CORTE DI GIUSTIZIA CE-UE – Sentenza 04 settembre 2019, n. C-71/18 Rinvio pregiudiziale – Sistema comune d’imposta sul valore aggiunto (IVA) – Direttiva 2006/112/CE – Vendita di un terreno sul quale, al momento della cessione, si trova un fabbricato – Qualificazione – Articoli 12 e 135 – Nozione di “terreno edificabile” – Nozione di “fabbricato” […]
Leggi tuttoCORTE DI GIUSTIZIA CE-UE – Sentenza 04 settembre 2019, n. C-71/18 – Un’operazione di cessione di un terreno che incorpora, alla data di tale cessione, un fabbricato non può essere qualificata come cessione di un “terreno edificabile” quando tale operazione è economicamente indipendente da altre prestazioni e non forma, con queste ultime, un’unica operazione, anche se l’intenzione delle parti era che il fabbricato fosse totalmente o parzialmente demolito per fare posto ad un nuovo fabbricato
il 9 Settembre, 2019in Corte CE-UE, TRIBUTItags: CORTE DI GIUSTIZIA CE-UE, IVA
Corte di Giustizia CEE sentenza n. C-72/18 sez.2 depositata il 20 giugno 2019 – La normativa UE osta a una normativa nazionale che riserva il beneficio di un’integrazione salariale agli insegnanti assunti nell’ambito di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato in quanto funzionari di ruolo, con esclusione, in particolare, degli insegnanti assunti a tempo determinato come impiegati amministrativi a contratto, se il compimento di un determinato periodo di servizio costituisce l’unica condizione per la concessione di tale integrazione salariale
il 22 Agosto, 2019in Corte CE-UE, lavorotags: CORTE DI GIUSTIZIA CE-UE, lavoro
La normativa UE osta a una normativa nazionale che riserva il beneficio di un’integrazione salariale agli insegnanti assunti nell’ambito di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato in quanto funzionari di ruolo, con esclusione, in particolare, degli insegnanti assunti a tempo determinato come impiegati amministrativi a contratto, se il compimento di un determinato periodo di servizio costituisce l’unica condizione per la concessione di tale integrazione salariale
Leggi tuttoCORTE DI GIUSTIZIA CE-UE – Sentenza 24 giugno 2019, n. C-619/18 – Viola gli obblighi ad essa incombenti ai sensi dell’articolo 19, paragrafo 1, secondo comma, TUE l’applicazione della misura consistente nell’abbassare l’età per il pensionamento dei giudici presso il Corte suprema ai giudici in carica nominati prima del 3 aprile 2018, e attribuendo, dall’altro, al presidente della Repubblica il potere discrezionale di prorogare la funzione giudiziaria attiva dei giudici di tale organo giurisdizionale oltre l’età per il pensionamento di nuova fissazione
il 21 Agosto, 2019in Corte CE-UE, lavorotags: CORTE DI GIUSTIZIA CE-UE, lavoro
Viola gli obblighi ad essa incombenti ai sensi dell’articolo 19, paragrafo 1, secondo comma, TUE l’applicazione della misura consistente nell’abbassare l’età per il pensionamento dei giudici presso il Corte suprema ai giudici in carica nominati prima del 3 aprile 2018, e attribuendo, dall’altro, al presidente della Repubblica il potere discrezionale di prorogare la funzione giudiziaria attiva dei giudici di tale organo giurisdizionale oltre l’età per il pensionamento di nuova fissazione
Leggi tuttoCorte di giustizia CEE sezione 4 sentenza n. n. C-719/17 depositata il 26 giugno 2019 – Limitando la forma giuridica degli enti di formazione di mediatori a società senza scopo di lucro la Repubblica ellenica è venuta meno agli obblighi ad essa incombenti in forza dell’articolo 15, paragrafo 2, lettere b) e c), nonché paragrafo 3, della direttiva 2006/123/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2006, relativa ai servizi nel mercato interno
il 21 Agosto, 2019in Corte CE-UEtags: CORTE DI GIUSTIZIA CE-UE
Limitando la forma giuridica degli enti di formazione di mediatori a società senza scopo di lucro la Repubblica ellenica è venuta meno agli obblighi ad essa incombenti in forza dell’articolo 15, paragrafo 2, lettere b) e c), nonché paragrafo 3, della direttiva 2006/123/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2006, relativa ai servizi nel mercato interno
Leggi tuttoCORTE DI GIUSTIZIA CE-UE – Sentenza 29 luglio 2019, n. C-388/18 – Osta a una disciplina nazionale o a una prassi amministrativa nazionale in virtù della quale il volume d’affari cui far riferimento per l’applicabilità del regime speciale delle piccole imprese a un soggetto passivo rientrante nel regime speciale del margine previsto per i soggetti passivi-rivenditori è calcolato, conformemente all’articolo 315 di tale direttiva, tenendo conto soltanto del margine di profitto realizzato
il 30 Luglio, 2019in Corte CE-UE, TRIBUTItags: CORTE DI GIUSTIZIA CE-UE, IVA
CORTE DI GIUSTIZIA CE-UE – Sentenza 29 luglio 2019, n. C-388/18 Rinvio pregiudiziale – Fiscalità – Armonizzazione delle normative fiscali – Direttiva 2006/112/CE – Sistema comune d’imposta sul valore aggiunto (IVA) – Articolo 288, primo comma, punto 1, e articolo 315 – Regime speciale delle piccole imprese – Regime speciale dei soggetti passivi-rivenditori – Soggetto […]
Leggi tuttoCORTE DI GIUSTIZIA CE-UE – Sentenza 10 luglio 2019, n. C-273/18 – Per negare il diritto di detrarre l’imposta sul valore aggiunto (IVA) versata a monte, la circostanza che un acquisto di beni sia avvenuto al termine di una catena di operazioni di vendita successive tra varie persone e che il soggetto passivo sia entrato in possesso dei beni in oggetto nel deposito di una persona facente parte di tale catena, diversa dalla persona che compare quale fornitore sulla fattura, non è di per sé sufficiente per constatare l’esistenza di una pratica abusiva da parte del soggetto passivo o delle altre persone coinvolte nella suddetta catena, essendo l’autorità tributaria competente tenuta a dimostrare l’esistenza di un indebito vantaggio fiscale di cui abbiano goduto tale soggetto passivo o tali altre persone
il 11 Luglio, 2019in Corte CE-UE, TRIBUTItags: CORTE DI GIUSTIZIA CE-UE, IVA
per negare il diritto di detrarre l’imposta sul valore aggiunto (IVA) versata a monte, la circostanza che un acquisto di beni sia avvenuto al termine di una catena di operazioni di vendita successive tra varie persone e che il soggetto passivo sia entrato in possesso dei beni in oggetto nel deposito di una persona facente parte di tale catena, diversa dalla persona che compare quale fornitore sulla fattura, non è di per sé sufficiente per constatare l’esistenza di una pratica abusiva da parte del soggetto passivo o delle altre persone coinvolte nella suddetta catena, essendo l’autorità tributaria competente tenuta a dimostrare l’esistenza di un indebito vantaggio fiscale di cui abbiano goduto tale soggetto passivo o tali altre persone
Leggi tuttoCORTE DI GIUSTIZIA CE-UE – Sentenza 03 luglio 2019, C-316/18 – Un soggetto passivo che svolga sia attività soggette a imposta sul valore aggiunto sia attività esenti da tale imposta, che investa le donazioni e le dotazioni che riceve collocandole in un fondo, e che utilizzi i redditi generati da tale fondo per coprire i costi del complesso di tali attività, non è autorizzato a detrarre, a titolo di spese generali, l’imposta sul valore aggiunto assolta a monte relativa ai costi connessi a tale investimento
il 4 Luglio, 2019in Corte CE-UE, TRIBUTItags: CORTE DI GIUSTIZIA CE-UE, IVA
CORTE DI GIUSTIZIA CE-UE – Sentenza 03 luglio 2019, C-316/18 IVA – Detrazione dell’imposta assolta a monte – Costi di gestione di un fondo di dotazione che realizza investimenti al fine di coprire i costi dell’insieme delle operazioni effettuate a valle dal soggetto passivo – Spese generali 1. La domanda di pronuncia pregiudiziale verte sull’interpretazione […]
Leggi tuttoCORTE DI GIUSTIZIA CE-UE – Sentenza 19 giugno 2019, n. C-607/17 – Ai fini della valutazione della definitività delle perdite di una società controllata non residente, ai sensi del punto 55 della sentenza del 13 dicembre 2005, Marks & Spencer (C-446/03, EU:C:2005:763), la circostanza che lo Stato membro da cui dipende la società controllata non consenta di trasferire perdite di una società a un altro soggetto passivo in caso di fusione, mentre un siffatto trasferimento è previsto dallo Stato membro da cui dipende la società controllante in caso di fusione tra società residenti, non è determinante, salvo che la società controllante dimostri che le è impossibile valorizzare tali perdite facendo in modo, in particolare mediante una cessione, che esse siano fiscalmente prese in considerazione da un terzo per gli esercizi futuri.
il 25 Giugno, 2019in Corte CE-UEtags: CORTE DI GIUSTIZIA CE-UE, TUIR
CORTE DI GIUSTIZIA CE-UE – Sentenza 19 giugno 2019, n. C-607/17 «Rinvio pregiudiziale – Imposta sulle società – Gruppo di società – Libertà di stabilimento – Deduzione delle perdite subìte da una società controllata non residente – Nozione di “perdite definitive” – Fusione per incorporazione della società controllata da parte della società controllante – Normativa […]
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