CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 04 aprile 2019, n. 9468 Licenziamento per giustificato motivo oggettivo – Soppressione del settore lavorativo o del reparto o del posto cui era addetto il dipendente – Non necessaria la soppressione di tutte le mansioni in precedenza attribuite al lavoratore – Scelte datoriali insindacabili dal giudice, purché congrue, opportune e […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 04 aprile 2019, n. 9468 – In caso dì licenziamento per giustificato motivo oggettivo, è sufficiente, per la legittimità del recesso, che le addotte ragioni inerenti all’attività produttiva e all’organizzazione del lavoro, comprese quelle dirette ad una migliore efficienza gestionale ovvero ad un incremento della redditività, causalmente determinino un effettivo mutamento dell’assetto organizzativo attraverso la soppressione di un’individuata posizione lavorativa, non essendo la scelta imprenditoriale che abbia comportato la soppressione del posto di lavoro sindacabile nei suoi profili di congruità ed opportunità, in ossequio al disposto dell’art. 41 Cost.
il 7 Aprile, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 03 aprile 2019, n. 9268 – Il licenziamento, come negozio unilaterale recettizio, si perfeziona nel momento in cui la manifestazione di volontà del datore di lavoro recedente giunge a conoscenza del lavoratore, anche se l’efficacia – vale a dire la produzione dell’effetto tipico, consistente nella risoluzione del rapporto di lavoro – viene differita ad un momento successivo
il 6 Aprile, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
la sospensione del termine di preavviso del licenziamento durante il decorso della malattia del lavoratore, con conseguente inefficacia del licenziamento fino alla cessazione della malattia o dell’esaurimento del periodo di comporto, costituisce un effetto che deriva direttamente dalla legge e, quindi, si produce per il solo fatto della sussistenza dello stato morboso, indipendentemente dalla comunicazione della malattia che, di regola, a seconda della disciplina collettiva, può essere effettuata entro tre giorni dall’insorgenza
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 01 aprile 2019, n. 9015 – Principio di immediatezza della contestazione disciplinare
il 6 Aprile, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
L’errore della sentenza impugnata consiste nell’aver confuso il requisito dell’immediatezza insito nel concetto di giusta causa ex art. 2119 c.c., con il principio di immediatezza della contestazione disciplinare, valido anche per licenziamento per giustificato motivo soggettivo, trattandosi anche in tal caso di sanzione disciplinare
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 29 marzo 2019, n. 8911 – Licenziamento per motivi disciplinare per rifiuto della prestazione giustificato dal dedotto inadempimento da parte datoriale
il 6 Aprile, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
nei contratti a prestazioni corrispettive, tra i quali rientra il contratto di lavoro, qualora una delle parti adduca, a giustificazione della propria inadempienza, l’inadempimento dell’altra, il giudice deve procedere alla valutazione comparativa dei comportamenti, considerando non tanto il mero elemento cronologico quanto i rapporti di causalità e proporzionalità esistenti tra le prestazioni inadempiute rispetto alla funzione economicosociale del contratto, il tutto alla luce dei reciproci obblighi di correttezza e buona fede ex artt. 1175 e 1375 cod. civ. e ai sensi dello stesso cpv. dell’art. 1460 cod. civ., affinché l’eccezione di inadempimento sia conforme a buona fede e non pretestuosamente strumentale all’intento di sottrarsi alle proprie obbligazioni contrattuali
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 01 aprile 2019, n. 9015 – Licenziamento per giusta causa per assenze ingiustificate e difetto del requisito dell’immediatezza del recesso
il 6 Aprile, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 01 aprile 2019, n. 9015 Licenziamento per giusta causa – Serie di assenze ingiustificate – Conversione in licenziamento per giustificato motivo soggettivo – Corresponsione dell’indennità sostitutiva del preavviso – Principio di immediatezza della contestazione disciplinare Svolgimento del processo Il Tribunale di Trento dichiarava legittimo il licenziamento per giusta causa intimato […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 02 aprile 2019, n. 9124 – Licenziamento verbale e legittimazione passiva degli eredi per la richiesta risarcitoria – Responsabilità della società subentrante a titolo particolare ex art. 2112 c.c.
il 4 Aprile, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 02 aprile 2019, n. 9124 Licenziamento verbale – Decesso del convenuto – Trasferimento d’azienda – Domanda risarcitoria – Legittimazione passiva – Ricorso inammissibile – Accertamento fattuale insindacabile in sede di legittimità Fatti di causa 1. C. L. convenne innanzi al Tribunale di Trani A. Dell’O. impugnando il licenziamento verbale intimato […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 29 marzo 2019, n. 8919 – E’ il licenziamento, ovvero il collocamento in mobilità, il fatto costituente il presupposto per l’inserimento del lavoratore nella lista di mobilità e, dunque, è a questo fatto oggettivo che occorre fa riferimento per determinare la ricorrenza dei requisiti soggettivi richiesti dalla normativa
il 2 Aprile, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
nel contratto di lavoro a tempo indeterminato il preavviso non ha efficacia reale, che comporta, in mancanza di accordo tra le parti circa la cessazione immediata del rapporto, il diritto alla prosecuzione del rapporto stesso e di tutte le connesse obbligazioni fino alla scadenza del termine, ma efficacia obbligatoria, con la conseguenza che nel caso in cui una delle parti eserciti la facoltà di recedere con effetto immediato, il rapporto si risolve altrettanto immediatamente, con l’unico obbligo della parte recedente di corrispondere l’indennità sostitutiva e senza che da tale momento possano avere influenza eventuali avvenimenti sopravvenuti, a meno che la parte recedente, nell’esercizio di un suo diritto potestativo, acconsenta, avendone interesse, alla continuazione del rapporto lavorativo, protraendone l’efficacia sino al termine del periodo di preavviso
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 27 marzo 2019, n. 8582 – In tema di licenziamento per giusta causa, quando vengano contestati al dipendente diversi episodi rilevanti sul piano disciplinare, pur dovendosi escludere che il giudice di merito possa esaminarli atomisticamente, attesa la necessaria considerazione della loro concatenazione ai fini della valutazione della gravità dei fatti, non occorre che l’esistenza della “causa” idonea a non consentire la prosecuzione del rapporto sia ravvisabile esclusivamente nel complesso dei fatti ascritti, ben potendo il giudice nell’ambito degli addebiti posti a fondamento del licenziamento dal datore di lavoro individuare anche solo in alcuni o in uno di essi il comportamento che giustifica la sanzione espulsiva, se lo stesso presenti il carattere di gravità richiesto dall’art. 2119 cod.civ.
il 29 Marzo, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 27 marzo 2019, n. 8582 Licenziamento – Guida dell’automezzo aziendale in stato di ebbrezza alcolica oltre i limiti consentiti dalla legge in orario di lavoro – Lesione del vincolo di fiducia Rilevato che 1. la Corte di appello di Venezia, con sentenza del 14.6.2017 (nr. 397), rigettava il reclamo proposto […]
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