La natura sussidiaria della norma di cui all’art. 2087 c.c. e la sua interpretazione estensiva non possono spingersi sino al punto di configurare una responsabilità oggettiva del datore di lavoro per ogni infortunio occorso al dipendente, poiché la responsabilità datoriale deve essere ricollegabile ad un comportamento colpevole riconducibile alla violazione di uno specifico obbligo di sicurezza
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 15 luglio 2020, n. 15107 – La natura sussidiaria della norma di cui all’art. 2087 c.c. e la sua interpretazione estensiva non possono spingersi sino al punto di configurare una responsabilità oggettiva del datore di lavoro per ogni infortunio occorso al dipendente, poiché la responsabilità datoriale deve essere ricollegabile ad un comportamento colpevole riconducibile alla violazione di uno specifico obbligo di sicurezza
il 20 Luglio, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, sicurezza sul lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 07 luglio 2020, n. 14082 – Il datore di lavoro è responsabile dell’infortunio occorso al lavoratore, sia se ometta di adottare le idonee misure protettive, sia se non accerti e vigili che di queste misure venga fatto effettivamente uso da parte del dipendente
il 12 Luglio, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, sicurezza sul lavoro
Il datore di lavoro è responsabile dell’infortunio occorso al lavoratore, sia se ometta di adottare le idonee misure protettive, sia se non accerti e vigili che di queste misure venga fatto effettivamente uso da parte del dipendente
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 06 luglio 2020, n. 13915 – La responsabilità ex art. 2087 cod. civ., non comporta l’affermazione di una responsabilità oggettiva, è infatti di carattere contrattuale, in quanto il contenuto del contratto individuale di lavoro risulta integrato per legge dalla disposizione che impone l’obbligo di sicurezza e lo inserisce nel sinallagma contrattuale, sicché il riparto degli oneri probatori nella domanda di danno differenziale da infortunio sul lavoro si pone negli stessi termini che nell’art. 1218 cod. civ. sull’inadempimento delle obbligazioni
il 8 Luglio, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, sicurezza sul lavoro
La responsabilità ex art. 2087 cod. civ., non comporta l’affermazione di una responsabilità oggettiva, è infatti di carattere contrattuale, in quanto il contenuto del contratto individuale di lavoro risulta integrato per legge dalla disposizione che impone l’obbligo di sicurezza e lo inserisce nel sinallagma contrattuale, sicché il riparto degli oneri probatori nella domanda di danno differenziale da infortunio sul lavoro si pone negli stessi termini che nell’art. 1218 cod. civ. sull’inadempimento delle obbligazioni
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 30 giugno 2020, n. 13044 – La responsabilità del datore di lavoro di cui all’art. 2087 cod. civ. è di natura contrattuale. Ne consegue che, ai fini del relativo accertamento, incombe sul lavoratore che lamenti di aver subito, a causa dell’attività lavorativa svolta, un danno alla salute, l’onere di provare l’esistenza di tale danno, come pure la nocività dell’ambiente di lavoro
il 6 Luglio, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, sicurezza sul lavoro
La responsabilità del datore di lavoro di cui all’art. 2087 cod. civ. è di natura contrattuale. Ne consegue che, ai fini del relativo accertamento, incombe sul lavoratore che lamenti di aver subito, a causa dell’attività lavorativa svolta, un danno alla salute, l’onere di provare l’esistenza di tale danno, come pure la nocività dell’ambiente di lavoro
Leggi tuttoINAIL – Comunicato 01 luglio 2020 – Sorveglianza sanitaria eccezionale: nuovo servizio ondine – Dal 1° luglio 2020 è attivo il nuovo servizio online “Sorveglianza sanitaria eccezionale” per richiedere le visite mediche
il 3 Luglio, 2020in VARIEtags: sicurezza sul lavoro
INAIL – Comunicato 01 luglio 2020 Sorveglianza sanitaria eccezionale: nuovo servizio ondine – Dal 1° luglio 2020 è attivo il nuovo servizio online “Sorveglianza sanitaria eccezionale” per richiedere le visite mediche. Ai sensi dell’art. 83 d.l. 34/2020 i datori di lavoro pubblici e privati assicurano la sorveglianza sanitaria eccezionale ai lavoratori “fragili” ovvero ai lavoratori […]
Leggi tuttoINAIL – Comunicato 30 giugno 2020 – Coronavirus e fase 2, prevista una sorveglianza sanitaria eccezionale nei luoghi di lavoro – Secondo quanto disposto dal decreto “Rilancio”, la misura dovrà essere assicurata dai datori di lavoro pubblici e privati ai lavoratori maggiormente esposti e potrà essere fornita anche dall’Inail. A breve dall’Istituto un’app per richiederla telematicamente
il 2 Luglio, 2020in lavorotags: sicurezza sul lavoro
INAIL – Comunicato 30 giugno 2020 Coronavirus e fase 2, prevista una sorveglianza sanitaria eccezionale nei luoghi di lavoro – Secondo quanto disposto dal decreto “Rilancio”, la misura dovrà essere assicurata dai datori di lavoro pubblici e privati ai lavoratori maggiormente esposti e potrà essere fornita anche dall’Inail. A breve dall’Istituto un’app per richiederla telematicamente […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 24 giugno 2020, n. 12446 – Il datore di lavoro, quale responsabile della sicurezza, ha l’obbligo non solo di predisporre le misure antinfortunistiche, ma anche di sorvegliare continuamente sulla loro adozione da parte degli eventuali preposti e dei lavoratori, in quanto, in virtù della generale disposizione di cui all’art. 2087 cod. civ., egli è costituito garante dell’incolumità fisica dei prestatori di lavoro
il 2 Luglio, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, sicurezza sul lavoro
Il datore di lavoro, quale responsabile della sicurezza, ha l’obbligo non solo di predisporre le misure antinfortunistiche, ma anche di sorvegliare continuamente sulla loro adozione da parte degli eventuali preposti e dei lavoratori, in quanto, in virtù della generale disposizione di cui all’art. 2087 cod. civ., egli è costituito garante dell’incolumità fisica dei prestatori di lavoro
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 23 giugno 2020, n. 12364 – Ai fini della configurabilità del mobbing lavorativo devono ricorrere una serie di comportamenti di carattere persecutorio – illeciti o anche leciti se considerati singolarmente con intento vessatorio e deve essere l’evento lesivo della salute, della personalità o della dignità del dipendente e la presenza dell’elemento soggettivo, cioè l’intento persecutorio unificante di tutti i comportamenti lesiv
il 29 Giugno, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, sicurezza sul lavoro
Ai fini della configurabilità del mobbing lavorativo devono ricorrere una serie di comportamenti di carattere persecutorio – illeciti o anche leciti se considerati singolarmente con intento vessatorio e deve essere l’evento lesivo della salute, della personalità o della dignità del dipendente e la presenza dell’elemento soggettivo, cioè l’intento persecutorio unificante di tutti i comportamenti lesivi
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