Ai fini della iscrizione nella gestione commercianti, l’attività di mera riscossione dei canoni di un immobile affittato non costituisce di norma attività di impresa, indipendentemente dal fatto che ad esercitarla sia una società commerciale, salvo che si dia prova che costituisca attività commerciale di intermediazione immobiliare
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 15 luglio 2021, n. 20258 – Ai fini della iscrizione nella gestione commercianti, l’attività di mera riscossione dei canoni di un immobile affittato non costituisce di norma attività di impresa, indipendentemente dal fatto che ad esercitarla sia una società commerciale, salvo che si dia prova che costituisca attività commerciale di intermediazione immobiliare
il 22 Luglio, 2021in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, IVS
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 02 luglio 2021, n. 18823 – Nel giudizio di legittimità deve essere tenuta distinta l’ipotesi in cui si lamenti l’omesso esame di una domanda da quella in cui si censuri l’interpretazione che ne abbia data il giudice di merito
il 22 Luglio, 2021in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE
Nel giudizio di legittimità deve essere tenuta distinta l’ipotesi in cui si lamenti l’omesso esame di una domanda da quella in cui si censuri l’interpretazione che ne abbia data il giudice di merito: nel primo caso, infatti, si verte in tema di violazione dell’art. 112 c.p.c. e si pone un problema di natura processuale per la soluzione del quale la Corte di Cassazione ha il potere-dovere di procedere all’esame diretto degli atti, onde acquisire gli elementi di giudizio necessari ai fini della pronuncia richiesta; nel secondo, invece, poiché l’interpretazione della domanda e la individuazione del suo contenuto integrano un tipico accertamento dei fatti riservato, come tale, al giudice di merito, in sede di legittimità va solo effettuato il controllo della correttezza della motivazione che sorregge sul punto la decisione impugnata
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 19 luglio 2021, n. 20560 – Il principio dell’immutabilità della contestazione attiene ai fatti posti a fondamento del licenziamento disciplinare, non anche ai mezzi di prova dei quali il datore di lavoro si avvalga per dimostrare giudizialmente la fondatezza dell’addebito, sicché non gli è impedito di chiedere in giudizio l’acquisizione di prove non emerse nel procedimento disciplinare, né gli è precluso di avvalersi del giudicato penale di condanna che sopravvenga nel corso del giudizio civile di impugnazione della sanzione
il 21 Luglio, 2021in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, DIRITTO PROCESSUALE, SANZIONI DISCIPLINARI
Il principio dell’immutabilità della contestazione attiene ai fatti posti a fondamento del licenziamento disciplinare, non anche ai mezzi di prova dei quali il datore di lavoro si avvalga per dimostrare giudizialmente la fondatezza dell’addebito, sicché non gli è impedito di chiedere in giudizio l’acquisizione di prove non emerse nel procedimento disciplinare, né gli è precluso di avvalersi del giudicato penale di condanna che sopravvenga nel corso del giudizio civile di impugnazione della sanzione
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 07 luglio 2021, n. 19316 – In tema di minimale contributivo previsto, nel settore edile, dall’art. 29, d.l. n. 244/1995 (conv. con l. n. 341/1995), la sospensione dell’attività che sia stata concordata tra datore di lavoro e lavoratore non fa venir meno l’obbligo del pagamento della contribuzione dovuta, salvo che si tratti di ipotesi di sospensione debitamente comunicate all’INPS in via preventiva ed oggettivamente accertabile
il 21 Luglio, 2021in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, CONTRIBUTI PREV
In tema di minimale contributivo previsto, nel settore edile, dall’art. 29, d.l. n. 244/1995 (conv. con l. n. 341/1995), la sospensione dell’attività che sia stata concordata tra datore di lavoro e lavoratore non fa venir meno l’obbligo del pagamento della contribuzione dovuta, salvo che si tratti di ipotesi di sospensione debitamente comunicate all’INPS in via preventiva ed oggettivamente accertabile
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 19 luglio 2021, n. 20562 – La parte che abbia già proposto appello contro alcune statuizioni della sentenza di primo grado non può, nell’ambito dello stesso rapporto processuale, presentare un secondo appello (incidentale) in presenza di impugnazione proposta dalla parte avversa, avendo già consumato il proprio potere di impugnazione, irrilevante all’uopo restando la previsione di cui all’art. 334 c.p.c., che opera solo in favore della parte che, prima dell’iniziativa dell’altro contendente, abbia prestato acquiescenza alla sentenza impugnata
il 20 Luglio, 2021in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
La parte che abbia già proposto appello contro alcune statuizioni della sentenza di primo grado non può, nell’ambito dello stesso rapporto processuale, presentare un secondo appello (incidentale) in presenza di impugnazione proposta dalla parte avversa, avendo già consumato il proprio potere di impugnazione, irrilevante all’uopo restando la previsione di cui all’art. 334 c.p.c., che opera solo in favore della parte che, prima dell’iniziativa dell’altro contendente, abbia prestato acquiescenza alla sentenza impugnata
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 19 luglio 2021, n. 20561 – L’atto di appello, che contenga motivi di gravame non aderenti alle questioni dibattute e decise in primo grado, non è idoneo a conseguire lo scopo del riesame e della riforma della pronuncia impugnata e dev’essere pertanto dichiarato inammissibile
il 20 Luglio, 2021in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
L’atto di appello, che contenga motivi di gravame non aderenti alle questioni dibattute e decise in primo grado, non è idoneo a conseguire lo scopo del riesame e della riforma della pronuncia impugnata e dev’essere pertanto dichiarato inammissibile
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 16 luglio 2021, n. 20396 – La facoltà di collocamento a riposo d’ufficio nel lavoro pubblico contrattualizzato, prevista dall’art. 72, comma 11, del d.l. n. 112 del 2008, conv. con modif. dalla l. n. 133 del 2008, in ragione del raggiungimento dell’anzianità massima contributiva di quaranta anni richiede una motivazione, ancor più necessaria in difetto di un formale atto organizzativo, che consenta il controllo di legalità sull’appropriatezza della risoluzione del rapporto rispetto alla finalità di riorganizzazione perseguita
il 20 Luglio, 2021in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
La facoltà di collocamento a riposo d’ufficio nel lavoro pubblico contrattualizzato, prevista dall’art. 72, comma 11, del d.l. n. 112 del 2008, conv. con modif. dalla l. n. 133 del 2008, in ragione del raggiungimento dell’anzianità massima contributiva di quaranta anni richiede una motivazione, ancor più necessaria in difetto di un formale atto organizzativo, che consenta il controllo di legalità sull’appropriatezza della risoluzione del rapporto rispetto alla finalità di riorganizzazione perseguita
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 07 luglio 2021, n. 19308 – L’unicità del rapporto presuppone la legittimità della vicenda traslativa regolata dall’art. 2112 c.c.: sicché, accertatane l’invalidità, il rapporto con il destinatario della cessione è instaurato in via di mero fatto, tanto che le vicende risolutive dello stesso non sono idonee ad incidere sul rapporto giuridico ancora in essere, rimasto in vita con il cedente
il 19 Luglio, 2021in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
L’unicità del rapporto presuppone la legittimità della vicenda traslativa regolata dall’art. 2112 c.c.: sicché, accertatane l’invalidità, il rapporto con il destinatario della cessione è instaurato in via di mero fatto, tanto che le vicende risolutive dello stesso non sono idonee ad incidere sul rapporto giuridico ancora in essere, rimasto in vita con il cedente
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