Prosecuzione dopo la scadenza del termine inizialmente fissato dal contratto di lavoro a tempo determinato – Per il sorgere di tale «potere-dovere» è necessario che la parte ricorrente indichi puntualmente gli elementi individuanti e caratterizzanti il «fatto processuale»
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 27 novembre 2018, n. 30692 – Prosecuzione dopo la scadenza del termine inizialmente fissato dal contratto di lavoro a tempo determinato – Per il sorgere di tale «potere-dovere» è necessario che la parte ricorrente indichi puntualmente gli elementi individuanti e caratterizzanti il «fatto processuale»
il 1 Dicembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 28 novembre 2018, n. 30805 – La motivazione del giudice di merito possa essere considerata adeguata e sufficiente è sufficiente che il giudice indichi le ragioni del proprio convincimento, dovendosi in questo caso ritenere implicitamente rigettate tutte le argomentazioni logicamente incompatibili con esse
il 30 Novembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
affinché la motivazione del giudice di merito possa essere considerata adeguata e sufficiente, non è necessario che essa prenda in esame, al fine di confutarle o condividerle, tutte le argomentazioni svolte dalle parti, ma è sufficiente che il giudice indichi le ragioni del proprio convincimento, dovendosi in questo caso ritenere implicitamente rigettate tutte le argomentazioni logicamente incompatibili con esse
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 27 novembre 2018, n. 30684 – Riconoscimento del trattamento di corrispondente estero, definizioni di redattore corrispondente
il 30 Novembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 27 novembre 2018, n. 30684 Rapporto di lavoro – Riconoscimento della qualifica di corrispondente estero – Differenze retributive – Risarcimento del danno per omissione contributiva Fatti di causa 1.1. Con sentenza n. 10357/2015 la Corte di appello di Roma, decidendo sulle impugnazioni proposte dall’Agenzia Nazionale Stampa Associata Soc. coop. (ANSA) […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 27 novembre 2018, n. 30673 – Ai fini della configurabilità del mobbing, l’elemento qualificante, che deve essere provato da chi assume di avere subito la condotta vessatoria, va ricercato non nell’illegittimità dei singoli atti, bensì nell’intento persecutorio che li unifica – Principio di autosufficienza
il 30 Novembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
ai fini della configurabilità del mobbing, l’elemento qualificante, che deve essere provato da chi assume di avere subito la condotta vessatoria, va ricercato non nell’illegittimità dei singoli atti, bensì nell’intento persecutorio che li unifica, sicché la legittimità dei provvedimenti può rilevare indirettamente perché, in difetto di elementi probatori di segno contrario, sintomatica dell’assenza dell’elemento soggettivo che deve sorreggere la condotta, unitariamente considerata; parimenti, la conflittualità delle relazioni personali all’interno dell’ufficio, che impone al datore di lavoro di intervenire per ripristinare la serenità necessaria per il corretto espletamento delle prestazioni lavorative, può essere apprezzata dal giudice per escludere che i provvedimenti siano stati adottati al solo fine di mortificare la personalità e la dignità del lavoratore.
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 26 novembre 2018, n. 30549 – La cessazione della materia del contendere, richiesta congiuntamente dalle parti, dà luogo all’inammissibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse – Applicabilità dell’articolo 2112 c.c.
il 29 Novembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 26 novembre 2018, n. 30549 Rapporto di lavoro – Cessazione azienda – Inapplicabilità disciplina ex art. 2112 cc – Accertamento Fatti di causa La Corte di appello di Roma con la sentenza n. 7805/2015 aveva parzialmente rigettato il gravame proposto da C.D., D.N.C., G.S., V.G. avverso la decisione con la […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 26 novembre 2018, n. 30548 – Nullità del contratto di cessione di ramo d’azienda se difetta del requisito di preesistenza della struttura organizzativa funzionalmente autonoma
il 29 Novembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
Trasferimento del dipendente – Nullità del contratto di cessione di ramo d’azienda se difetta del requisito di preesistenza della struttura organizzativa funzionalmente autonoma
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 26 novembre 2018, n. 30581 – L’onere della prova dell’osservanza della percentuale dei lavoratori da assumere a termine rispetto ai dipendenti impiegati dall’azienda con contratto di lavoro a tempo indeterminato è a carico del datore di lavoro
il 29 Novembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
l’onere della prova dell’osservanza della percentuale dei lavoratori da assumere a termine rispetto ai dipendenti impiegati dall’azienda con contratto di lavoro a tempo indeterminato (cfr., in particolare, Cass. 19 gennaio 2010 n. 839 e, più di recente, Cass. 19 gennaio 2013 n. 701) è a carico del datore di lavoro, in base alla regola esplicitata dalla L. n. 230 del 1962, art. 3 secondo cui incombe al datore di lavoro dimostrare l’obiettiva esistenza delle condizioni che giustificano l’apposizione di un termine al contratto di lavoro, principio questo estensibile anche al caso in esame – in cui il ricorso al lavoro interinale era consentito nei limiti indicati dall’art. 25 del CCNL di settore – in vista della finalità di non rendere troppo difficile l’esercizio del diritto del lavoratore, il quale, a differenza del datore di lavoro, è privo della “disponibilità” dei fatti idonei a provare il numero dei lavoratori occupati nell’impresa
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 26 novembre 2018, n. 30558 – In caso di illegittima reiterazione di contratti a tempo determinato con conversione in unico rapporto a tempo indeterminato, l’indennità prevista dall’art. 32, comma 5, della l. n. 183 del 2010, come autenticamente interpretato dalla l. n. 92 del 2012, è esaustiva di tutti i danni, retributivi e contributivi, subiti dal lavoratore nei periodi
il 29 Novembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
in caso di illegittima reiterazione di contratti a tempo determinato con conversione in unico rapporto a tempo indeterminato, l’indennità prevista dall’art. 32, comma 5, della l. n. 183 del 2010, come autenticamente interpretato dalla l. n. 92 del 2012, è esaustiva di tutti i danni, retributivi e contributivi, subiti dal lavoratore nei periodi, ripetuti, di allontanamento dal lavoro per effetto della indebita frammentazione del rapporto, mentre, con riferimento ai periodi lavorati, il lavoratore ha diritto ad essere regolarmente retribuito ed al computo unitario di tali periodi ai fini della anzianità di servizio e della maturazione degli scatti di anzianità.
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