la notifica si perfeziona, per il soggetto notificante, nel momento in cui viene generata la ricevuta di accettazione prevista dall’art. 6, comma 1, d.P.R. 11 febbraio 2005, n. 68 e, per il destinatario, nel momento in cui viene generata la ricevuta di avvenuta consegna prevista dall’art. 6, comma 2, d.P.R. n. 68/2005. L’art. 16 septies dello stesso decreto – Tempo delle notificazioni con modalità telematiche – stabilisce che «La disposizione dell’art. 147 del codice di procedura civile si applica anche alle notificazioni eseguite con modalità telematiche. Quando è eseguita dopo le ore 21, la notificazione si considera perfezionata alle ore 7 del giorno successivo».
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 09 gennaio 2019, n. 398 – La notifica si perfeziona, per il soggetto notificante, nel momento in cui viene generata la ricevuta di accettazione prevista dall’art. 6, comma 1, d.P.R. 11 febbraio 2005, n. 68 e, per il destinatario, nel momento in cui viene generata la ricevuta di avvenuta consegna prevista dall’art. 6, comma 2, d.P.R. n. 68/2005
il 20 Gennaio, 2019in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, NOTIFICHE, processo tributario
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 17 gennaio 2019, n. 1195 – In tema di licenziamento ritorsivo, il lavoratore deve indicare e provare i profili specifici da cui desumere l’intento ritorsivo quale motivo unico e determinante del recesso, atteso che in tal caso la doglianza ha per oggetto il fatto impeditivo del diritto del datore di lavoro di avvalersi di una giusta causa, o di un giustificato motivo, pur formalmente apparenti
il 20 Gennaio, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
l licenziamento per ritorsione, diretta o indiretta – assimilabile a quello discriminatorio, vietato dagli artt. 4 della legge n. 604 del 1966, 15 della legge n. 300 del 1970 e 3 della legge n. 108 del 1990 – costituisce l’ingiusta e arbitraria reazione ad un comportamento legittimo del lavoratore colpito o di altra persona ad esso legata e pertanto accomunata nella reazione, con conseguente nullità del licenziamento, quando il motivo ritorsivo sia stato l’ unico determinante e sempre che il lavoratore ne abbia fornito prova, anche con presunzioni.
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 17 gennaio 2019, n. 1190 – Ai lavoratori che passano alle dipendenze di altra impresa, per effetto di trasferimento dell’azienda, o di un suo ramo, “si applica il contratto collettivo che regolava il rapporto di lavoro presso l’azienda cedente solamente nel caso in cui l’impresa cessionaria non applichi alcun contratto collettivo, mentre, in caso contrario, la contrattazione collettiva dell’impresa cedente è sostituita immediatamente ed in tutto da quella applicata nell’impresa cessionaria anche se più sfavorevole”
il 20 Gennaio, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
la configurabilità del trasferimento di azienda ai sensi dell’art. 2112 cod. civ., il cui accertamento compete al giudice del merito ed è incensurabile in sede di legittimità se fondato su una motivazione adeguata e immune da errori, “è necessario il concorso di due requisiti: uno, obiettivo, rappresentato dalla continuità dell’azienda come entità economica organizzata dall’imprenditore e uno, soggettivo, consistente nella sostituzione dell’imprenditore”
Leggi tuttoE-fattura, tutte le risposte delle Entrate al CN – Comunicato 17 gennaio 2019 del Consiglio Nazionale dei dottori commercialisti
il 20 Gennaio, 2019in TRIBUTItags: OPERAZIONI OGGETTO DI COMUNICAZIONE
CONSIGLIO NAZIONALE DOTT COMM E ESP CON – Comunicato 17 gennaio 2019 E-fattura, tutte le risposte delle Entrate al CN Pubblichiamo le risposte fornite dall’Agenzia delle Entrate alle decine di quesiti sulla fatturazione elettronica formulati dal Consiglio nazionale dei commercialisti. Le risposte sono suddivise nei seguenti blocchi tematici: Contenuto delle fatture elettroniche Emissione e ricezione […]
Leggi tuttoCessione credito d’imposta – Articolo 43-bis del DPR 602/73 – Risposta 17 gennaio 2019, n. 1 dell’Agenzia delle Entrate
il 20 Gennaio, 2019in TRIBUTItags: accertamento, RISOLUZIONI TRIBUTARIE
AGENZIA DELLE ENTRATE – Risposta 17 gennaio 2019, n. 1 Cessione credito d’imposta – Articolo 43-bis del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602 Con la richiesta di consulenza giuridica specificata in oggetto, concernente l’interpretazione del DPR n. 602 del 1973, è stato esposto il seguente Quesito ALFA (di seguito istante) ha […]
Leggi tuttoCORTE DI GIUSTIZIA CE-UE – Sentenza 10 gennaio 2019, n. C-410/17 – In forza di un contratto di demolizione, il prestatore, vale a dire un’impresa di demolizioni, deve effettuare lavori di tal genere e può, nei limiti in cui i rifiuti di demolizione contengono rottami metallici, rivendere questi ultimi, siffatto contratto prevede una prestazione di servizi a titolo oneroso, vale a dire la prestazione dei lavori di demolizione, e, in aggiunta, una cessione di beni a titolo oneroso, vale a dire la cessione di detti rottami metallici, se l’acquirente, ossia tale società, attribuisce un valore a tale cessione, di cui tiene conto nel fissare il prezzo proposto per la prestazione dei lavori di demolizione; tuttavia, tale cessione è soggetta all’imposta sul valore aggiunto solo se è effettuata da un soggetto passivo che agisce in quanto tale
il 20 Gennaio, 2019in Corte CE-UE, TRIBUTItags: CORTE DI GIUSTIZIA CE-UE, IVA
in forza di un contratto di demolizione, il prestatore, vale a dire un’impresa di demolizioni, deve effettuare lavori di tal genere e può, nei limiti in cui i rifiuti di demolizione contengono rottami metallici, rivendere questi ultimi, siffatto contratto prevede una prestazione di servizi a titolo oneroso, vale a dire la prestazione dei lavori di demolizione, e, in aggiunta, una cessione di beni a titolo oneroso, vale a dire la cessione di detti rottami metallici, se l’acquirente, ossia tale società, attribuisce un valore a tale cessione, di cui tiene conto nel fissare il prezzo proposto per la prestazione dei lavori di demolizione; tuttavia, tale cessione è soggetta all’imposta sul valore aggiunto solo se è effettuata da un soggetto passivo che agisce in quanto tale
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 15 gennaio 2019, n. 834 – Nell’appalto di opere o di servizi il committente imprenditore o datore di lavoro è obbligato in solido con l’appaltatore, nonché con ciascuno degli eventuali ulteriori subappaltatori entro il limite di due anni dalla cessazione dell’appalto, a corrispondere ai lavoratori i trattamenti retributivi e i contributi previdenziali dovuti
il 20 Gennaio, 2019in APPALTI, lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
si ha “mutatio libelli” quando si avanzi una pretesa obiettivamente diversa da quella originaria, introducendo nel processo un “petitum” diverso e più ampio oppure una “causa petendi” fondata su situazioni giuridiche non prospettate prima e particolarmente su un fatto costitutivo radicalmente differente, di modo che si ponga al giudice un nuovo tema d’indagine e si spostino i termini, della controversia, con l’effetto di disorientare la difesa della controparte ed alterare il regolare svolgimento del processo; si ha, invece, semplice “emendatio” quando si incida sulla “causa petendi”, in modo che risulti modificata soltanto l’interpretazione o qualificazione giuridica del fatto costitutivo del diritto, oppure sul “petitum”, nel senso di ampliarlo o limitarlo per renderlo più idoneo al concreto ed effettivo soddisfacimento della pretesa fatta valere
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 16 gennaio 2019, n. 872 – Nell’accertamento sintetico art. 38 DPR n. 600/1973 tra le prove contrarie è consentito al contribuente dimostrare che manca una disponibilità patrimoniale in quanto il contratto stipulato, in ragione della sua natura simulata, ha una causa gratuita, anziché quella onerosa apparente
il 20 Gennaio, 2019in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, parametrizzazione reddito
Tra le prove contrarie è ammessa, per quanto qui direttamente rileva, anche quella che il versamento degli importi contestati non è avvenuto e che, quindi, non sussiste una reale disponibilità economica, essendo questa meramente apparente, per avere l’atto in questione natura simulata: questa Corte ha già affermato, al riguardo, in fattispecie di spese per acquisto di immobili, che è consentito al contribuente dimostrare che manca una disponibilità patrimoniale in quanto il contratto stipulato, in ragione della sua natura simulata, ha una causa gratuita, anziché quella onerosa apparente
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