in tema di infortuni sul lavoro, il responsabile del servizio di prevenzione e protezione, pur svolgendo all’interno della struttura aziendale un ruolo non gestionale ma di consulenza, ha l’obbligo giuridico di adempiere diligentemente l’incarico affidatogli e di collaborare con il datore di lavoro, individuando i rischi connessi all’attività lavorativa e fornendo le opportune indicazioni tecniche per risolverli, all’occorrenza disincentivando eventuali soluzioni economicamente più convenienti ma rischiose per la sicurezza dei lavoratori, con la conseguenza che, in relazione a tale suo compito, può essere chiamato a rispondere, quale garante, degli eventi che si verifichino per effetto della violazione dei suoi doveri
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 51321 depositata il 12 novembre 2018 – La mera designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, come nel caso che ci occupa, non costituisce una delega di funzioni e non è dunque sufficiente a sollevare il datore di lavoro ed i dirigenti dalle rispettive responsabilità in tema di violazione degli obblighi dettati per la prevenzione degli infortuni sul lavoro
il 23 Novembre, 2018in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, sicurezza sul lavoro
CORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 48269 depositata il 23 ottobre 2018 – Il delitto di distruzione od occultamento di scritture contabili o documenti obbligatori non richiede, per la sua integrazione, che si verifichi in concreto una impossibilità assoluta di ricostruire il volume d’affari o dei redditi, essendo sufficiente anche una impossibilità relativa, non esclusa quando a tale ricostruzione si possa pervenire “aliunde”, potendosi cioè ritenere il reato integrato anche quando è necessario procedere all’acquisizione dei documenti mancanti presso terzi
il 28 Ottobre, 2018in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, SANZIONI e REATI PENALI
il delitto di distruzione od occultamento di scritture contabili o documenti obbligatori non richiede, per la sua integrazione, che si verifichi in concreto una impossibilità assoluta di ricostruire il volume d’affari o dei redditi, essendo sufficiente anche una impossibilità relativa, non esclusa quando a tale ricostruzione si possa pervenire “aliunde”, potendosi cioè ritenere il reato integrato anche quando è necessario procedere all’acquisizione dei documenti mancanti presso terzi
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 48246 depositata il 23 ottobre 2018 – I reati cd. dichiarativi sono connotati dalla natura fraudolenta della condotta, volta a rappresentare una base imponibile inferiore a quella reale mentre per il reato di omesso versamento dell’IVA si concretizza con il manvcato pagamento dell’IVA come da dichiarazione
il 28 Ottobre, 2018in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
I reati cd. dichiarativi sono connotati dalla natura fraudolenta della condotta, volta a rappresentare una base imponibile inferiore a quella reale mentre per il reato di omesso versamento dell’IVA si concretizza con il manvcato pagamento dell’IVA come da dichiarazione
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 47107 depositata il 17 ottobre 2018 – E’ legittimo il sequestro preventivo funzionale alla confisca per equivalente dei beni dell’imputato sul presupposto dell’impossibilità di reperire il profitto del reato nel caso in cui dallo stesso soggetto non sia stata fornita la prova (intesa come onere specifico di allegazione) della concreta esistenza di beni nella disponibilità della persona giuridica su cui disporre la confisca diretta
il 22 Ottobre, 2018in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
nel sequestro preventivo funzionale alla confisca per equivalente, ai fini della quantificazione del profitto del reato tributario, è irrilevante l’evasione dell’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP), non trattandosi di un’imposta sui redditi in senso tecnico.
La natura sanzionatoria della confisca per equivalente è stata affermata dalla Corte costituzionale che ha dichiarato manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell’articolo 1, comma 143, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, nella parte in cui, prevedendo, per i reati tributari, la confisca obbligatoria per un valore corrispondente a quello del profitto, ha stabilito che essa non opera retroattivamente
CORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 46084 depositata il 11 ottobre 2018 – Sequestro preventivo per dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti
il 22 Ottobre, 2018in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
CORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 46084 depositata il 11 ottobre 2018 Reati tributari – Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti – Sequestro preventivo Ritenuto in fatto 1. È impugnata la ordinanza indicata in epigrafe con la quale il tribunale del riesame ha confermato il decreto di sequestro preventivo emesso dal […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 46953 depositata il 16 ottobre 2018 – In relazione al reato di cui all’art. 10 ter del d.Igs. n. 74 del 2000, per omesso pagamento IVA è configurabile solo se l’imposta non versata, in base alla dichiarazione annuale, supera i 250.000,00 euro
il 22 Ottobre, 2018in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
La modifica dell’art. 10-bis d.lgs. n. 74 del 2000 ad opera dell’art. 7, comma 1, lett. b), d.lgs. n. 158 del 2015, che ha escluso la rilevanza penale dell’omesso versamento di ritenute dovute o certificate sino all’ammontare di euro 150.000,00, ha determinato una abolitio criminis parziale con riferimento alle condotte aventi ad oggetto somme pari o inferiori a detto importo, commesse in epoca antecedente
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 44562 depositata il 5 ottobre 2018 – Sequestro preventivo – Per gli accertamenti bancari il riferimento ai compensi, resta invariata la presunzione legale posta dallo stesso art. 32, con riferimento ai versamenti effettuati su un conto corrente dal professionista o lavoratore autonomo
il 16 Ottobre, 2018in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
«In tema di accertamento, anche dopo l’entrata in vigore del decreto-legge n. 193 del 2016, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 225 del 2016 che ha eliminato, dal disposto dell’art. 32, comma 1, n. 2), del d.P.R. n. 600 del 1973, il riferimento ai compensi, resta invariata la presunzione legale posta dallo stesso art. 32, con riferimento ai versamenti effettuati su un conto corrente dal professionista o lavoratore autonomo, sicché questi è onerato di provare in modo analitico l’estraneità di tali movimenti ai fatti imponibili. La base legale della presunzione per i versamenti è rappresentata, infatti, dal secondo periodo del n. 2) del comma 1) dell’art. 32 richiamato, che non opera alcuna distinzione fra le varie categorie di contribuenti e non è stato toccato né sentenza dalla Corte costituzionale n. 228 del 2014 né dal decreto-legge n. 193 del 2016».
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 44097 depositata il 4 ottobre 2018 – Falsità dei dati trasmessi telematicamente all’Ufficio delle Dogane per i rimborsi delle accise sui gasoli
il 16 Ottobre, 2018in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale
CORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 44097 depositata il 4 ottobre 2018 Accertamento – Detrazioni fiscali – Rimborsi delle accise sui gasoli – Servizio telematico – Falsità dei dati trasmessi all’Ufficio delle Dogane Ritenuto in fatto 1. I sigg.ri I. W. e M. E. ricorrono per l’annullamento della sentenza del 17/03/2017 della Corte di appello di […]
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