il giudizio di cassazione è un giudizio a critica vincolata, delimitato e vincolato dai motivi di ricorso, che assumono una funzione identificativa condizionata dalla loro formulazione tecnica con riferimento alle ipotesi tassative formalizzate dal codice di rito. Ne consegue che il motivo del ricorso deve necessariamente possedere i caratteri della tas- satività e della specificità ed esige una precisa enunciazione, di modo che il vizio denunciato rientri nelle categorie logiche previste dall’art. 360 c.p.c., sicché è inammissibile la critica generica della sentenza impugnata, formulata con un unico motivo sotto una molteplicità di profili tra loro confusi e inestricabilmente combinati, non collegabili ad alcuna delle fattispecie di vizio enucleate dal codice di rito
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 18 aprile 2019, n. 10885 – Il ricorso per cassazione deve contenere, a pena di inammissibilità, i motivi per i quali si richiede la cassazione, aventi i caratteri di specificità, completezza e riferibilità alla decisione impugnata, il che comporta la necessità dell’esatta individuazione del capo di pronunzia impugnata e dell’esposizione di ragioni che illustrino in modo intelligibile ed esauriente le dedotte violazioni di norme o principi di diritto, ovvero le carenze della motivazione – Procura alle liti
il 19 Aprile, 2019in TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, processo tributario
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 18 aprile 2019, n. 10878 – Nel ricorso per omessa, insufficiente o contraddittoria motivazione, deve specificamente indicare il “fatto” controverso o decisivo in relazione al quale la motivazione si assume carente
il 19 Aprile, 2019in TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, processo tributario
l’omessa, insufficiente o contraddittoria motivazione, deve specificamente indicare il “fatto” controverso o decisivo in relazione al quale la motivazione si assume carente, dovendosi intendere per “fatto” non una “questione” o un “punto” della sentenza, ma un fatto vero e proprio e, quindi, un fatto principale, ex art. 2697 c.c., (cioè un fatto costitutivo, modificativo, impeditivo o estintivo) o anche un fatto secondario (cioè un fatto dedotto in funzione di prova di un fatto principale), purché controverso e decisivo
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 17 aprile 2019, n. 10800 – Gli effetti della scadenza del termine per proporre opposizione a cartella di pagamento comporta pur sempre la decadenza dalla possibilità di proporre impugnazione, producendo
il 18 Aprile, 2019in TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, processo tributario, RISCOSSIONE
gli effetti della scadenza del termine – pacificamente perentorio – per proporre opposizione a cartella di pagamento di cui all’art. 24, comma 5, del d.lgs. 26 febbraio 1999, n. 46, i quali, pur non essendo idonei alla c.d. “conversione” del termine di prescrizione breve (nella specie, quinquennale secondo l’art. 3, commi 9 e 10, della legge n. 335 del 1995) in quello ordinario (decennale), ai sensi dell’art. 2953 cod. civ. (effetto riservato ai titoli giudiziali), comporta pur sempre la decadenza dalla possibilità di proporre impugnazione, producendo
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 11 aprile 2019, n. 10145 – In presenza della dichiarazione del debitore di avvalersi della definizione agevolata con impegno a rinunciare al giudizio ai sensi dell’art. 6 del d.l. n. 193 del 2016, conv. con modif. in l. n. 225 del 2016, cui sia seguita la comunicazione dell’esattore ai sensi del comma 3 di tale norma, il giudizio di cassazione deve essere dichiarato estinto
il 17 Aprile, 2019in TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, PROCEDURE DEFLATTIVE, processo tributario
In presenza della dichiarazione del debitore di avvalersi della definizione agevolata con impegno a rinunciare al giudizio ai sensi dell’art. 6 del d.l. n. 193 del 2016, conv. con modif. in l. n. 225 del 2016, cui sia seguita la comunicazione dell’esattore ai sensi del comma 3 di tale norma, il giudizio di cassazione deve essere dichiarato estinto, ex art. 391 c.p.c., rispettivamente per rinuncia del debitore, qualora egli sia ricorrente, ovvero perché ricorre un caso di estinzione “ex lege”, qualora sia resistente o intimato; in entrambe le ipotesi, peraltro, deve essere dichiarata la cessazione della materia del contendere qualora risulti, al momento della decisione, che il debitore abbia anche provveduto al pagamento integrale del debito rateizzato
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 15 aprile 2019, n. 10549 – La mancata o tardiva impugnazione di una cartella esattoriale non determina da sola l’effetto della c.d. conversione del termine di prescrizione breve eventualmente previsto in quello lungo decennale, in quanto tale conversione opera solo in presenza di un titolo derivante da sentenza passata in giudicato
il 17 Aprile, 2019in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, processo tributario, RIMBORSI e PRESCRIZIONI TRIBUTARI
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 15 aprile 2019, n. 10549 Imposte dirette – IRPEF – Accertamento – Riscossione – Cartella di pagamento – Contenzioso tributario Rilevato che l’Agenzia delle Entrate – Riscossione (ADER) propone ricorso, affidato ad unico motivo, per la cassazione della sentenza indicata in epigrafe, con cui la Commissione Tributaria Regionale della Lombardia […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 12 aprile 2019, n. 10284 – ICI, requisiti per l’esenzione per i coltivatori diretti e prova della coltivazione diretta ed effettiva del terreno – Vizio di motivazione della sentenza
il 17 Aprile, 2019in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, processo tributario, tributi locali
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 12 aprile 2019, n. 10284 Tributi – ICI – Esenzione per i coltivatori diretti – Requisiti – Prova della coltivazione diretta ed effettiva del terreno – Necessità Ritenuto in fatto La Commissione Tributaria Regionale della Calabria rigettava l’appello proposto da G.P.C. nei confronti del Comune di Riace avverso la sentenza […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 12 aprile 2019, n. 10287 – In tema di ICI, sono assoggettate al pagamento dell’imposta in quanto non classificabili in categoria E, le aree c.d. scoperte che risultino indispensabili al concessionario del bene demaniale per lo svolgimento della sua attività, atteso che il presupposto dell’imposizione è che ogni area sia suscettibile di costituire un’autonoma unità immobiliare, potenzialmente produttiva di reddito
il 17 Aprile, 2019in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, processo tributario, tributi locali
In tema di classamento, ai sensi dell’art. 2, comma 40, del d.l. n. 262 del 2006, convertito, con modificazioni, nella legge n. 286 del 2006, nelle unità immobiliari censite nelle categorie catastali E/1, E/2, E/3, E/4, E/S, E/6, ed E/9 non possono essere compresi immobili o porzioni di immobili destinati ad uso commerciale, industriale, ed ufficio privato ovvero ad usi diversi, qualora gli stessi presentino autonomia funzionale e reddituale, e, cioè, alla luce del combinato disposto degli artt. 5 del r.d.l. n. 652 del 1939 e 40 del d.P.R. n. 1142 del 1949, immobili per se stessi utili o atti a produrre un reddito proprio, anche se utilizzati per le finalità istituzionali dell’ente titolare
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 12 aprile 2019, n. 10320 – Nel giudizio di impugnazione dell’atto impositivo in materia di Ici, promosso nei confronti del comune, la proposizione di contestazioni attinenti all’attribuzione della rendita non dà luogo ad un litisconsorzio necessario
il 16 Aprile, 2019in TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, processo tributario
nel giudizio di impugnazione dell’atto impositivo in materia di Ici, promosso nei confronti del comune, la proposizione di contestazioni attinenti all’attribuzione della rendita non dà luogo ad un litisconsorzio necessario con l’Agenzia del territorio, con conseguente necessità dell’integrazione del contraddittorio ai sensi dell’art. 102 c.p.c., atteso che, essendo il comune estraneo alla determinazione della rendita, sussiste un mero rapporto di litisconsorzio facoltativo improprio, che presuppone un’autonoma citazione dell’Agenzia nello stesso processo in cui è citato il comune
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