Ove si debbano svolgere lavori al di sopra di “lucernari, tetti, coperture e simili”, sia obbligatoria la predisposizione di misure di protezione collettiva, con l’unico ed esclusivo limite che la realizzazione di tali misure risulti incompatibile con lo stato dei luoghi o impossibile per altre ragioni tecniche, la cui prova in giudizio grava sul datore di lavoro e, per quanto di rispettiva competenza, sui soggetti titolari di posizioni di garanzia
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 31 agosto 2020, n. 18137 – Ove si debbano svolgere lavori al di sopra di “lucernari, tetti, coperture e simili”, sia obbligatoria la predisposizione di misure di protezione collettiva, con l’unico ed esclusivo limite che la realizzazione di tali misure risulti incompatibile con lo stato dei luoghi o impossibile per altre ragioni tecniche, la cui prova in giudizio grava sul datore di lavoro e, per quanto di rispettiva competenza, sui soggetti titolari di posizioni di garanzia
il 6 Settembre, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, sicurezza sul lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 26 agosto 2020, n. 17848 – In base alla regola generale di cui all’art. 295 cod. proc. civ. il giudizio instaurato dall’Inail nei confronti del datore di lavoro per il rimborso delle prestazioni economiche erogate a lavoratore infortunato, ex art. 11 d.P.R. n. 1124 del 1965, non è soggetto a sospensione necessaria in attesa dell’esito del processo penale pendente per gli stessi fatti
il 3 Settembre, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, sicurezza sul lavoro
In base alla regola generale di cui all’art. 295 cod. proc. civ. il giudizio instaurato dall’Inail nei confronti del datore di lavoro per il rimborso delle prestazioni economiche erogate a lavoratore infortunato, ex art. 11 d.P.R. n. 1124 del 1965, non è soggetto a sospensione necessaria in attesa dell’esito del processo penale pendente per gli stessi fatti
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 26 agosto 2020, n. 17788 – L’art. 2087 cod. civ. non contempla una ipotesi di responsabilità oggettiva a carico del datore di lavoro, con la conseguenza di ritenerlo responsabile ogni volta che il lavoratore abbia subito un danno nell’esecuzione della prestazione lavorativa, occorrendo sempre che l’evento sia riferibile a sua colpa
il 31 Agosto, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, sicurezza sul lavoro
L’art. 2087 cod. civ. non contempla una ipotesi di responsabilità oggettiva a carico del datore di lavoro, con la conseguenza di ritenerlo responsabile ogni volta che il lavoratore abbia subito un danno nell’esecuzione della prestazione lavorativa, occorrendo sempre che l’evento sia riferibile a sua colpa
Leggi tuttoReti di sicurezza: una guida Inail spiega come sceglierle e utilizzarle – INAIL – Comunicato 26 agosto 2020
il 28 Agosto, 2020in lavorotags: sicurezza sul lavoro
INAIL – Comunicato 26 agosto 2020 Reti di sicurezza: una guida Inail spiega come sceglierle e utilizzarle La pubblicazione analizza questi dispositivi di protezione collettiva da impiegare nei lavori di costruzione e manutenzione in cui ci sia il rischio di caduta dall’alto La loro funzione prioritaria è quella di proteggere il lavoratore dagli effetti di […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 23506 depositata il 4 agosto 2020 – Responsabilità del datore di lavoro nel caso in cui gli elementi mobili di una attrezzatura di lavoro presentino rischi di contatto meccanico che possano causare incidenti, devono essere adottate protezioni o sistemi che impediscano l’accesso alle zone pericolose o che arrestino i movimenti pericolosi prima che sia possibile accedere alle zone in questione
il 10 Agosto, 2020in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, sicurezza sul lavoro
Responsabilità del datore di lavoro nel caso in cui gli elementi mobili di una attrezzatura di lavoro presentino rischi di contatto meccanico che possano causare incidenti, devono essere adottate protezioni o sistemi che impediscano l’accesso alle zone pericolose o che arrestino i movimenti pericolosi prima che sia possibile accedere alle zone in questione
Leggi tuttoPRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI – Circolare 24 luglio 2020, n. 3 – Indicazioni per il rientro in sicurezza sui luoghi di lavoro dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni
il 28 Luglio, 2020in lavorotags: sicurezza sul lavoro
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI – Circolare 24 luglio 2020, n. 3 Indicazioni per il rientro in sicurezza sui luoghi di lavoro dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni Sulla Gazzetta Ufficiale n. 180 del 18 luglio 2020 è stata pubblicata la legge n. 77 di conversione del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (cosiddetto “Rilancio”), recante […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 22253 depositata il 20 luglio 2020 – Il travisamento delle prova sussiste quando emerge che la sua lettura sia affetta da errore “revocatorio”, per omissione, invenzione o falsificazione
il 27 Luglio, 2020in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, sicurezza sul lavoro
Il travisamento delle prova sussiste quando emerge che la sua lettura sia affetta da errore “revocatorio”, per omissione, invenzione o falsificazione
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 15 luglio 2020, n. 15112 – Il datore di lavoro è responsabile dell’infortunio occorso al lavoratore, sia se ometta di adottare le idonee misure protettive, sia se non accerti e vigili che di queste misure venga fatto effettivamente uso da parte del dipendente ed il mero fatto di lesioni riportate dal dipendente in occasione dello svolgimento dell’attività lavorativa non determina di per sé l’addebito delle conseguenze dannose al datore di lavoro, occorrendo la prova, tra l’altro, della nocività dell’ambiente di lavoro
il 21 Luglio, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, sicurezza sul lavoro
Il datore di lavoro è responsabile dell’infortunio occorso al lavoratore, sia se ometta di adottare le idonee misure protettive, sia se non accerti e vigili che di queste misure venga fatto effettivamente uso da parte del dipendente ed il mero fatto di lesioni riportate dal dipendente in occasione dello svolgimento dell’attività lavorativa non determina di per sé l’addebito delle conseguenze dannose al datore di lavoro, occorrendo la prova, tra l’altro, della nocività dell’ambiente di lavoro
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