Quando il sequestro cd. diretto del profitto del reato tributario non è possibile nei confronti della società, non è di conseguenza consentito nei confronti dell’ente collettivo il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente, salvo che la persona giuridica costituisca uno schermo fittizio
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 42946 depositata il 18 ottobre 2019 – Quando il sequestro cd. diretto del profitto del reato tributario non è possibile nei confronti della società, non è di conseguenza consentito nei confronti dell’ente collettivo il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente, salvo che la persona giuridica costituisca uno schermo fittizio
il 9 Novembre, 2019in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
Corte di Cassazione sentenza n. 26928 depositata il 22 ottobre 2019 – Con l’adesione alla definizione agevolata di cui al D.L. 22 ottobre 2016, n. 193, art. 6 anche circa l’intervenuto pagamento di tutte le rate, deve dichiararsi la cessazione della materia del contendere
il 9 Novembre, 2019in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, PROCEDURE DEFLATTIVE
Con l’adesione alla definizione agevolata di cui al D.L. 22 ottobre 2016, n. 193, art. 6 anche circa l’intervenuto pagamento di tutte le rate, deve dichiararsi la cessazione della materia del contendere
Leggi tuttoCorte di Cassazione sentenza n. 26923 depositata il 22 ottobre 2019 – In tema di accertamento induttivo del reddito di impresa, ai sensi del D.P.R. n. 600 del 1973, art. 39, comma 1, lett. d), il convincimento del giudice in ordine alla sussistenza di maggiori ricavi non dichiarati da un’impresa commerciale può fondarsi anche su una sola presunzione semplice, purché grave e precisa e prescindendo dall’entita della evasione
il 9 Novembre, 2019in TRIBUTItags: accertamento, cassazione tributi
In tema di accertamento induttivo del reddito di impresa, ai sensi del D.P.R. n. 600 del 1973, art. 39, comma 1, lett. d), il convincimento del giudice in ordine alla sussistenza di maggiori ricavi non dichiarati da un’impresa commerciale può fondarsi anche su una sola presunzione semplice, purché grave e precisa e prescindendo dall’entita della evasione
Leggi tuttoCorte di Cassazione sentenza n. 26926 depositata il 22 ottobre 2019 – In tema di sanzioni amministrative per violazione di norme tributarie, il D.Lgs. n. 471 del 1997, art. 13, ratione temporis applicabile, opera anche per il caso di superamento del limite massimo dei crediti d’imposta compensabili, equivalendo esso al mancato versamento di parte del tributo
il 9 Novembre, 2019in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, SANZIONI
In tema di sanzioni amministrative per violazione di norme tributarie, il D.Lgs. n. 471 del 1997, art. 13, ratione temporis applicabile, opera anche per il caso di superamento del limite massimo dei crediti d’imposta compensabili, equivalendo esso al mancato versamento di parte del tributo
Leggi tuttoCorte di Cassazione sentenza n. 27278 depositata il 24 ottobre 2019 – Il trasferimento del credito IVA dal cedente al cessionario si verifica soltanto nel momento in cui il credito viene ad esistenza, prima di allora il contratto, pur essendo perfetto, esplica efficacia meramente obbligatoria
il 9 Novembre, 2019in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, RIMBORSI e PRESCRIZIONI TRIBUTARI
Il trasferimento del credito IVA dal cedente al cessionario si verifica soltanto nel momento in cui il credito viene ad esistenza, prima di allora il contratto, pur essendo perfetto, esplica efficacia meramente obbligatoria
Leggi tuttoCorte di Cassazione sentenza n. 27610 depositata il 29 ottobre 2019 – E’ legittima l’azione di responsabilità proposta contro l’amministratore della società di capitali poi fallita per l’omessa tenuta della contabilità e presentazione delle dichiarazioni fiscali dovendosi determinare il risarcimento in via equitativa in misura pari al 30 per cento della complessiva esposizione verso il concessionario della riscossione
il 9 Novembre, 2019in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile
E’ legittima l’azione di responsabilità proposta contro l’amministratore della società di capitali poi fallita per l’omessa tenuta della contabilità e presentazione delle dichiarazioni fiscali dovendosi determinare il risarcimento in via equitativa in misura pari al 30 per cento della complessiva esposizione verso il concessionario della riscossione
Leggi tuttoCorte di Cassazione sentenza n. 27793 depositata il 30 ottobre 2019 – La relazione della società di revisione dei bilanci delle società commerciali, una volta messa a disposizione dell’ufficio tributario e/o del giudice tributario, va considerata un documento incorporante enunciati che possono essere privati della forza dimostrativa dei fatti attestati solo con una prova contraria che non può essere fornita attraverso meri indizi di non veridicità, ma con la produzione di documenti che siano idonei a dimostrare che, nel giudizio di revisione, il revisore sia incorso in errore o abbia realizzato un inadempimento
il 9 Novembre, 2019in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, NOTIFICHE, PROCEDURE DEFLATTIVE
La relazione della società di revisione dei bilanci delle società commerciali, una volta messa a disposizione dell’ufficio tributario e/o del giudice tributario, va considerata un documento incorporante enunciati che possono essere privati della forza dimostrativa dei fatti attestati solo con una prova contraria che non può essere fornita attraverso meri indizi di non veridicità, ma con la produzione di documenti che siano idonei a dimostrare che, nel giudizio di revisione, il revisore sia incorso in errore o abbia realizzato un inadempimento
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 44508 depositata il 31 ottobre 2019 – Il reato per omissione contributiva si configura solo quando dal fatto deriva l’omesso versamento di contributi e premi previsti dalle leggi sulla previdenza e assistenza obbligatorie per un importo mensile non inferiore al maggiore importo fra Euro 2.582,28 mensili e il cinquanta per cento dei contributi complessivamente dovuti
il 9 Novembre, 2019in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, CONTRIBUTI PREV
Il reato per omissione contributiva si configura solo quando dal fatto deriva l’omesso versamento di contributi e premi previsti dalle leggi sulla previdenza e assistenza obbligatorie per un importo mensile non inferiore al maggiore importo fra Euro 2.582,28 mensili e il cinquanta per cento dei contributi complessivamente dovuti
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