CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 29 settembre 2020, n. 20677 Riliquidazione della pensione di anzianità a carico del Fondo Volo – Nuovo rapporto di lavoro con altra azienda di navigazione aerea – Obbligo di reiscrizione al medesimo Fondo – Totale cumulabilità tra pensione di anzianità e reddito da lavoro – Disposizione speciale sulla sospensione della […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 29 settembre 2020, n. 20677 – Totale cumulabilità tra pensione di anzianità e reddito da lavoro
il 1 Ottobre, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, PENSIONI
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 28 settembre 2020, n. 20477 – Il diritto del coniuge divorziato alla pensione di reversibilità presuppone che il richiedente al momento della morte dell’ex coniuge sia titolare di assegno di divorzio giudizialmente riconosciuto ai sensi dell’art. 5, l. n. 898/1970
il 1 Ottobre, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, PENSIONI
Il diritto del coniuge divorziato alla pensione di reversibilità presuppone che il richiedente al momento della morte dell’ex coniuge sia titolare di assegno di divorzio giudizialmente riconosciuto ai sensi dell’art. 5, l. n. 898/1970
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 28 settembre 2020, n. 20476 – Per le pensioni di reversibilità il blocco della perequazione automatica delle pensioni ex art. 1, comma 19, l. n. 247/2007 l’importo-base sul quale calcolare l’eventuale superamento della soglia di otto volte il trattamento minimo è costituito dal trattamento pensionistico al netto, e non al lordo, delle riduzioni derivanti dall’applicazione dei divieti di cumulo con gli altri redditi percepiti dal superstite
il 1 Ottobre, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, PENSIONI
Per le pensioni di reversibilità il blocco della perequazione automatica delle pensioni ex art. 1, comma 19, l. n. 247/2007 l’importo-base sul quale calcolare l’eventuale superamento della soglia di otto volte il trattamento minimo è costituito dal trattamento pensionistico al netto, e non al lordo, delle riduzioni derivanti dall’applicazione dei divieti di cumulo con gli altri redditi percepiti dal superstite
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 29 settembre 2020, n. 20673 – Liquidazione dell’indennità di maternità da parte dell’IPSEMA determinata nella misura dell’80% della «retribuzione media globale giornaliera» che si ottiene dividendo per trenta l’importo totale della retribuzione del mese precedente a quello nel corso del quale ha avuto inizio il congedo
il 1 Ottobre, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, maternità
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 29 settembre 2020, n. 20673 IPSEMA – Liquidazione dell’indennità di maternità – Calcolo non sulla base della retribuzione media globale giornaliera – Disciplina autonoma Fatti di causa 1. con ricorso proposto dinanzi al Tribunale di Pistoia secondo il rito sommario contro le discriminazioni di genere ex artt. 36 e 38 […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 28 settembre 2020, n. 20466 – Qualora il datore di lavoro lasci in condizione di inattività il dipendente non solo viola l’art. 2103 cod. civ., ma lede il fondamentale diritto al lavoro, inteso soprattutto come mezzo di estrinsecazione della personalità di ciascun cittadino, nonché dell’immagine e della professionalità del dipendente, ineluttabilmente mortificate dal mancato esercizio delle prestazioni tipiche della qualifica di appartenenza
il 1 Ottobre, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
Qualora il datore di lavoro lasci in condizione di inattività il dipendente non solo viola l’art. 2103 cod. civ., ma lede il fondamentale diritto al lavoro, inteso soprattutto come mezzo di estrinsecazione della personalità di ciascun cittadino, nonché dell’immagine e della professionalità del dipendente, ineluttabilmente mortificate dal mancato esercizio delle prestazioni tipiche della qualifica di appartenenza
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 28 settembre 2020, n. 20478 – In tema di blocco della perequazione automatica delle pensioni ex art. 1, comma 19, l. n. 247/2007 per le pensioni di reversibilità, l’importo-base sul quale calcolare l’eventuale superamento della soglia di otto volte il trattamento minimo, oltre la quale il blocco della perequazione di cui all’art. 1, comma 19, l. n. 247/2007, è destinato a operare, è costituito dal trattamento pensionistico al netto, e non al lordo, delle riduzioni derivanti dall’applicazione dei divieti di cumulo con gli altri redditi percepiti dal superstite
il 1 Ottobre, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, PENSIONI
In tema di blocco della perequazione automatica delle pensioni ex art. 1, comma 19, l. n. 247/2007 per le pensioni di reversibilità, l’importo-base sul quale calcolare l’eventuale superamento della soglia di otto volte il trattamento minimo, oltre la quale il blocco della perequazione di cui all’art. 1, comma 19, l. n. 247/2007, è destinato a operare, è costituito dal trattamento pensionistico al netto, e non al lordo, delle riduzioni derivanti dall’applicazione dei divieti di cumulo con gli altri redditi percepiti dal superstite
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 25 settembre 2020, n. 20243 – I permessi ex art. 33, comma 6, della legge n. 104 del 1992 sono riconosciuti al lavoratore portatore di handicap in ragione della necessità di una più agevole integrazione familiare e sociale, senza che la fruizione del beneficio debba essere necessariamente diretto alle esigenze di cura
il 1 Ottobre, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
I permessi ex art. 33, comma 6, della legge n. 104 del 1992 sono riconosciuti al lavoratore portatore di handicap in ragione della necessità di una più agevole integrazione familiare e sociale, senza che la fruizione del beneficio debba essere necessariamente diretto alle esigenze di cura
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 14 settembre 2020, n. 19084 – La mancata o inesatta applicazione di una norma di legge da parte del giudice amministrativo integra al più un “error in iudicando” ma non dà luogo alla creazione di una norma inesistente, comportante un’invasione della sfera di attribuzione del potere legislativo
il 1 Ottobre, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
La mancata o inesatta applicazione di una norma di legge da parte del giudice amministrativo integra al più un “error in iudicando” ma non dà luogo alla creazione di una norma inesistente, comportante un’invasione della sfera di attribuzione del potere legislativo
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