CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 13 dicembre 2018, n. 32334 Lavoro – Risarcimento danno non patrimoniale – Mancato svolgimento dell’attività di istruttore di tennis Rilevato che, con sentenza pubblicata in data 8.11.2013, la Corte di Appello di Bologna, in parziale riforma della sentenza del Tribunale della stessa sede emessa il 10.12.2009, ha dichiarato non dovuta […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 13 dicembre 2018, n. 32334 – Risarcimento danno non patrimoniale per mancato svolgimento dell’attività di istruttore di tennis
il 17 Dicembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 10 dicembre 2018, n. 31877 – Affinché si configuri il mobbing lavorativo debbono ricorrere una serie di comportamenti di carattere persecutorio – illeciti o anche leciti se considerati singolarmente – che, con intento vessatorio, siano posti in essere contro la vittima in modo miratamente sistematico e prolungato nel tempo, direttamente da parte del datore di lavoro o di un suo preposto o anche da parte di altri dipendenti, sottoposti al potere direttivo dei primi
il 13 Dicembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
per la configurabilità del mobbing lavorativo debbono ricorrere: a) una serie di comportamenti di carattere persecutorio – illeciti o anche leciti se considerati singolarmente – che, con intento vessatorio, siano posti in essere contro la vittima in modo miratamente sistematico e prolungato nel tempo, direttamente da parte del datore di lavoro o di un suo preposto o anche da parte di altri dipendenti, sottoposti al potere direttivo dei primi; b) l’evento lesivo della salute, della personalità o della dignità del dipendente; c) il nesso eziologico tra le descritte condotte e il pregiudizio subito dalla vittima nella propria integrità psico-fisica e/o nella propria dignità; d) l’elemento soggettivo, cioè l’intento persecutorio unificante di tutti i comportamenti lesivi
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 10 dicembre 2018, n. 31881 – Il trattamento economico dei dipendenti pubblici va ricondotto, di per sé, alla materia dell’«ordinamento civile», prevalendo quest’ultimo ambito di competenza su ogni tipo di potestà legislativa delle Regioni (anche a statuto speciale) e delle Province autonome
il 13 Dicembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
Il trattamento economico dei dipendenti pubblici va ricondotto, di per sé, alla materia dell’«ordinamento civile», prevalendo quest’ultimo ambito di competenza su ogni tipo di potestà legislativa delle Regioni (anche a statuto speciale) e delle Province autonome;
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 10 dicembre 2018, n. 31862 – L’accertamento della natura retributiva o risarcitoria del trattamento economico aggiuntivo riconosciuto al lavoratore che presti la propria opera all’estero è riservato al giudice di merito, gravando sul lavoratore l’onere di provare che esse non siano riconducibili alla funzione di rimborso spese, ed al giudice di merito, che ne riconosca la natura retributiva, di indicare le specifiche ragioni del suo convincimento
il 12 Dicembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
l’accertamento della natura retributiva o risarcitoria del trattamento economico aggiuntivo riconosciuto al lavoratore che presti la propria opera all’estero è riservato al giudice di merito, gravando sul lavoratore l’onere di provare che esse non siano riconducibili alla funzione di rimborso spese, ed al giudice di merito, che ne riconosca la natura retributiva, di indicare le specifiche ragioni del suo convincimento
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 07 dicembre 2018, n. 31765 – Società per azioni con partecipazione pubblica e vincoli nell’assunzione del personale
il 12 Dicembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 07 dicembre 2018, n. 31765 Rapporto di lavoro subordinato – Società per azioni con partecipazione pubblica – Vincoli nell’assunzione del personale Rilevato che La Corte di appello di Palermo era chiamata a giudicare, a seguito del rinvio effettuato dalla Corte di Cassazione (sentenza n. 15636/2016) di annullamento della precedente sentenza […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 06 dicembre 2018, n. 31654 – La natura subordinata della prestazione di attività resa dalla creditrice va provata la simulazione del rapporto di associazione in partecipazione
il 11 Dicembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 06 dicembre 2018, n. 31654 Lavoro – Rapporto di associazione in partecipazione – Compenso – Subordinazione – Prova Fatto Con decreto del 31 gennaio 2017, il Tribunale di Arezzo rigettava l’opposizione proposta da L.A.N. & C. s.n.c. avverso lo stato passivo del Fallimento G.K. s.p.a., cui il credito insinuato in […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 03 dicembre 2018, n. 31158 – Ai fini della legittimità del licenziamento individuale per giustificato motivo oggettivo, l’andamento economico negativo dell’azienda non costituisca un presupposto fattuale che il datore di lavoro debba necessariamente provare, essendo sufficiente che le ragioni inerenti all’attività produttiva e all’organizzazione del lavoro, comprese quelle dirette ad una migliore efficienza gestionale ovvero ad un incremento della redditività, determinino un effettivo mutamento dell’assetto organizzativo
il 7 Dicembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
ai fini della legittimità del licenziamento individuale per giustificato motivo oggettivo, l’andamento economico negativo dell’azienda non costituisca un presupposto fattuale che il datore di lavoro debba necessariamente provare, essendo sufficiente che le ragioni inerenti all’attività produttiva e all’organizzazione del lavoro, comprese quelle dirette ad una migliore efficienza gestionale ovvero ad un incremento della redditività, determinino un effettivo mutamento dell’assetto organizzativo attraverso la soppressione di un’individuata posizione lavorativa, non essendo la scelta imprenditoriale che abbia comportato la soppressione del posto di lavoro sindacabile nei suoi profili di congruità ed opportunità, in ossequio al disposto dell’art. 41 Cost.
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 04 dicembre 2018, n. 31342 – Il rapporto a tempo parziale si trasforma in rapporto a tempo pieno per fatti concludenti, in relazione alla prestazione lavorativa resa, costantemente, secondo l’orario normale, o addirittura con orario superiore
il 7 Dicembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
“Il rapporto a tempo parziale si trasforma in rapporto a tempo pieno per fatti concludenti, in relazione alla prestazione lavorativa resa, costantemente, secondo l’orario normale, o addirittura con orario superiore. Il comportamento negoziale concludente, nel senso di modificare stabilmente l’orario di lavoro, è conseguente all’accertamento che la prestazione eccedente quella inizialmente concordata – resa in modo continuativo secondo modalità orarie proprie del lavoro a tempo pieno, o addirittura con il superamento dell’orario normale – non risponda ad alcuna specifica esigenza di organizzazione del servizio, idonea a giustificare, secondo le previsioni della contrattazione collettiva, l’assegnazione di ore ulteriori rispetto a quelle negozialmente pattuite… La libertà del lavoratore di rifiutare la prestazione oltre l’orario dei part-time è ininfluente, posto che, come rilevato dalla Corte di merito, l’effettuazione, in concreto, delle prestazioni richieste, con la continuità risultante dalle buste paga, ha evidenziato l’accettazione della nuova regolamentazione, con ogni conseguente effetto obbligatorio, risultandone una modifica non accessoria dei contenuti del sinallagma negoziale”
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