CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 20 maggio 2020, n. 9308 Contratti di prestazione d’opera ex art. 2222 c.c. – Qualificazione quali rapporti di collaborazione coordinata e continuata – Ordinanza-ingiunzione – Sanzioni per varie violazioni connesse all’assunzione Rilevato che 1. Il Tribunale di Bergamo, con la pronuncia n. 595 del 2013, ha respinto l’opposizione proposta da […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 20 maggio 2020, n. 9308 – Qualificazione quali rapporti di collaborazione coordinata e continuata
il 25 Maggio, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 20 maggio 2020, n. 9305 – Le prestazioni di lavoro straordinario mirano a fronteggiare situazioni di lavoro eccezionali e che pertanto non possono essere utilizzate come fattore ordinario di programmazione del tempo di lavoro e di copertura dell’orario di lavoro
il 25 Maggio, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
Le prestazioni di lavoro straordinario mirano a fronteggiare situazioni di lavoro eccezionali e che pertanto non possono essere utilizzate come fattore ordinario di programmazione del tempo di lavoro e di copertura dell’orario di lavoro
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sez. lav. – Ordinanza 18 maggio 2020, n. 9089 – In tema di mobilità del personale, con riferimento al trasferimento del lavoratore dipendente dell’Ente Poste Italiane ad una Amministrazione pubblica, compete all’ente di destinazione l’esatto inquadramento e la concreta disciplina dei rapporto di lavoro dei dipendenti trasferiti
il 22 Maggio, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
In tema di mobilità del personale, con riferimento al trasferimento del lavoratore dipendente dell’Ente Poste Italiane ad una Amministrazione pubblica, compete all’ente di destinazione l’esatto inquadramento e la concreta disciplina dei rapporto di lavoro dei dipendenti trasferiti
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 18 maggio 2020, n. 9093 – Nell’ipotesi di cessione di ramo di azienda dichiarata inefficace su domanda del lavoratore ceduto venga giudizialmente accertato che non ricorrono i presupposti di cui all’art. 2112 cod.civ., il pagamento delle retribuzioni da parte del cessionario, che abbia utilizzato la prestazione del lavoratore successivamente a detto accertamento ed alla messa a disposizione delle energie lavorative in favore dell’alienante da parte del lavoratore, non produce effetto estintivo dell’obbligazione retributiva gravante sul cedente
il 22 Maggio, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
Nell’ipotesi di cessione di ramo di azienda dichiarata inefficace su domanda del lavoratore ceduto venga giudizialmente accertato che non ricorrono i presupposti di cui all’art. 2112 cod.civ., il pagamento delle retribuzioni da parte del cessionario, che abbia utilizzato la prestazione del lavoratore successivamente a detto accertamento ed alla messa a disposizione delle energie lavorative in favore dell’alienante da parte del lavoratore, non produce effetto estintivo dell’obbligazione retributiva gravante sul cedente
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 18 maggio 2020, n. 9084 – Mansioni incompatibili con la condizione di invalido civile – Datore di lavoro non a conoscenza dello stato di invalidità in quanto la documentazione non contenente alcuna prescrizione relativa alla impossibilità di assegnazione del lavoratore a determinate mansioni
il 21 Maggio, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 18 maggio 2020, n. 9084 Esonero dalla prestazione dei servizi notturni – Mansioni incompatibili con la condizione di invalido civile – Datore di lavoro non a conoscenza dello stato di invalidità – Documentazione non contenente alcuna prescrizione relativa alla impossibilità di assegnazione del lavoratore a determinate mansioni Premesso Che con […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 15 maggio 2020, n. 8997 – La disciplina del trattamento economico dei medici specializzandi prevista dall’art. 39 del d.lgs. n. 368 del 1999, si applica, per effetto dei differimenti, in favore dei medici iscritti alle relative scuole solo a decorrere dall’anno accademico 2006-2007 e non a quelli iscritti negli anni antecedenti
il 21 Maggio, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
La disciplina del trattamento economico dei medici specializzandi prevista dall’art. 39 del d.lgs. n. 368 del 1999, si applica, per effetto dei differimenti, in favore dei medici iscritti alle relative scuole solo a decorrere dall’anno accademico 2006-2007 e non a quelli iscritti negli anni antecedenti
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 18 maggio 2020, n. 9094 – Nell’ipotesi di inefficacia della cessione di ramo d’azienda il pagamento delle retribuzioni da parte del cessionario, che abbia utilizzato la prestazione del lavoratore successivamente a detto accertamento ed alla messa a disposizione delle energie lavorative in favore dell’alienante da parte del lavoratore, non produce effetto estintivo, in tutto o in parte, dell’obbligazione retributiva gravante sul cedente che rifiuti, senza giustificazione, la controprestazione lavorativa
il 20 Maggio, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
Nell’ipotesi di inefficacia della cessione di ramo d’azienda il pagamento delle retribuzioni da parte del cessionario, che abbia utilizzato la prestazione del lavoratore successivamente a detto accertamento ed alla messa a disposizione delle energie lavorative in favore dell’alienante da parte del lavoratore, non produce effetto estintivo, in tutto o in parte, dell’obbligazione retributiva gravante sul cedente che rifiuti, senza giustificazione, la controprestazione lavorativa
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 18 maggio 2020, n. 9090 – Poiché ai sensi della L. 2 aprile 1968, n. 475, art. 12, comma 2, il trasferimento della farmacia è subordinato alla condizione legale sospensiva del riconoscimento del medico provinciale, tenuto ad esercitare il controllo dei requisiti richiesti dalla stessa legge per la gestione del servizio farmaceutico la vendita ogni atto traslativo, tra vivi o “mortis causa” di una farmacia non solo non consente all’acquirente prima del riconoscimento, l’esercizio della farmacia ma neppure produce il suo effetto reale del trasferimento della proprietà dell’azienda, che solo dopo il predetto atto amministrativo, avente la natura giuridica di un’autorizzazione costitutiva, si realizza con efficacia retroattiva
il 20 Maggio, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
Poiché ai sensi della L. 2 aprile 1968, n. 475, art. 12, comma 2, il trasferimento della farmacia è subordinato alla condizione legale sospensiva del riconoscimento del medico provinciale, tenuto ad esercitare il controllo dei requisiti richiesti dalla stessa legge per la gestione del servizio farmaceutico la vendita ogni atto traslativo, tra vivi o “mortis causa” di una farmacia non solo non consente all’acquirente prima del riconoscimento, l’esercizio della farmacia ma neppure produce il suo effetto reale del trasferimento della proprietà dell’azienda, che solo dopo il predetto atto amministrativo, avente la natura giuridica di un’autorizzazione costitutiva, si realizza con efficacia retroattiva
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