CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 31 gennaio 2019, n. 2943 Licenziamento collettivo – Mancata cessazione della attività d’impresa – Riassunzione, con contratti a termine, di alcuni lavoratori già licenziati – Regolarità della procedura – Accertamento Fatti di causa La Corte d’Appello di Napoli confermava la pronuncia del Tribunale della stessa sede, che aveva accolto le […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 31 gennaio 2019, n. 2943 – Licenziamento collettivo – Mancata cessazione della attività d’impresa – Riassunzione, con contratti a termine, di alcuni lavoratori già licenziati
il 4 Febbraio, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 01 febbraio 2019, n. 3147 – Licenziamento del dirigente per soppressione della posizione di direttore a seguito riorganizzazione delle strutture
il 4 Febbraio, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 01 febbraio 2019, n. 3147 Licenziamento – Dirigente – Soppressione della posizione di direttore – Riorganizzazione delle strutture – Impossibilità di ricollocamento in altra posizione di lavoro Fatti di causa 1. Con sentenza n. 489 del 25.7.2016 la Corte d’appello di Milano, confermando la pronuncia del Tribunale di Lodi, ha […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 01 febbraio 2019, n. 3133 – Licenziamento disciplinare per accesso, durante l’orario di lavoro, a siti intemet estranei all’ambito lavorativo
il 4 Febbraio, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 01 febbraio 2019, n. 3133 Licenziamento disciplinare – Segretaria part time – Accesso, durante l’orario di lavoro, a siti intemet estranei all’ambito lavorativo Fatti di causa 1. La Corte d’Appello di Brescia, con sentenza n. 73/2016, ha respinto il reclamo proposto da M.G. avverso la sentenza del Tribunale della stessa […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 30 gennaio 2019, n. 2679 – Licenziamento per articoli denigratori per l’azienda su un blog – Illegittimo se rientrano nel diritto di cronaca
il 31 Gennaio, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 30 gennaio 2019, n. 2679 Licenziamento – Articoli denigratori per l’azienda – Contestazione – Sospensione cautelare dal servizio del lavoratore Rilevato che 1. il Tribunale di Roma aveva respinto l’impugnativa proposta da V.F. avverso il licenziamento intimatogli il 29 settembre 2011 a seguito di contestazione riferita alla ricezione, da parte […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 30 gennaio 2019, n. 2680 – La giusta causa di licenziamento integra una clausola generale, che richiede di essere concretizzata dall’interprete tramite valorizzazione dei fattori esterni relativi alla coscienza generale e dei principi tacitamente richiamati dalla norma, quindi mediante specificazioni che hanno natura giuridica e la cui disapplicazione è deducibile in sede di legittimità come violazione di legge, mentre l’accertamento della ricorrenza concreta degli elementi del parametro normativo si pone sul diverso piano del giudizio di fatto, demandato al giudice di merito e incensurabile in cassazione se privo di errori logici e giuridici
il 31 Gennaio, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
la giusta causa di licenziamento deve rivestire il carattere di grave negazione degli elementi essenziali del rapporto di lavoro e, in particolare, dell’elemento fiduciario, dovendo il giudice valutare, da un lato, la gravità dei fatti addebitati al lavoratore, in relazione alla portata oggettiva e soggettiva dei medesimi, alle circostanze nelle quali sono stati commessi e all’intensità del profilo intenzionale, dall’altro, la proporzionalità fra tali fatti e la sanzione inflitta, per stabilire se la lesione dell’elemento fiduciario, su cui si basa la collaborazione del prestatore di lavoro, sia tale, in concreto, da giustificare la massima sanzione disciplinare; quale evento “che non consente la prosecuzione, anche provvisoria, del rapporto”, la giusta causa di licenziamento integra una clausola generale, che richiede di essere concretizzata dall’interprete tramite valorizzazione dei fattori esterni relativi alla coscienza generale e dei principi tacitamente richiamati dalla norma, quindi mediante specificazioni che hanno natura giuridica e la cui disapplicazione è deducibile in sede di legittimità come violazione di legge, mentre l’accertamento della ricorrenza concreta degli elementi del parametro normativo si pone sul diverso piano del giudizio di fatto, demandato al giudice di merito e incensurabile in cassazione se privo di errori logici e giuridici
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 29 gennaio 2019, n. 2437 – Licenziamento per giusta causa per operazioni di addebito e accredito sui conti correnti dei clienti con falsificazione della firma
il 29 Gennaio, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 29 gennaio 2019, n. 2437 Licenziamento per giusta causa – Operazioni di addebito e accredito sui conti correnti dei clienti – Falsificazione della firma – Tardività della contestazione Rilevato 1. che la Corte d’appello di Bologna ha confermato la sentenza di primo grado che aveva respinto la domanda di F.B. […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 29 gennaio 2019, n. 2436 – Licenziamento per appropriazione indebita di ingenti quantitativi di prodotti carburanti – Le intercettazioni telefoniche o ambientali, effettuate in un procedimento penale, sono pienamente utilizzabili nel procedimento disciplinare di cui all’art. 7 della l. n. 300 del 1970
il 29 Gennaio, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
Il giudice del lavoro, ai fini della formazione del proprio convincimento in ordine alla sussistenza di una giusta causa di licenziamento, può valutare gli atti delle indagini preliminari e le intercettazioni telefoniche ivi assunte, anche ove sia mancato il vaglio critico del dibattimento, in quanto la parte può sempre contestare nel giudizio civile i fatti acquisiti in un procedimento penale
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 28 gennaio 2019, n. 2288 – Illegittimità dei licenziamenti intimati qualora in presenza di una condotta di rilievo disciplinare punita con sanzione conservativa la tutela prevista è di tipo reintegratorio
il 28 Gennaio, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
la giusta causa di licenziamento deve rivestire il carattere di grave negazione degli elementi essenziali del rapporto di lavoro e, in particolare, dell’elemento fiduciario, dovendo il giudice valutare, da un lato, la gravità dei fatti addebitati al lavoratore, in relazione alla portata oggettiva e soggettiva dei medesimi, alle circostanze nelle quali sono stati commessi e all’intensità del profilo intenzionale, dall’altro, la proporzionalità fra tali fatti e la sanzione inflitta, per stabilire se la lesione dell’elemento fiduciario, su cui si basa la collaborazione del prestatore di lavoro, sia tale, in concreto, da giustificare la massima sanzione disciplinare; quale evento “che non consente la prosecuzione, anche provvisoria, del rapporto”, la giusta causa di licenziamento integra una clausola generale, che richiede di essere concretizzata dall’interprete tramite valorizzazione dei fattori esterni relativi alla coscienza generale e dei principi tacitamente richiamati dalla norma, quindi mediante specificazioni che hanno natura giuridica e la cui disapplicazione è deducibile in sede di legittimità come violazione di legge, mentre l’accertamento della ricorrenza concreta degli elementi del parametro normativo si pone sul diverso piano del giudizio di fatto, demandato al giudice di merito e incensurabile in cassazione se privo di errori logici e giuridici
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