Il delitto di indebita compensazione di cui all’art. 10-quater, d.lgs. 10 marzo 2000, n. 74 si consuma infatti al momento della presentazione dell’ultimo modello F24 relativo all’anno interessato, in quanto, con l’utilizzo del modello indicato, si perfeziona la condotta decettiva del contribuente, realizzandosi il mancato versamento per effetto dell’indebita compensazione di crediti in realtà non spettanti in base alla normativa fiscale
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 23027 depositata il 29 luglio 2020 – Il delitto di indebita compensazione di cui all’art. 10-quater, d.lgs. 10 marzo 2000, n. 74 si consuma infatti al momento della presentazione dell’ultimo modello F24 relativo all’anno interessato, in quanto, con l’utilizzo del modello indicato, si perfeziona la condotta decettiva del contribuente, realizzandosi il mancato versamento per effetto dell’indebita compensazione di crediti in realtà non spettanti in base alla normativa fiscale
il 3 Agosto, 2020in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, COMPENSAZIONI e VERSAMENTI, SANZIONI e REATI PENALI
CORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, – Sentenza n. 20901 depositata il 15 luglio 2020 – Il delitto ex art. 2 d.lgs. n. 74 del 2000 (utilizzazione fraudolenta in dichiarazione di fatture per operazioni inesistenti) è astrattamente configurabile nel caso di intermediazione illegale di manodopera, stante la diversità tra il soggetto emettente la fattura e quello che ha fornito la prestazione
il 30 Luglio, 2020in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
Il delitto ex art. 2 d.lgs. n. 74 del 2000 (utilizzazione fraudolenta in dichiarazione di fatture per operazioni inesistenti) è astrattamente configurabile nel caso di intermediazione illegale di manodopera, stante la diversità tra il soggetto emettente la fattura e quello che ha fornito la prestazione
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 21343 depositata il 17 luglio 2020 – Qualora il profitto conseguito attraverso il reato venga meno, successivamente a questo, per una condotta riparatoria posta in essere volontariamente dal reo, la cosa pericolosa esce dal circuito dell’economia legale e non v’è, perciò, alcuna ragione che giustifichi l’ablazione
il 28 Luglio, 2020in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, SANZIONI e REATI PENALI
Qualora il profitto conseguito attraverso il reato venga meno, successivamente a questo, per una condotta riparatoria posta in essere volontariamente dal reo, la cosa pericolosa esce dal circuito dell’economia legale e non v’è, perciò, alcuna ragione che giustifichi l’ablazione
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 22486 depositata il 24 luglio 2020 – Il principio del ne bis idem vieta allo stesso giudice non solo di condannare, ma anche di giudicare nuovamente la persona per lo stesso fatto
il 28 Luglio, 2020in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, SANZIONI e REATI PENALI
Il principio del ne bis idem vieta allo stesso giudice non solo di condannare, ma anche di giudicare nuovamente la persona per lo stesso fatto
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 22253 depositata il 20 luglio 2020 – Il travisamento delle prova sussiste quando emerge che la sua lettura sia affetta da errore “revocatorio”, per omissione, invenzione o falsificazione
il 27 Luglio, 2020in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, sicurezza sul lavoro
Il travisamento delle prova sussiste quando emerge che la sua lettura sia affetta da errore “revocatorio”, per omissione, invenzione o falsificazione
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 5513 depositata il 12 febbraio 2020 – La disciplina del consolidato fiscale nazionale dell’imposta sul reddito è applicabile anche all’imposta sul valore aggiunto per cui è responsabile del reato di omesso versamento dell’IVA l’amministratore della controllante è l’indisponibilità delle somme necessarie per provvedere al pagamento dell’imposta per mancato trasferimento dalle altre società del gruppo non è riconducibile a fattori estranei alla sfera di dominio della controllante o da questa non governabil
il 24 Luglio, 2020in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
La disciplina del consolidato fiscale nazionale dell’imposta sul reddito è applicabile anche all’imposta sul valore aggiunto per cui è responsabile del reato di omesso versamento dell’IVA l’amministratore della controllante è l’indisponibilità delle somme necessarie per provvedere al pagamento dell’imposta per mancato trasferimento dalle altre società del gruppo non è riconducibile a fattori estranei alla sfera di dominio della controllante o da questa non governabili
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 21353 depositata il 17 luglio 2020 – L’utilità economica ricavata dalla consumazione di una truffa non può essere confiscata come profitto del reato, nemmeno per equivalente, quando la stessa sia stata già restituita al soggetto danneggiato
il 22 Luglio, 2020in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, SANZIONI e REATI PENALI
L’utilità economica ricavata dalla consumazione di una truffa non può essere confiscata come profitto del reato, nemmeno per equivalente, quando la stessa sia stata già restituita al soggetto danneggiato
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE, sezione penale, sentenza n. 18311 depositata il 16 giugno 2020 – Integra il delitto di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato ex art. 316-ter cod. pen., e non quelli di truffa o di appropriazione indebita o di indebita compensazione ex art. 10-quater D.Lgs. 10 marzo 2000, n. 74, la condotta del datore di lavoro che, esponendo falsamente di aver corrisposto al lavoratore somme a titolo di indennità per malattia, assegni familiari e cassa integrazione guadagni, ottiene dall’I.N.P.S. il conguaglio di tali somme, in realtà non corrisposte, con quelle da lui dovute a titolo di contributi previdenziali e assistenziali, così percependo indebitamente dallo stesso istituto le corrispondenti erogazioni
il 1 Luglio, 2020in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, SANZIONI e REATI PENALI
Integra il delitto di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato ex art. 316-ter cod. pen., e non quelli di truffa o di appropriazione indebita o di indebita compensazione ex art. 10-quater D.Lgs. 10 marzo 2000, n. 74, la condotta del datore di lavoro che, esponendo falsamente di aver corrisposto al lavoratore somme a titolo di indennità per malattia, assegni familiari e cassa integrazione guadagni, ottiene dall’I.N.P.S. il conguaglio di tali somme, in realtà non corrisposte, con quelle da lui dovute a titolo di contributi previdenziali e assistenziali, così percependo indebitamente dallo stesso istituto le corrispondenti erogazioni
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