Questa Corte di legittimità ha, ormai da tempo, delineato la struttura processuale dell’opposizione a cartella ai sensi dell’art. 24 d.lgs. n. 46 del 1999 assimilandola al tipo previsto dal codice di rito per regolare l’opposizione a decreto ingiuntivo ed ha consolidato il principio secondo cui in tema di riscossione di contributi e premi assicurativi, il giudice dell’opposizione alla cartella esattoriale che ritenga illegittima l’iscrizione a ruolo ai sensi dell’art. 24, comma 3, del d.lgs. n. 46 del 1999, non può limitarsi a dichiarare tale illegittimità, ma deve esaminare nel merito la fondatezza della domanda di pagamento dell’istituto previdenziale, valendo gli stessi principi che governano l’opposizione a decreto ingiuntivo
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 22 novembre 2018, n. 30269 – Recupero somme erogate dal Fondo di Garanzia a mezzo cartella di pagamento – Nel giudizio processuale dell’opposizione a cartella è assimilato al codice di rito per regolare l’opposizione a decreto ingiuntivo
il 27 Novembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, CONTRIBUTI PREV
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 22 novembre 2018, n. 30264 – In difetto d’una sanzione a pena di nullità prevista dalla legge o dall’autonomia privata, vige il principio della libertà della forma dell’accordo o del contratto collettivo di lavoro, e che la medesima libertà deve essere ravvisata anche riguardo agli atti che ne siano risolutori, come il mutuo dissenso ed il recesso unilaterale
il 27 Novembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
In difetto d’una sanzione a pena di nullità prevista dalla legge o dall’autonomia privata, vige il principio della libertà della forma dell’accordo o del contratto collettivo di lavoro, e che la medesima libertà deve essere ravvisata anche riguardo agli atti che ne siano risolutori, come il mutuo dissenso ed il recesso unilaterale
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 22 novembre 2018, n. 30259 – In tema di licenziamento per giustificato motivo oggettivo di licenziamento è sufficiente che le addotte ragioni inerenti all’attività produttiva ed all’organizzazione del lavoro, comprese quelle dirette ad una migliore efficienza gestionale ovvero ad un incremento della redditività, determinino causalmente un effettivo mutamento dell’assetto organizzativo attraverso la soppressione di un’individuata posizione lavorativa. Tale motivo oggettivo è rimesso alla valutazione del datore di lavoro
il 27 Novembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
in tema di licenziamento per giustificato motivo oggettivo di licenziamento è sufficiente che le addotte ragioni inerenti all’attività produttiva ed all’organizzazione del lavoro, comprese quelle dirette ad una migliore efficienza gestionale ovvero ad un incremento della redditività, determinino causalmente un effettivo mutamento dell’assetto organizzativo attraverso la soppressione di un’individuata posizione lavorativa. Tale motivo oggettivo è rimesso alla valutazione del datore di lavoro, senza che il giudice possa sindacare la scelta dei criteri di gestione dell’impresa, atteso che tale scelta è espressione della libertà di iniziativa economica tutelata dall’art. 41 Cost., mentre al giudice spetta il controllo della reale sussistenza del motivo addotto dall’imprenditore, con la conseguenza che non è sindacabile nei suoi profili di congruità ed opportunità la scelta imprenditoriale che abbia comportato la soppressione del settore lavorativo o del reparto o del posto cui era addetto il lavoratore licenziato, sempre che risulti l’effettività e la non pretestuosità del riassetto organizzativo operato, non essendo, peraltro, necessario, ai fini della configurabilità del giustificato motivo, che vengano soppresse tutte le mansioni in precedenza attribuite al lavoratore licenziato, ben potendo le stesse essere solo diversamente ripartite ed attribuite”.
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 22 novembre 2018, n. 30282 – Modifica unilaterla della collocazione temporale della prestazione, occorre un previo accordo ai sensi dell’art. 3, n. 5, del c.c.n.l. di categoria
il 27 Novembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 22 novembre 2018, n. 30282 Rapporto di lavoro – Modifica unilaterla della collocazione temporale della prestazione – Accordo – Prova – Violazione dei canoni di correttezza e buona fede Rilevato Che A. del B. s.p.a. propose appello avverso la sentenza emessa il 10.1.03 dal Tribunale di Trento, con la quale, […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 22 novembre 2018, n. 30279 – Licenziamento disciplinare per ammanco di cassa – Non rileva il momento in cui è maturato il proposito di licenziare il dipendente né l’eventualità esternazione dell’atto a terzi, ma è necessario che l’intento negoziale si traduca in un atto giuridico diretto alla persona nella cui sfera giuridica è destinato a produrre effetti
il 27 Novembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
non rileva il momento in cui è maturato il proposito di licenziare il dipendente né l’eventualità esternazione dell’atto a terzi, ma è necessario che l’intento negoziale si traduca in un atto giuridico diretto alla persona nella cui sfera giuridica è destinato a produrre effetti; nel caso in esame, quindi, correttamente la Corte di merito non ha attribuito alcuna rilevanza alla lettera di recesso dell’1.4.2015, inviata ad un indirizzo inesistente, perché non idonea a rappresentare nella sfera di conoscibilità del destinatario il convincimento della esistenza di un provvedimento espulsivo
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 22 novembre 2018, n. 30278 – Licenziamento per giusta causa per condotta grave che ha compromesso il vincolo fiduciario per aver sottratto uno psicofarmaco di proprietà di un paziente ricoverato presso la struttura
il 27 Novembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
Licenziamento per giusta causa per condotta grave che ha compromesso il vincolo fiduciario per aver sottratto uno psicofarmaco di proprietà di un paziente ricoverato presso la struttura
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 22 novembre 2018, n. 30283 – L’azione giudiziale relativa a pretese previdenziali dovesse essere preceduta, a pena di improponibilità, dalla domanda amministrativa
il 26 Novembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, CONTRIBUTI PREV
in materia di benefici contributi per pregressa esposizione ad amianto, «la domanda amministrativa (…) è condizione di ammissibilità di quella giudiziaria (…), avendo disposto il legislatore che il privato non affermi un diritto davanti all’autorità giudiziaria prima che esso sia sorto, ossia prima del perfezionamento della relativa fattispecie a formazione progressiva, nella quale la presentazione della domanda segna la nascita dell’obbligo dell’ente previdenziale»
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 22 novembre 2018, n. 30281 – Licenziamento per giustificato motivo oggettivo
il 26 Novembre, 2018in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 22 novembre 2018, n. 30281 – Licenziamento per giustificato motivo oggettivo
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