IVA

IVA – Fallimento – Rinuncia unilaterale al credito – Emissione nota di variazione – Articolo 26 del D.P.R. n. 633 del 1972 – Risposta n. 203 del 15 ottobre 2024 dell’Agenzia delle Entrate

AGENZIA delle ENTRATE - Risposta n. 203 del 15 ottobre 2024 IVA - Fallimento - Rinuncia unilaterale al credito - Emissione nota di variazione - Articolo 26 del D.P.R. n. 633 del 1972 Con l'istanza di interpello specificata in oggetto, è stato esposto il seguente Quesito La società [ALFA] (nel prosieguo ''istante'') al fine di [...]

Liquidazione IVA di gruppo – Fusione per incorporazione – Articolo 73, comma 3, del d.P.R. n. 633 del 1972 – Risposta n. 202 del 15 ottobre 2024 dell’Agenzia delle Entrate

AGENZIA delle ENTRATE - Risposta n. 202 del 15 ottobre 2024 Liquidazione IVA di gruppo - Fusione per incorporazione - Articolo 73, comma 3, del d.P.R. n. 633 del 1972 Con l'istanza di interpello specificata in oggetto, è stato esposto il seguente Quesito [ALFA], di seguito anche istante, fa presente quanto nel prosieguo sinteticamente riportato. [...]

Corte di Giustizia UE, Quarta Sezione, sentenza depositata il 4 ottobre 2024 nella causa C‑171/23 – La direttiva 2006/112/CE del Consiglio, del 28 novembre 2006, relativa al sistema comune d’imposta sul valore aggiunto, come modificata dalla direttiva (UE) 2016/856 del Consiglio, del 25 maggio 2016, letta alla luce del principio del divieto di pratiche abusive, deve essere interpretata nel senso che, qualora sia dimostrato che la creazione di una società costituisce una pratica abusiva destinata a mantenere il beneficio del regime di franchigia dall’imposta sul valore aggiunto, previsto all’articolo 287, punto 19, della medesima direttiva 2006/112, in favore di un’attività che era stata in precedenza esercitata, con il beneficio di tale regime, da un’altra società, la citata direttiva 2006/112 esige che la società così creata non possa beneficiare di detto regime, anche in assenza di disposizioni specifiche che sanciscano il divieto di siffatte pratiche abusive nell’ordinamento giuridico nazionale

La direttiva 2006/112/CE del Consiglio, del 28 novembre 2006, relativa al sistema comune d’imposta sul valore aggiunto, come modificata dalla direttiva (UE) 2016/856 del Consiglio, del 25 maggio 2016, letta alla luce del principio del divieto di pratiche abusive, deve essere interpretata nel senso che, qualora sia dimostrato che la creazione di una società costituisce una pratica abusiva destinata a mantenere il beneficio del regime di franchigia dall’imposta sul valore aggiunto, previsto all’articolo 287, punto 19, della medesima direttiva 2006/112, in favore di un’attività che era stata in precedenza esercitata, con il beneficio di tale regime, da un’altra società, la citata direttiva 2006/112 esige che la società così creata non possa beneficiare di detto regime, anche in assenza di disposizioni specifiche che sanciscano il divieto di siffatte pratiche abusive nell’ordinamento giuridico nazionale

Trattamento IVA della ripartizione dei contributi GSE al Produttore non appartenente alla Comunità energetica (CER) – Risposta n. 201 dell’ 11 ottobre 2024 dell’Agenzia delle Entrate

AGENZIA delle ENTRATE - Risposta n. 201 dell' 11 ottobre 2024 Trattamento IVA della ripartizione dei contributi GSE al Produttore non appartenente alla Comunità energetica (CER) Con l'istanza di interpello specificata in oggetto, è stato esposto il seguente Quesito ALFA S.R.L. (di seguito, ''Società'', ''Istante'' o ''Contribuente'') rappresenta di essere una società operante nel settore [...]

Aliquota IVA cessioni di fauna selvatica effettuate nei confronti delle imprese agricole che svolgono ”attività connesse” di tipo faunistico-venatorio – Risposta n. 6 dell’ 8 ottobre 2024 dell’Agenzia delle Entrate

AGENZIA delle ENTRATE - Risposta n. 6 dell' 8 ottobre 2024 Aliquota IVA cessioni di fauna selvatica effettuate nei confronti delle imprese agricole che svolgono ''attività connesse'' di tipo faunistico-venatorio Con l'istanza specificata in oggetto, è stato esposto il seguente Quesito L'Associazione Alfa (di seguito, ''Associazione'' o ''Istante'') rappresenta che nell'ambito del settore agricolo, diversi [...]

Cessione di uno stock di beni sito in un magazzino italiano tra società estere extra-UE nell’ambito di un’operazione aziendale – Rilevanza territoriale in Italia ai sensi dell’art. 7-bis DPR 633/1972 – Risposta n. 194 dell’ 8 ottobre 2024 dell’Agenzia delle Entrate

AGENZIA delle ENTRATE - Risposta n. 194 dell' 8 ottobre 2024 Cessione di uno stock di beni sito in un magazzino italiano tra società estere extra-UE nell'ambito di un'operazione aziendale - Rilevanza territoriale in Italia ai sensi dell'art. 7-bis DPR 633/1972 Con l'istanza di interpello specificata in oggetto, è stato esposto il seguente Quesito Alpha [...]

CORTE di CASSAZIONE, sezione tributaria, Ordinanza n. 25606 depositata il 25 settembre 2024 – Pur dopo la riforma di cui al D.Lgs. n. 276 del 2003, il contratto di somministrazione di manodopera irregolare, schermato da quello di appalto di servizi, incorre in nullità, che conforma anche la sorte del contratto tra lavoratore e somministratore. Ne deriva che la fatturazione delle prestazioni rese da parte del somministratore non legittima la detrazione dell’IVA ad esse relativa e l’accertamento rileva anche ai fini della deduzione di componenti negativi ex art. 5, comma 3, del D.Lgs. 446/1997

Pur dopo la riforma di cui al D.Lgs. n. 276 del 2003, il contratto di somministrazione di manodopera irregolare, schermato da quello di appalto di servizi, incorre in nullità, che conforma anche la sorte del contratto tra lavoratore e somministratore. Ne deriva che la fatturazione delle prestazioni rese da parte del somministratore non legittima la detrazione dell'IVA ad esse relativa e l'accertamento rileva anche ai fini della deduzione di componenti negativi ex art. 5, comma 3, del D.Lgs. 446/1997

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