Nel campo della sicurezza del lavoro, gli obblighi di vigilanza che gravano sul datore di lavoro risultano funzionali anche rispetto alla possibilità che il lavoratore si dimostri imprudente o negligente verso la propria incolumità e può escludersi l’esistenza del rapporto di causalità unicamente nei casi in cui sia provata l’abnormità del comportamento del lavoratore infortunato, deve considerarsi abnorme il comportamento che, per la sua stranezza e imprevedibilità, si ponga al di fuori di ogni possibilità di controllo da parte delle persone preposte all’applicazione delle misure di prevenzione contro gli infortuni sul lavoro
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 39747 depositata il 27 settembre 2019 – Nel campo della sicurezza del lavoro, gli obblighi di vigilanza che gravano sul datore di lavoro risultano funzionali anche rispetto alla possibilità che il lavoratore si dimostri imprudente o negligente verso la propria incolumità e può escludersi l’esistenza del rapporto di causalità unicamente nei casi in cui sia provata l’abnormità del comportamento del lavoratore infortunato, deve considerarsi abnorme il comportamento che, per la sua stranezza e imprevedibilità, si ponga al di fuori di ogni possibilità di controllo da parte delle persone preposte all’applicazione delle misure di prevenzione contro gli infortuni sul lavoro
il 27 Ottobre, 2019in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, sicurezza sul lavoro
Corte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 39745 depositata il 27 settembre 2019 – In tema di infortuni sul lavoro, la delega di funzioni non esclude l’obbligo di vigilanza del datore di lavoro in ordine al corretto espletamento da parte del delegato delle funzioni trasferite. In tema di ricorso per cassazione, sono inammissibili i motivi che si limitano a riprodurre le censure dedotte in appello, anche se con l’aggiunta di frasi incidentali di critica alla sentenza impugnata meramente assertive ed apodittiche
il 27 Ottobre, 2019in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, sicurezza sul lavoro
In tema di infortuni sul lavoro, la delega di funzioni non esclude l’obbligo di vigilanza del datore di lavoro in ordine al corretto espletamento da parte del delegato delle funzioni trasferite. In tema di ricorso per cassazione, sono inammissibili i motivi che si limitano a riprodurre le censure dedotte in appello, anche se con l’aggiunta di frasi incidentali di critica alla sentenza impugnata meramente assertive ed apodittiche
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 39732 depositata il 27 settembre 2019 – In tema di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, l’adempimento degli obblighi di informazione e formazione dei dipendenti, gravante sul datore di lavoro, non è escluso nè è surrogabile dal personale bagaglio di conoscenza del lavoratore, formatosi per effetto di una lunga esperienza operativa, o per il travaso di conoscenza che comunemente si realizza nella collaborazione tra lavoratori, anche posti in relazione gerarchica tra di loro
il 27 Ottobre, 2019in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, sicurezza sul lavoro
In tema di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, l’adempimento degli obblighi di informazione e formazione dei dipendenti, gravante sul datore di lavoro, non è escluso nè è surrogabile dal personale bagaglio di conoscenza del lavoratore, formatosi per effetto di una lunga esperienza operativa, o per il travaso di conoscenza che comunemente si realizza nella collaborazione tra lavoratori, anche posti in relazione gerarchica tra di loro
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 39832 depositata il 27 settembre 2019 – L’utilizzo dell’auto di servizio per fini privati integra il reato di peculato e non quello di peculato d’uso, in quanto tale condotta è vietata in assoluto, dovendosi presumere l’esclusiva destinazione del bene a uso pubblico in assenza di provvedimenti che consentano puntuali e documentate deroghe a tale impiego
il 27 Ottobre, 2019in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale
L’utilizzo dell’auto di servizio per fini privati integra il reato di peculato e non quello di peculato d’uso, in quanto tale condotta è vietata in assoluto, dovendosi presumere l’esclusiva destinazione del bene a uso pubblico in assenza di provvedimenti che consentano puntuali e documentate deroghe a tale impiego
Leggi tuttoCorte di Cassazione sentenza n. 24300 depositata il 30 settembre 2019 – Il ricorso a a studi di settore e metodi induttivi, da parte dell’Amministrazione finanziaria, è consentito solo se vi sono gravi divergenze tra i redditi dichiarati ed i redditi stimati con possibilità per il contribuente di contestare sulla base di tutte le prove contrarie di cui disponga. Pertanto non risulta adeguatamente motivata la sentenza che a fronte delle precise doglianze del contribuente non le valuta correttamente
il 27 Ottobre, 2019in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, processo tributario
Il ricorso a a studi di settore e metodi induttivi, da parte dell’Amministrazione finanziaria, è consentito solo se vi sono gravi divergenze tra i redditi dichiarati ed i redditi stimati con possibilità per il contribuente di contestare sulla base di tutte le prove contrarie di cui disponga. Pertanto non risulta adeguatamente motivata la sentenza che a fronte delle precise doglianze del contribuente non le valuta correttamente
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 40071 depositata il 1° ottobre 2019 – La confisca per equivalente prescinde dal nesso pertinenziale tra il reato e il bene da confiscare e può avere ad oggetto anche i beni acquisiti al patrimonio dell’indagato in epoca precedente all’entrata in vigore della norma che ha introdotto la confisca per equivalente, poiché assume i tratti distintivi di una vera e propria sanzione
il 27 Ottobre, 2019in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
La confisca per equivalente prescinde dal nesso pertinenziale tra il reato e il bene da confiscare e può avere ad oggetto anche i beni acquisiti al patrimonio dell’indagato in epoca precedente all’entrata in vigore della norma che ha introdotto la confisca per equivalente, poiché assume i tratti distintivi di una vera e propria sanzione
Leggi tuttoCorte di Cassazione sentenza n. 24476 depositata il 1° ottobre 2019 – Assegnazione alle Sezioni Unite per la risoluzione sul contrasto se, nel procedimento di opposizione a decreto ingiuntivo emesso per la riscossione di oneri condominiali, il limite alla rilevabilità, anche d’ufficio, dell’invalidità delle sottostanti delibere debba, o meno, operare allorché si tratti di vizi implicanti la loro nullità (e non annullabilità), trattandosi dell’applicazione di atti la cui validità rappresenta un elemento costitutivo della domanda
il 27 Ottobre, 2019in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, CONDOMINIO
Assegnazione alle Sezioni Unite per la risoluzione sul contrasto se, nel procedimento di opposizione a decreto ingiuntivo emesso per la riscossione di oneri condominiali, il limite alla rilevabilità, anche d’ufficio, dell’invalidità delle sottostanti delibere debba, o meno, operare allorché si tratti di vizi implicanti la loro nullità (e non annullabilità), trattandosi dell’applicazione di atti la cui validità rappresenta un elemento costitutivo della domanda
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 40259 depositata il 2 ottobre 2019 – Non possono essere ex lege (ma solo ex contractu) addebitate al locatore le conseguenze dell’inidoneità funzionale o della modifica dell’immobile incombendo sul medesimo solo quelle discendenti dal contratto o dalle deficienze strutturali del bene o comunque quelle che costituiscano vizi propri della cosa tali da porre in pericolo la salute del conduttore o dei suoi familiari o dipendenti purché essi non siano originate dall’attività del conduttore o dalle modificazioni dell’immobile da questi realizzate in corso di contratto
il 27 Ottobre, 2019in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, sicurezza sul lavoro
Non possono essere ex lege (ma solo ex contractu) addebitate al locatore le conseguenze dell’inidoneità funzionale o della modifica dell’immobile incombendo sul medesimo solo quelle discendenti dal contratto o dalle deficienze strutturali del bene o comunque quelle che costituiscano vizi propri della cosa tali da porre in pericolo la salute del conduttore o dei suoi familiari o dipendenti purché essi non siano originate dall’attività del conduttore o dalle modificazioni dell’immobile da questi realizzate in corso di contratto
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