L’accordo quadro riveduto in materia di congedo parentale concluso da BUSINESSEUROPE, UEAPME, CEEP e CES e abroga la direttiva 96/34/CE, devono essere interpretate nel senso che esse non ostano a una normativa nazionale che subordina il riconoscimento del diritto al congedo parentale alla condizione che il genitore interessato abbia occupato un impiego senza interruzione per un periodo di almeno dodici mesi immediatamente precedente l’inizio del congedo parentale
Leggi tuttoCORTE DI GIUSTIZIA CE-UE – Sentenza 25 febbraio 2021, n. C-129/20 – L’accordo quadro riveduto in materia di congedo parentale concluso da BUSINESSEUROPE, UEAPME, CEEP e CES e abroga la direttiva 96/34/CE, devono essere interpretate nel senso che esse non ostano a una normativa nazionale che subordina il riconoscimento del diritto al congedo parentale alla condizione che il genitore interessato abbia occupato un impiego senza interruzione per un periodo di almeno dodici mesi immediatamente precedente l’inizio del congedo parentale
il 4 Marzo, 2021in Corte CE-UE, lavorotags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 26 febbraio 2021, n. 5476 – Qualsiasi trattamento sfavorevole direttamente o indirettamente connesso alla gravidanza o alla maternità costituisce una discriminazione diretta fondata sul sesso. Una parte può incontrare difficoltà, spesso insuperabili, per soddisfare l’onere della prova che perciò, in concreto, viene ripartito tenendo conto della possibilità per l’uno o per l’altro soggetto di provare fatti e circostanze che ricadono nelle rispettive sfere di azione e risponde ad una finalità di agevolare e rendere efficace ed effettivo il processo
il 4 Marzo, 2021in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
Qualsiasi trattamento sfavorevole direttamente o indirettamente connesso alla gravidanza o alla maternità costituisce una discriminazione diretta fondata sul sesso. Una parte può incontrare difficoltà, spesso insuperabili, per soddisfare l’onere della prova che perciò, in concreto, viene ripartito tenendo conto della possibilità per l’uno o per l’altro soggetto di provare fatti e circostanze che ricadono nelle rispettive sfere di azione e risponde ad una finalità di agevolare e rendere efficace ed effettivo il processo
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 15 febbraio 2021, n. 3817 – L’assunzione di un lavoratore allo scopo di sostituire temporaneamente un dipendente assente con diritto alla conservazione del posto di lavoro può avvenire con la fissazione di un termine finale al rapporto, o anche con l’indicazione di un termine per relationem, con riferimento al ritorno in servizio del lavoratore sostituito
il 3 Marzo, 2021in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
L’assunzione di un lavoratore allo scopo di sostituire temporaneamente un dipendente assente con diritto alla conservazione del posto di lavoro può avvenire con la fissazione di un termine finale al rapporto, o anche con l’indicazione di un termine per relationem, con riferimento al ritorno in servizio del lavoratore sostituito
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 18 febbraio 2021, n. 4408 – A carico del lavoratore, che chieda in via giudiziale il compenso per lavoro straordinario, grava un onere probatorio rigoroso, che esige il preliminare adempimento di quello di specifica allegazione del fatto costitutivo, senza che al mancato assolvimento di entrambi possa supplire la valutazione equitativa del giudice
il 3 Marzo, 2021in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
A carico del lavoratore, che chieda in via giudiziale il compenso per lavoro straordinario, grava un onere probatorio rigoroso, che esige il preliminare adempimento di quello di specifica allegazione del fatto costitutivo, senza che al mancato assolvimento di entrambi possa supplire la valutazione equitativa del giudice
Leggi tuttoI buoni pasto per i lavoratori agili: presupposti civilistici e riflessi fiscali – FONDAZIONE STUDI CDL – Approfondimento 25 febbraio 2021
il 2 Marzo, 2021in lavorotags: lavoro
FONDAZIONE STUDI CDL – Approfondimento 25 febbraio 2021 I buoni pasto per i lavoratori agili: presupposti civilistici e riflessi fiscali INTRODUZIONE Il lavoro agile, introdotto nel nostro ordinamento dal capo II della legge n. 81 del 22 maggio 2017, ha registrato una diffusione senza precedenti a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Tale modalità di attuazione […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 22 febbraio 2021, n. 4677 – Diritto di precedenza al trasferimento interprovinciale – Familiare portatore di handicap grave
il 25 Febbraio, 2021in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 22 febbraio 2021, n. 4677 Diritto di precedenza al trasferimento interprovinciale – Familiare portatore di handicap grave – Norma della contrattazione integrativa – Portata meramente attuativa della disposizione legislativa primaria – Agevolazione da esercitare “ove possibile” – Bilanciamento tra interessi tutti costituzionalmente protetti – Esercizio compatibile con le esigenze organizzative […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 22 febbraio 2021, n. 4675 – Il diritto del lavoratore di ottenere dall’INPS, in caso di insolvenza del datore di lavoro, la corresponsione del T.F.R. a carico dello speciale fondo di cui all’art. 2 della legge 29 maggio 1982, n. 297, ha natura di diritto di credito ad una prestazione previdenziale, ed è perciò distinto ed autonomo rispetto al credito vantato nei confronti del datore di lavoro
il 25 Febbraio, 2021in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
Il diritto del lavoratore di ottenere dall’INPS, in caso di insolvenza del datore di lavoro, la corresponsione del T.F.R. a carico dello speciale fondo di cui all’art. 2 della legge 29 maggio 1982, n. 297, ha natura di diritto di credito ad una prestazione previdenziale, ed è perciò distinto ed autonomo rispetto al credito vantato nei confronti del datore di lavoro
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 15 febbraio 2021, n. 3816 – Il lavoratore pubblico ha diritto ad un compenso per prestazioni aggiuntive purché i compiti, espletati in concreto, integrino una mansione ulteriore rispetto a quella che il datore di lavoro può esigere in forza dell’art. 52 del d.lgs. n. 165 del 2001, tale risultando quella che esuli dal profilo professionale salvo che, in presenza di un inquadramento che comporti una pluralità di compiti nell’ambito del normale orario, il datore di lavoro non abbia esercitato il proprio potere di determinare l’oggetto del contratto assegnando prevalenza all’uno o all’altro compito riconducibile alla qualifica di assunzione
il 25 Febbraio, 2021in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
Il lavoratore pubblico ha diritto ad un compenso per prestazioni aggiuntive purché i compiti, espletati in concreto, integrino una mansione ulteriore rispetto a quella che il datore di lavoro può esigere in forza dell’art. 52 del d.lgs. n. 165 del 2001, tale risultando quella che esuli dal profilo professionale salvo che, in presenza di un inquadramento che comporti una pluralità di compiti nell’ambito del normale orario, il datore di lavoro non abbia esercitato il proprio potere di determinare l’oggetto del contratto assegnando prevalenza all’uno o all’altro compito riconducibile alla qualifica di assunzione
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