Nel precedente quadro normativo l’entrata in vigore del D.Lgs. 14 settembre 2015, n. 151 i dati acquisiti dal datore di lavoro nell’ambito dei suddetti controlli difensivi non potevano essere utilizzati per provare l’inadempimento contrattuale del lavoratore
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 09 novembre 2021, n. 32760 – Nel precedente quadro normativo l’entrata in vigore del D.Lgs. 14 settembre 2015, n. 151 i dati acquisiti dal datore di lavoro nell’ambito dei suddetti controlli difensivi non potevano essere utilizzati per provare l’inadempimento contrattuale del lavoratore
il 11 Novembre, 2021in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 09 novembre 2021, n. 32942 – La notifica della cartella esattoriale può avvenire anche mediante invio diretto da parte del concessionario di lettera raccomandata con avviso di ricevimento, in quanto la seconda parte del 10 comma dell’art. 26, d.P.R. n. 602/1973, prevede una modalità di notifica
il 11 Novembre, 2021in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE, NOTIFICHE, RISCOSSIONE
La notifica della cartella esattoriale può avvenire anche mediante invio diretto da parte del concessionario di lettera raccomandata con avviso di ricevimento, in quanto la seconda parte del 10 comma dell’art. 26, d.P.R. n. 602/1973, prevede una modalità di notifica
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 08 novembre 2021, n. 32473 – L’indennizzabilità non consegue alla mera circostanza che l’infortunio si sia verificato nel tempo e nel luogo della prestazione lavorativa, occorrendo invece, come requisito essenziale, la sussistenza dell’anzidetto nesso tra lavoro e rischio, nel senso che il lavoro determina non tanto il verificarsi dell’evento quanto l’esposizione a rischio dell’assicurato. Per cui è da escludere la indennizzabilità dell’infortunio durante la pausa al di fuori dell’ufficio giudiziario ove prestava la propria attività e lungo il percorso seguito per andare al bar a prendere un caffè
il 11 Novembre, 2021in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, sicurezza sul lavoro
L’indennizzabilità non consegue alla mera circostanza che l’infortunio si sia verificato nel tempo e nel luogo della prestazione lavorativa, occorrendo invece, come requisito essenziale, la sussistenza dell’anzidetto nesso tra lavoro e rischio, nel senso che il lavoro determina non tanto il verificarsi dell’evento quanto l’esposizione a rischio dell’assicurato. Per cui è da escludere la indennizzabilità dell’infortunio durante la pausa al di fuori dell’ufficio giudiziario ove prestava la propria attività e lungo il percorso seguito per andare al bar a prendere un caffè
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 09 novembre 2021, n. 32951 – Lo strumento dell’esonero dalle spese di lite del lavoratore soccombente costituisce un meccanismo atto a neutralizzare la minore resistenza del lavoratore stesso, venendo pertanto a porsi quale mezzo di ripristino di una uguaglianza che, seppure esistente sul piano formale, è suscettibile di cadere ove il rischio del processo, apparendo troppo gravoso, distolga il soggetto dal far valere le sue pur fondate pretese
il 10 Novembre, 2021in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE
Lo strumento dell’esonero dalle spese di lite del lavoratore soccombente costituisce un meccanismo atto a neutralizzare la minore resistenza del lavoratore stesso, venendo pertanto a porsi quale mezzo di ripristino di una uguaglianza che, seppure esistente sul piano formale, è suscettibile di cadere ove il rischio del processo, apparendo troppo gravoso, distolga il soggetto dal far valere le sue pur fondate pretese
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 08 novembre 2021, n. 32584 – In tema di impugnazioni, qualora dopo la sentenza di secondo grado ed in pendenza del termine per la proposizione del gravame, intervenga il fallimento della parte, il ricorso per cassazione dev’essere proposto e notificato nei confronti del fallimento, mentre ove sia proposto nei confronti del soggetto “in bonis” e notificato al procuratore domiciliatario nel giudizio d’appello, è nullo ai sensi degli artt. 163 e 164 cod. proc. civ., ma la nullità è sanata dalla notifica effettuata, in rinnovazione, al curatore fallimentare
il 10 Novembre, 2021in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE, NOTIFICHE
In tema di impugnazioni, qualora dopo la sentenza di secondo grado ed in pendenza del termine per la proposizione del gravame, intervenga il fallimento della parte, il ricorso per cassazione dev’essere proposto e notificato nei confronti del fallimento, mentre ove sia proposto nei confronti del soggetto “in bonis” e notificato al procuratore domiciliatario nel giudizio d’appello, è nullo ai sensi degli artt. 163 e 164 cod. proc. civ., ma la nullità è sanata dalla notifica effettuata, in rinnovazione, al curatore fallimentare
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 09 novembre 2021, n. 32945 – In tema di ricorso di cassazione, il travisamento della prova, che presuppone la constatazione di un errore di percezione o ricezione della prova da parte del giudice di merito, ritenuto valutabile in sede di legittimità qualora dia luogo ad un vizio logico di insufficienza della motivazione, non è più deducibile a seguito della novella apportata all’art. 360, comma 1, n. 5, c.p.c. dall’art. 54 del d.l. n. 83 del 2012, conv. dalla l. n. 134 del 2012, che ha reso inammissibile la censura per insufficienza o contraddittorietà della motivazione, sicché “a fortiori” se ne deve escludere la denunciabilità in caso di cd. “doppia conforme”, stante la preclusione di cui all’art. 348-ter, ultimo comma, c.p.c.
il 10 Novembre, 2021in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE
In tema di ricorso di cassazione, il travisamento della prova, che presuppone la constatazione di un errore di percezione o ricezione della prova da parte del giudice di merito, ritenuto valutabile in sede di legittimità qualora dia luogo ad un vizio logico di insufficienza della motivazione, non è più deducibile a seguito della novella apportata all’art. 360, comma 1, n. 5, c.p.c. dall’art. 54 del d.l. n. 83 del 2012, conv. dalla l. n. 134 del 2012, che ha reso inammissibile la censura per insufficienza o contraddittorietà della motivazione, sicché “a fortiori” se ne deve escludere la denunciabilità in caso di cd. “doppia conforme”, stante la preclusione di cui all’art. 348-ter, ultimo comma, c.p.c.
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 05 novembre 2021, n. 32144 – La normativa previdenziale individua, come base imponibile sulla quale calcolare i contributi della gestione commercianti, la totalità dei redditi d’impresa così come definita dalla disciplina fiscale
il 10 Novembre, 2021in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, IVS
La normativa previdenziale individua, come base imponibile sulla quale calcolare i contributi della gestione commercianti, la totalità dei redditi d’impresa così come definita dalla disciplina fiscale
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 04 novembre 2021, n. 31778 – I “controlli difensivi” destinati a restare al di fuori delle regole vincolistiche sono dunque quelli estranei a quelle esigenze, strettamente intese, tra cui rientrano certamente i controlli necessari ad assicurare tutela all’immagine del datore di lavoro o del suo patrimonio e che del tutto occasionalmente ed imprevedibilmente, secondo un giudizio di ragionevolezza ex ante, intercettino comportamenti del lavoratore, rilevanti essenzialmente in quanto illeciti, quasi sempre contrattualmente rilevanti o comunque anche di portata extracontrattuale
il 9 Novembre, 2021in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
I “controlli difensivi” destinati a restare al di fuori delle regole vincolistiche sono dunque quelli estranei a quelle esigenze, strettamente intese, tra cui rientrano certamente i controlli necessari ad assicurare tutela all’immagine del datore di lavoro o del suo patrimonio e che del tutto occasionalmente ed imprevedibilmente, secondo un giudizio di ragionevolezza ex ante, intercettino comportamenti del lavoratore, rilevanti essenzialmente in quanto illeciti, quasi sempre contrattualmente rilevanti o comunque anche di portata extracontrattuale
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