La decadenza di cui al D.P.R. 30 aprile 1970, n. 639, art. 47 non può trovare applicazione in tutti quei casi in cui la domanda giudiziale sia rivolta ad ottenere non già il riconoscimento del diritto alla prestazione previdenziale in sé considerata, ma solo l’adeguamento di detta prestazione già riconosciuta in un importo inferiore a quello dovuto
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 07 luglio 2020, n. 14087 – La decadenza di cui al D.P.R. 30 aprile 1970, n. 639, art. 47 non può trovare applicazione in tutti quei casi in cui la domanda giudiziale sia rivolta ad ottenere non già il riconoscimento del diritto alla prestazione previdenziale in sé considerata, ma solo l’adeguamento di detta prestazione già riconosciuta in un importo inferiore a quello dovuto
il 11 Luglio, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, PENSIONI
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 07 luglio 2020, n. 14086 – Licenziamento disciplinare per avere svolto, durante l’assenza per malattia, un’attività lavorativa presso altra azienda. Tale comportamento è oggettivamente idoneo a ledere il vincolo fiduciario, in quanto tendente a ritardare il rientro in azienda della dipendente
il 11 Luglio, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 07 luglio 2020, n. 14086 Licenziamento disciplinare – Riconoscimento della natura ritorsiva – Carattere fittizio della malattia – Indagini investigative Fatti di causa 1. La Corte di appello di Napoli, con sentenza n. 3751/2018, riformando la sentenza di primo grado, ha dichiarato la legittimità del licenziamento disciplinare intimato in data […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 07 luglio 2020, n. 14081 – Nel rito del lavoro, in base al combinato disposto degli artt. 416, terzo comma, c.p.c., 437, secondo comma, c.p.c., l’omessa indicazione, nell’atto introduttivo del giudizio di primo grado, dei documenti, e l’omesso deposito degli stessi contestualmente a tale atto, determinano la decadenza del diritto alla produzione dei documenti stessi, a meno che la produzione non sia giustificata dal tempo della loro formazione o dall’evolversi della vicenda processuale successivamente al ricorso ed alla memoria di costituzione
il 11 Luglio, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
Nel rito del lavoro, in base al combinato disposto degli artt. 416, terzo comma, c.p.c., 437, secondo comma, c.p.c., l’omessa indicazione, nell’atto introduttivo del giudizio di primo grado, dei documenti, e l’omesso deposito degli stessi contestualmente a tale atto, determinano la decadenza del diritto alla produzione dei documenti stessi, a meno che la produzione non sia giustificata dal tempo della loro formazione o dall’evolversi della vicenda processuale successivamente al ricorso ed alla memoria di costituzione
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 07 luglio 2020, n. 14075 – Il vizio di violazione di legge consiste nella deduzione di un’erronea ricognizione, da parte del provvedimento impugnato, della fattispecie normativa astratta e, quindi, implica necessariamente un problema interpretativo della stessa
il 11 Luglio, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
Il vizio di violazione di legge consiste nella deduzione di un’erronea ricognizione, da parte del provvedimento impugnato, della fattispecie normativa astratta e, quindi, implica necessariamente un problema interpretativo della stessa
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 07 luglio 2020, n. 14073 – Inammissibilità del ricorso per difetto dell’interesse ad agire, e quindi anche l’interesse ad impugnare, deve sussistere non solo nel momento in cui è proposta l’azione (o l’impugnazione), ma anche al momento della decisione
il 11 Luglio, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
Inammissibilità del ricorso per difetto dell’interesse ad agire, e quindi anche l’interesse ad impugnare, deve sussistere non solo nel momento in cui è proposta l’azione (o l’impugnazione), ma anche al momento della decisione
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 07 luglio 2020, n. 14072 – In tema di recuperi di aiuti di Stato, pur in presenza nell’ordinamento italiano di norme istitutive di esenzioni analoghe a quelle ritenute contrastanti con il diritto comunitario e nella conseguente difficoltà di comprendere quali in concreto possano costituire aiuti di Stato illegittimi, le imprese che ne siano beneficiarie non possono fare affidamento sulla loro fruizione ove gli stessi siano stati concessi senza previa notifica della Commissione, rientrando nella diligenza dell’operatore economico accertare che la procedura prevista per il controllo di regolarità degli aiuti da parte della Commissione sia stata rispettata
il 11 Luglio, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, CONTRIBUTI PREV
In tema di recuperi di aiuti di Stato, pur in presenza nell’ordinamento italiano di norme istitutive di esenzioni analoghe a quelle ritenute contrastanti con il diritto comunitario e nella conseguente difficoltà di comprendere quali in concreto possano costituire aiuti di Stato illegittimi, le imprese che ne siano beneficiarie non possono fare affidamento sulla loro fruizione ove gli stessi siano stati concessi senza previa notifica della Commissione, rientrando nella diligenza dell’operatore economico accertare che la procedura prevista per il controllo di regolarità degli aiuti da parte della Commissione sia stata rispettata
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 07 luglio 2020, n. 14020 – Presupposto per l’accesso al Fondo di garanzia l. n. 297 del 1982 in favore dei lavoratori per il pagamento del TFR è l’insufficienza in tutto o in parte delle garanzie patrimoniali del debitore assoggettato ad esecuzione forzata, purché il lavoratore abbia esperito infruttuosamente una procedura di esecuzione forzata, salvo che risulti l’esistenza di altri beni aggredibili con l’azione esecutiva
il 11 Luglio, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
Presupposto per l’accesso al Fondo di garanzia l. n. 297 del 1982 in favore dei lavoratori per il pagamento del TFR è l’insufficienza in tutto o in parte delle garanzie patrimoniali del debitore assoggettato ad esecuzione forzata, purché il lavoratore abbia esperito infruttuosamente una procedura di esecuzione forzata, salvo che risulti l’esistenza di altri beni aggredibili con l’azione esecutiva.
La stessa se considerata quale espressione dell’ordinaria diligenza, dopo un’esecuzione infruttuosa già effettuata, occorra che risultino, in base agli atti, beni agevolmente aggredibili ovvero sotto il profilo soggettivo che esistano altri condebitori solidalmente ed illimitatamente responsabili
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 30 giugno 2020, n. 13050 – La contestazione della conformità all’originale di un documento prodotto in copia non può avvenire con clausole di stile e generiche o onnicomprensive, ma va operata a pena di inefficacia in modo chiaro e circostanziato, attraverso l’indicazione specifica sia del documento che si intende contestare, sia degli aspetti per i quali si assume differisca dall’originale
il 9 Luglio, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
La contestazione della conformità all’originale di un documento prodotto in copia non può avvenire con clausole di stile e generiche o onnicomprensive, ma va operata a pena di inefficacia in modo chiaro e circostanziato, attraverso l’indicazione specifica sia del documento che si intende contestare, sia degli aspetti per i quali si assume differisca dall’originale
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