CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 22 marzo 2019, n. 8215 Contratto di lavoro – Nullità dell’apposizione del termine – lnerzia del lavoratore protratta per un considerevole lasso di tempo dalla scadenza – Condotta socialmente tipica idonea a perfezionare la risoluzione per mutuo consenso – “Concorrenza con altri elementi convergenti” che inequivocabilmente palesino la volontà risolutiva […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 22 marzo 2019, n. 8215 – Salvo che non sia richiesta la forma scritta ad substantiam, il mutuo consenso sullo scioglimento del rapporto può essere desumibile da comportamenti concludenti
il 23 Marzo, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 22 marzo 2019, n. 8207 – Il beneficio pensionistico ivi previsto spetta unicamente ai lavoratori che, in relazione alle lavorazioni cui sono stati addetti e alle condizioni dei relativi ambienti di lavoro, abbiano subito per più di dieci anni una esposizione a polveri di amianto superiori ai limiti previsti dal d.lgs. n. 277 del 1991, artt. 24 e 31
il 23 Marzo, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, PENSIONI
CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 22 marzo 2019, n. 8207 Rivalutazione contributiva per esposizione ad amianto – Rapporto giuridico in relazione al quale era già intervenuto un giudicato formale – Riconoscimento per il periodo fino alla data del deposito del ricorso introduttivo di quel giudizio – Spettanza della rivalutazione per il periodo successivo, in base […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 22 marzo 2019, n. 8220 – In tema di infortuni sul lavoro e malattie professionali, il nuovo regime introdotto dall’art. 13 del d.lgs. n. 38 del 2000 al fine del riconoscimento dell’indennizzo in capitale del danno biologico per menomazioni superiori al 6 per cento sino al 16 per cento subito dal lavoratore si applica unicamente per i danni conseguenti ad infortuni sul lavoro e a malattie professionali verificatisi o denunciati successivamente all’entrata in vigore del d.m. 12 luglio 2000 recante le tabelle valutative del danno biologico
il 23 Marzo, 2019in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, sicurezza sul lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 22 marzo 2019, n. 8220 Infortunio sul lavoro – Sussistenza del nesso causale tra l’infortunio e le patologie – Prstazioni INAIL – Indennizzo del danno biologico Ritenuto 1. Che la Corte d’Appello di Roma, con la sentenza n. 10803 del 2013, accoglieva l’appello proposto da R. R. nei confronti dell’INAIL […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 20 marzo 2019, n. 7892 – La prescrizione dei contributi previdenziali, nel caso di mancata o tardiva opposizione a cartella esattoriale, rimane quinquennale e non si converte in decennale ai sensi dell’art. 2953 c.c. – nella notificazione eseguita ex art. 139, comma 3, c.p.c., l’omessa spedizione della raccomandata prescritta dal comma 4 della medesima disposizione costituisce un vizio dell’attività dell’ufficiale giudiziario
il 22 Marzo, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, CONTRIBUTI PREV
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 20 marzo 2019, n. 7892 Cartelle esattoriali relative a contributi Inps – Prescrizione del credito per effetto del decorso del termine quinquennale successivamente alla notifica – Consegna dell’atto al portiere dello stabile di abitazione del contribuente – Mancata notizia al destinatario mediante lettera raccomandata – Nullità della notificazione Rilevato che […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 20 marzo 2019, n. 7891 – Esistenza di un credito eccedente il quantum ricevuto in pagamento – Onere della prova a carico del lavoratore-creditore
il 22 Marzo, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 20 marzo 2019, n. 7891 Differenze retributive – Esistenza di un credito eccedente il quantum ricevuto in pagamento – Onere della prova a carico del lavoratore-creditore – Preclusione alla deducibilità in sede di legittimità del vizio di motivazione Rilevato che con sentenza in data 1 giugno – 27 luglio 2017 […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 18 marzo 2019, n. 7549 – I presupposti di intervento del Fondo di garanzia presso l’INPS
il 22 Marzo, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 18 marzo 2019, n. 7549 Fallimento – Pagamento del TFR da parte delI’INPS-Fondo di garanzia – Presupposti – Cessazione del rapporto di lavoro Rilevato che con sentenza in data 29 marzo – 3 maggio 2017 numero 383 la Corte d’Appello di Torino riformava la sentenza del Tribunale di Novara e, […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 22 marzo 2019, n. 8224 – In tema di estinzione del rapporto del socio lavorativa di cooperativa, ove per le medesime ragioni afferenti al rapporto lavorativo siano stati contestualmente emanati la delibera di esclusione ed il licenziamento, l’omessa impugnativa della delibera non preclude la tutela risarcitoria contemplata dall’art. 8 della legge n. 604 del 1966, mentre esclude quella restitutoria della qualità del lavoratore
il 22 Marzo, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
l’effetto estintivo determinato dalla delibera di esclusione non elimina l’illegittimità del licenziamento, che deve essere valutata da giudice del lavoro, permanendo comunque l’interesse del lavoratore a fare valere eventuali vizi del recesso (nel caso in esame la violazione delle garanzie procedimentali di cui all’art. 7 della legge n. 300 del 1970), dall’altro hanno sottolineato che la eventuale tutela risarcitoria deve essere modulata secondo i criteri di cui all’art. 8 della legge n. 604 del 1966, sempre dovuta quando il rapporto non si ripristini, laddove, rispetto al risarcimento, l’offerta datoriale di riassunzione contemplata dall’art. 8 corrisponde ad una proposta contrattuale di ricostituzione di nuovo rapporto
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 21 marzo 2019, n. 8026 – In tema di impugnativa del licenziamento individuale ex art. 6 della l. n. 604 del 1966, come modificato dall’art. 32, comma 1, della l. n. 183 del 2010, ove alla richiesta, effettuata dal lavoratore, di tentativo di conciliazione o arbitrato nel termine di 180 giorni dall’impugnazione stragiudiziale consegua il mancato accordo necessario al relativo espletamento, in quanto la controparte non depositi presso la commissione di conciliazione, entro 20 giorni dal ricevimento della copia della richiesta, la memoria prevista dall’art. 410, comma 7, c.p.c., dallo scadere di detto termine di 20 giorni decorre l’ulteriore termine di 60 giorni entro il quale il lavoratore medesimo è tenuto a presentare, ai sensi dell’ultima parte del comma 2 del citato art. 6, il ricorso al giudice a pena di decadenza
il 21 Marzo, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
In tema di impugnativa del licenziamento individuale ex art. 6 della l. n. 604 del 1966, come modificato dall’art. 32, comma 1, della l. n. 183 del 2010, ove alla richiesta, effettuata dal lavoratore, di tentativo di conciliazione o arbitrato nel termine di 180 giorni dall’impugnazione stragiudiziale consegua il mancato accordo necessario al relativo espletamento, in quanto la controparte non depositi presso la commissione di conciliazione, entro 20 giorni dal ricevimento della copia della richiesta, la memoria prevista dall’art. 410, comma 7, c.p.c., dallo scadere di detto termine di 20 giorni decorre l’ulteriore termine di 60 giorni entro il quale il lavoratore medesimo è tenuto a presentare, ai sensi dell’ultima parte del comma 2 del citato art. 6, il ricorso al giudice a pena di decadenza
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