beni o altre utilità, a prescindere dalla provenienza di questi
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 48227 depositata il 27 novembre 2019 – L’omessa tenuta della contabilità integra gli estremi del reato di bancarotta documentale fraudolenta, e non di quello di bancarotta semplice, se lo scopo dell’omissione è quello di recare pregiudizio ai creditori
il 5 Gennaio, 2020in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, SANZIONI e REATI PENALI
L’omessa tenuta della contabilità integra gli estremi del reato di bancarotta documentale fraudolenta, e non di quello di bancarotta semplice, se lo scopo dell’omissione è quello di recare pregiudizio ai creditori
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 51973 depositata il 24 dicembre 2019 – In tema di sequestro preventivo, a seguito dell’introduzione, nell’art. 104-bis disp. att. cod. proc. pen., del comma 1-ter, ad opera della legge 17 ottobre 2017, n. 161, competente a decidere sulle modifiche al regime di amministrazione dei beni sottoposti a vincolo è, anche durante la pendenza del processo, il giudice che ha emesso il provvedimento
il 5 Gennaio, 2020in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale
In tema di sequestro preventivo, a seguito dell’introduzione, nell’art. 104-bis disp. att. cod. proc. pen., del comma 1-ter, ad opera della legge 17 ottobre 2017, n. 161, competente a decidere sulle modifiche al regime di amministrazione dei beni sottoposti a vincolo è, anche durante la pendenza del processo, il giudice che ha emesso il provvedimento
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 49900 depositata il 10 dicembre 2019 – Il direttore dei lavori nominato dal committente, risponde dell’infortunio subito dal lavoratore qualora gli venga affidato il compito di sovrintendere all’esecuzione dei lavori, con possibilità di impartire ordini alle maestranze in virtù di una particolare clausola inserita nel contratto di appalto o qualora, per fatti concludenti, risulti la sua concreta ingerenza nell’organizzazione del lavoro
il 3 Gennaio, 2020in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, sicurezza sul lavoro
Il direttore dei lavori nominato dal committente, risponde dell’infortunio subito dal lavoratore qualora gli venga affidato il compito di sovrintendere all’esecuzione dei lavori, con possibilità di impartire ordini alle maestranze in virtù di una particolare clausola inserita nel contratto di appalto o qualora, per fatti concludenti, risulti la sua concreta ingerenza nell’organizzazione del lavoro
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 52070 depositata il 27 dicembre 2019 – In caso di patteggiamento per una pluralità di reati uniti dal vincolo della continuazione, alcuni dei quali oggetto di pronuncia ex art. 129 cod. proc. pen., l’imputato ha interesse a censurare la rideterminazione della pena, operata dal giudice mediante scorporo di una quota riferibile ai reati esclusi, solo laddove la misura del trattamento sanzionatorio riferibile ai singoli reati non sia stata previamente determinata dalle parti
il 2 Gennaio, 2020in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, SANZIONI e REATI PENALI
In caso di patteggiamento per una pluralità di reati uniti dal vincolo della continuazione, alcuni dei quali oggetto di pronuncia ex art. 129 cod. proc. pen., l’imputato ha interesse a censurare la rideterminazione della pena, operata dal giudice mediante scorporo di una quota riferibile ai reati esclusi, solo laddove la misura del trattamento sanzionatorio riferibile ai singoli reati non sia stata previamente determinata dalle parti.
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 49445 depositata il 5 dicembre 2019 – Va annullata la sentenza che elude le specifiche censure difensive, sostenendo che i beni inventariati sarebbero stati valutati sulla base di una errata sovrastima da parte di Equitalia in sede di pignoramento, e che, comunque, tali beni sarebbero stati sottratti e spostati
il 30 Dicembre, 2019in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, SANZIONI e REATI PENALI
Va annullata la sentenza che elude le specifiche censure difensive, sostenendo che i beni inventariati sarebbero stati valutati sulla base di una errata sovrastima da parte di Equitalia in sede di pignoramento, e che, comunque, tali beni sarebbero stati sottratti e spostati
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 51571 depositata il 20 dicembre 2019 – In tema di presupposti per l’applicazione delle misure cautelari personali, il requisito dell’attualità del pericolo di reiterazione del reato, introdotto nell’art. 274, lett. c), cod. proc. pen. dalla legge 16 aprile 2015, n. 47, non va equiparato all’imminenza del pericolo di commissione di un ulteriore reato, ma sta invece ad indicare la continuità del periculum libertatis nella sua dimensione temporale
il 30 Dicembre, 2019in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, SANZIONI e REATI PENALI
In tema di presupposti per l’applicazione delle misure cautelari personali, il requisito dell’attualità del pericolo di reiterazione del reato, introdotto nell’art. 274, lett. c), cod. proc. pen. dalla legge 16 aprile 2015, n. 47, non va equiparato all’imminenza del pericolo di commissione di un ulteriore reato, ma sta invece ad indicare la continuità del periculum libertatis nella sua dimensione temporale
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