Integra il delitto di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato ex art. 316-ter cod. pen., e non quelli di truffa o di appropriazione indebita o di indebita compensazione ex art. 10-quater D.Lgs. 10 marzo 2000, n. 74, la condotta del datore di lavoro che, esponendo falsamente di aver corrisposto al lavoratore somme a titolo di indennità per malattia, assegni familiari e cassa integrazione guadagni, ottiene dall’I.N.P.S. il conguaglio di tali somme, in realtà non corrisposte, con quelle da lui dovute a titolo di contributi previdenziali e assistenziali, così percependo indebitamente dallo stesso istituto le corrispondenti erogazioni
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 18311 depositata il 16 giugno 2020 – Integra il delitto di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato ex art. 316-ter cod. pen., e non quelli di truffa o di appropriazione indebita o di indebita compensazione ex art. 10-quater D.Lgs. 10 marzo 2000, n. 74, la condotta del datore di lavoro che, esponendo falsamente di aver corrisposto al lavoratore somme a titolo di indennità per malattia, assegni familiari e cassa integrazione guadagni, ottiene dall’I.N.P.S. il conguaglio di tali somme, in realtà non corrisposte, con quelle da lui dovute a titolo di contributi previdenziali e assistenziali, così percependo indebitamente dallo stesso istituto le corrispondenti erogazioni
il 1 Luglio, 2020in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, SANZIONI e REATI PENALI
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 25 giugno 2020, n. 12713 – Il ricorso per cassazione deve, infatti, contenere tutti gli elementi necessari a costituire le ragioni per cui si chiede la cassazione della sentenza di merito ed a consentire la valutazione della fondatezza di tali ragioni, senza che sia necessario fare rinvio a fonti esterne al ricorso e, quindi, ad elementi o atti concernenti il pregresso grado di giudizio di merito
il 1 Luglio, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
Il ricorso per cassazione deve, infatti, contenere tutti gli elementi necessari a costituire le ragioni per cui si chiede la cassazione della sentenza di merito ed a consentire la valutazione della fondatezza di tali ragioni, senza che sia necessario fare rinvio a fonti esterne al ricorso e, quindi, ad elementi o atti concernenti il pregresso grado di giudizio di merito
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 25 giugno 2020, n. 12627 – La natura di ente pubblico non economico del datore di lavoro, quale l’Autorità Portuale, impedisce l’instaurazione di stabili rapporti di lavoro con le Autorità Portuali che non tengano conto dell’effettivo fabbisogno di personale, delle esigenze finanziarie dell’ente pubblico non economico, della necessaria pubblicità delle forme di reclutamento, cioè degli interessi pubblici e dei principi consacrati dall’art. 97 Cost.
il 1 Luglio, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
La natura di ente pubblico non economico del datore di lavoro, quale l’Autorità Portuale, impedisce l’instaurazione di stabili rapporti di lavoro con le Autorità Portuali che non tengano conto dell’effettivo fabbisogno di personale, delle esigenze finanziarie dell’ente pubblico non economico, della necessaria pubblicità delle forme di reclutamento, cioè degli interessi pubblici e dei principi consacrati dall’art. 97 Cost.
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 25 giugno 2020, n. 12626 – L’elenco delle attività espletabili senza autorizzazione, tassativo per i dipendenti pubblici, anche per il Dirigente scolastico, per cui è obbligatoria la restituzione compenso nella qualità di presidente del consiglio di amministrazione di azienda speciale avendo ricoperto l’incarico senza l’autorizzazione dell’amministrazione datrice di lavoro
il 1 Luglio, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 25 giugno 2020, n. 12626 Dirigente scolastico – Restituzione compenso nella qualità di presidente del consiglio di amministrazione di azienda speciale – Incarico non autorizzato dalla amministrazione datrice di lavoro – Elenco delle attività espletabili senza autorizzazione, tassativo – Eccezione – Dipendente pubblico collocato in aspettativa o fuori ruolo Rivelato […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 25 giugno 2020, n. 12625 – L’ordinanza di inammissibilità dell’appello resa ex art. 348 ter cod.proc.civ. è ricorribile per cassazione, ai sensi dell’art. 111, comma 7, Cost., limitatamente ai vizi suoi propri costituenti violazioni della legge processuale, purché compatibili con la logica e la struttura del giudizio ad essa sotteso
il 1 Luglio, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
L’ordinanza di inammissibilità dell’appello resa ex art. 348 ter cod.proc.civ. è ricorribile per cassazione, ai sensi dell’art. 111, comma 7, Cost., limitatamente ai vizi suoi propri costituenti violazioni della legge processuale, purché compatibili con la logica e la struttura del giudizio ad essa sotteso
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 24 giugno 2020, n. 12441 – Nel rito del lavoro soltanto il contrasto insanabile tra dispositivo e motivazione determina la nullità della sentenza, da far valere mediante impugnazione, in difetto della quale prevale il dispositivo
il 1 Luglio, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
Nel rito del lavoro soltanto il contrasto insanabile tra dispositivo e motivazione determina la nullità della sentenza, da far valere mediante impugnazione, in difetto della quale prevale il dispositivo
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 19 giugno 2020, n. 11990 – In tema di IRPEF, la prestazione di capitale che un fondo di previdenza complementare per il personale di un istituto bancario effettui, forfetariamente a saldo e stralcio, in favore di un ex dipendente, in forza di un accordo transattivo risolutivo di ogni rapporto inerente al trattamento pensionistico integrativo in godimento, costituisce, ai sensi dell’art. 6, comma 2, del D.P.R. n. 917 del 1986, reddito della stessa categoria della “pensione integrativa” cui il dipendente ha rinunciato e va, quindi, assoggettato al medesimo regime fiscale
il 1 Luglio, 2020in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, processo tributario, TUIR
In tema di IRPEF, la prestazione di capitale che un fondo di previdenza complementare per il personale di un istituto bancario effettui, forfetariamente a saldo e stralcio, in favore di un ex dipendente, in forza di un accordo transattivo risolutivo di ogni rapporto inerente al trattamento pensionistico integrativo in godimento, costituisce, ai sensi dell’art. 6, comma 2, del D.P.R. n. 917 del 1986, reddito della stessa categoria della “pensione integrativa” cui il dipendente ha rinunciato e va, quindi, assoggettato al medesimo regime fiscale
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 05 giugno 2020, n. 10782 – Poiché il meccanismo normativamente previsto per il pagamento da parte del datore ed il conseguente diritto dei lavoratori integra una delegazione una revoca della delegazione di pagamento da parte del datore di lavoro può logicamente ricollegarsi soltanto all’avvenuto pagamento ai lavoratori delle relative spettanze senza possibilità di estensione di tale effetto rispetto all’obbligo di versamento in favore di altri lavoratori o a quello di versamento dei contributi finalizzati a soddisfare gli scopi propri della Cassa
il 1 Luglio, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, CONTRIBUTI PREV
Poiché il meccanismo normativamente previsto per il pagamento da parte del datore ed il conseguente diritto dei lavoratori integra una delegazione una revoca della delegazione di pagamento da parte del datore di lavoro può logicamente ricollegarsi soltanto all’avvenuto pagamento ai lavoratori delle relative spettanze senza possibilità di estensione di tale effetto rispetto all’obbligo di versamento in favore di altri lavoratori o a quello di versamento dei contributi finalizzati a soddisfare gli scopi propri della Cassa
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