L’art. 1-bis del d.l.n. 148 del 2011 non si applica ai docenti che prestano servizio all’estero
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 08 novembre 2019, n. 28935 – L’art. 1-bis del d.l.n. 148 del 2011 non si applica ai docenti che prestano servizio all’estero
il 14 Novembre, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 04 novembre 2019, n. 28289 – L’art. 7 in esame, al pari dell’art. 3, L. n. 142 del 2001, richiama i trattamenti economici complessivi minimi previsti dai contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative, quale parametro esterno e indiretto di commisurazione del trattamento economico complessivo ai criteri di proporzionalità e sufficienza della retribuzione, previsti dall’art. 36 Cost., di cui si impone l’osservanza anche al lavoro dei soci di cooperative
il 14 Novembre, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
L’art. 7 in esame, al pari dell’art. 3, L. n. 142 del 2001, richiama i trattamenti economici complessivi minimi previsti dai contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative, quale parametro esterno e indiretto di commisurazione del trattamento economico complessivo ai criteri di proporzionalità e sufficienza della retribuzione, previsti dall’art. 36 Cost., di cui si impone l’osservanza anche al lavoro dei soci di cooperative.
Leggi tuttoLicenziamenti economici illegittimi e versamento delle ritenute fiscali negli appalti – FAQs della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro
il 13 Novembre, 2019in lavoro, NOTIZIEtags: lavoro, RISCOSSIONE
L’Ordine dei Consulenti del lavoro ha pubblicato un approfondimento costituito da una serie di risposte della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro divino in due sezioni la prima sulle conseguenze dei licenziamenti economici illegittimi e la secondo inerenti all’obbligo del versamento delle ritenute fiscali negli appalti alla luce del D.L. 124/2019 che di seguito riportiamo. […]
Leggi tuttoIncentivo per l’assunzione di beneficiari del Reddito di cittadinanza ai sensi dell’articolo 8 del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26 – Messaggio INPS n. 4099 del 8 novembre 2019
il 13 Novembre, 2019in lavorotags: ASSUNZIONI AGEVOLATE, CIRCOLARI LAVORO
INPS – Messaggio 08 novembre 2019, n. 4099 Incentivo per l’assunzione di beneficiari del Reddito di cittadinanza ai sensi dell’articolo 8 del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26. Rilascio modulo di domanda. Istruzioni operative e contabili. 1. Compilazione del modulo di domanda Con la circolare […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 25 ottobre 2019, n. 27382 – Il committente non è esonerato dalla responsabilità solidale con l’appaltatore o subappaltatore in caso di subappalto non autorizzato se viene meno all’obbligo di controllo
il 13 Novembre, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
Il committente non è esonerato dalla responsabilità solidale con l’appaltatore o subappaltatore in caso di subappalto non autorizzato se viene meno all’obbligo di controllo
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 11 novembre 2019, n. 29105 – L’illegittimità di un licenziamento per giustificato motivo oggettivo da parte di un’agenzia di somministrazione determina l’indennità risarcitoria ex art. 18 della legge n. 300 del 1970 parametrizzata all’indennità di disponibilità (di natura retributiva) percepita dai lavoratori al momento del licenziamento, essendo stato accertato in detta fattispecie che la collocazione dei lavoratori in disponibilità era avvenuta per fatto non imputabile all’agenzia di somministrazione
il 13 Novembre, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
L’illegittimità di un licenziamento per giustificato motivo oggettivo da parte di un’agenzia di somministrazione determina l’indennità risarcitoria ex art. 18 della legge n. 300 del 1970 parametrizzata all’indennità di disponibilità (di natura retributiva) percepita dai lavoratori al momento del licenziamento, essendo stato accertato in detta fattispecie che la collocazione dei lavoratori in disponibilità era avvenuta per fatto non imputabile all’agenzia di somministrazione
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 11 novembre 2019, n. 29100 – In caso di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, per la soppressione del posto di lavoro cui era addetto il lavoratore,’ il datore di lavoro ha l’onere di provare non solo che al momento del licenziamento non sussistesse alcuna posizione di lavoro analoga a quella soppressa per l’espletamento di mansioni equivalenti, ma anche, in attuazione del principio di correttezza e buona fede, di aver prospettato al dipendente, senza ottenerne il consenso, la possibilità di un reimpiego in mansioni inferiori rientranti nel suo bagaglio professionale
il 13 Novembre, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
In caso di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, per la soppressione del posto di lavoro cui era addetto il lavoratore,’ il datore di lavoro ha l’onere di provare non solo che al momento del licenziamento non sussistesse alcuna posizione di lavoro analoga a quella soppressa per l’espletamento di mansioni equivalenti, ma anche, in attuazione del principio di correttezza e buona fede, di aver prospettato al dipendente, senza ottenerne il consenso, la possibilità di un reimpiego in mansioni inferiori rientranti nel suo bagaglio professionale
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 08 novembre 2019, n. 28927 – In tema di licenziamento, qualora il datore di lavoro abbia esercitato validamente il potere disciplinare nei confronti del prestatore di lavoro in relazione a determinati fatti, complessivamente considerati, non può esercitare, una seconda volta, per quegli stessi fatti singolarmente considerati, il detto potere ormai consumato anche sotto il profilo di una sua diversa valutazione o configurazione giuridica, essendogli consentito soltanto di tener conto delle sanzioni eventualmente applicate, entro il biennio, ai fini della recidiva. Decorrenza del termine perentorio previsto per la contestazione dell’addebito
il 13 Novembre, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
In tema di licenziamento, qualora il datore di lavoro abbia esercitato validamente il potere disciplinare nei confronti del prestatore di lavoro in relazione a determinati fatti, complessivamente considerati, non può esercitare, una seconda volta, per quegli stessi fatti singolarmente considerati, il detto potere ormai consumato anche sotto il profilo di una sua diversa valutazione o configurazione giuridica, essendogli consentito soltanto di tener conto delle sanzioni eventualmente applicate, entro il biennio, ai fini della recidiva. Decorrenza del termine perentorio previsto per la contestazione dell’addebito
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