Non può escludersi il carattere discriminatorio al trasferimento dell’80 per cento degli operai fiat iscritti ai Cobas, inoltre nel contenuto “convinzioni personali” si deve inserire anche la discriminazione per motivi sindacali
Leggi tuttoCorte di Cassazione sentenza n. 1 depositata il 2 gennaio 2020 – Non può escludersi il carattere discriminatorio al trasferimento dell’80 per cento degli operai fiat iscritti ai Cobas, inoltre nel contenuto “convinzioni personali” si deve inserire anche la discriminazione per motivi sindacali
il 4 Gennaio, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 30 dicembre 2019, n. 34736 – Licenziamento del direttore commerciale per negligenza nello svolgimento delle sue funzioni e per condotta che ha inciso sul rapporto fiduciario
il 3 Gennaio, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti, NOTIFICHE
La giusta causa, che esonera il datore di lavoro dall’obbligo di concedere il preavviso o di pagare l’indennità sostitutiva, non coincide con la giustificatezza, che esonera il datore di lavoro soltanto dall’obbligo di pagare l’indennità supplementare prevista dalla contrattazione collettiva, in quanto la giusta causa consiste in un fatto che, valutato in concreto, determina una tale lesione del rapporto fiduciario da non consentire neppure la prosecuzione temporanea del rapporto
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 27 dicembre 2019, n. 34551 – In caso di ritardato pagamento degli emolumenti di natura retributiva, pensionistica ed assistenziale a favore dei dipendenti pubblici in attività di servizio o in quiescenza, gli interessi legali e la rivalutazione monetaria vanno calcolati sulla somma dovuta al netto delle ritenute previdenziali, assistenziali ed erariale
il 3 Gennaio, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro, NOTIFICHE
In caso di ritardato pagamento degli emolumenti di natura retributiva, pensionistica ed assistenziale a favore dei dipendenti pubblici in attività di servizio o in quiescenza, gli interessi legali e la rivalutazione monetaria vanno calcolati sulla somma dovuta al netto delle ritenute previdenziali, assistenziali ed erariale
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 23 dicembre 2020, n. 29438 – Nel giudizio per cassazione è ammissibile la produzione di documenti non prodotti in precedenza solo ove attengano alla nullità della sentenza impugnata o all’ammissibilità processuale del ricorso o del controricorso, ovvero al maturare di un successivo giudicato, mentre non è consentita la produzione di documenti nuovi relativi alla fondatezza nel merito della pretesa, per far valere i quali, se rinvenuti dopo la scadenza dei termini, la parte che ne assuma la decisività può esperire esclusivamente il rimedio della revocazione straordinaria ex art. 395, n. 3, c.p.c.
il 2 Gennaio, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
Nel giudizio per cassazione è ammissibile la produzione di documenti non prodotti in precedenza solo ove attengano alla nullità della sentenza impugnata o all’ammissibilità processuale del ricorso o del controricorso, ovvero al maturare di un successivo giudicato, mentre non è consentita la produzione di documenti nuovi relativi alla fondatezza nel merito della pretesa, per far valere i quali, se rinvenuti dopo la scadenza dei termini, la parte che ne assuma la decisività può esperire esclusivamente il rimedio della revocazione straordinaria ex art. 395, n. 3, c.p.c.
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 30 dicembre 2019, n. 34739 – Licenziamento per giusta causa per indebito uso di permessi sindacali a fini personali e possibilità del datore di lavoro di verificare, in concreto, anche mediante attività investigativa di comportamento illegittimo posto in essere al di fuori dell’orario di lavoro, disciplinarmente rilevante
il 2 Gennaio, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
Licenziamento per giusta causa per indebito uso di permessi sindacali a fini personali e possibilità del datore di lavoro di verificare, in concreto, anche mediante attività investigativa di comportamento illegittimo posto in essere al di fuori dell’orario di lavoro, disciplinarmente rilevante
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 30 dicembre 2019, n. 34738 – Licenziamento disciplinare per assenza ingiustificata prolungata a segiuto di trasferimento ad altra sede del lavoratore
il 2 Gennaio, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 30 dicembre 2019, n. 34738 Trasferimento ad altra sede del lavoratore – Assenza ingiustificata prolungata – Contestazione dell’addebito – Licenziamento disciplinare Rilevato che – con sentenza in data 12 febbraio 2018, la Corte d’Appello di Palermo, in riforma della sentenza resa dal Tribunale di Marsala ha dichiarato risolto il rapporto […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 27 dicembre 2019, n. 34556 – Revoca della pensione di anzianità o decurtazione del relativo importo – Risarcimento del danno provocato
il 1 Gennaio, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, PENSIONI
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 27 dicembre 2019, n. 34556 Rivalutazione contributiva per l’esposizione all’amianto – Rettifica da parte dell’INAIL delle certificazioni già rilasciate attestanti i presupposti – Ragioni di autotutela della P.A. – Revoca della pensione di anzianità o decurtazione del relativo importo – Risarcimento del danno provocato – Sussiste – Accertamento originariamente operato […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 27 dicembre 2019, n. 34553 – Il ricorso principale va proposto nel termine di sessanta giorni, come statuito dall’art. 325, comma 2, cod. proc. civ., che inizia a decorrere dalla data di conoscenza legale della decisione, ossia dal momento in cui il procedimento di notificazione si perfeziona nei confronti del destinatario con la ricezione dell’atto
il 1 Gennaio, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
Il ricorso principale va proposto nel termine di sessanta giorni, come statuito dall’art. 325, comma 2, cod. proc. civ., che inizia a decorrere dalla data di conoscenza legale della decisione, ossia dal momento in cui il procedimento di notificazione si perfeziona nei confronti del destinatario con la ricezione dell’atto
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