in ipotesi di licenziamento collettivo per cessazione di attività, la violazione del termine di sette giorni per le comunicazioni di cui all’art. 4 comma 9 della legge n. 223/1991 introdotto dall’art. 1 comma 44 della legge n. 92 del 2012, determina l’illegittimità del licenziamento e la sanzione del pagamento dell’indennità rlsarcitoria, per effetto dell’espresso richiamo dell’art. 24 della predetta legge all’art. 4 citato, operato al fine di consentire il controllo sindacale sull’effettività della scelta datoriale
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 04 gennaio 2019, n. 89 – In ipotesi di licenziamento collettivo per cessazione di attività, la violazione del termine di sette giorni per le comunicazioni di cui all’art. 4 comma 9 della legge n. 223/1991 introdotto dall’art. 1 comma 44 della legge n. 92 del 2012, determina l’illegittimità del licenziamento e la sanzione del pagamento dell’indennità risarcitoria
il 9 Gennaio, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, licenziamenti
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 03 gennaio 2019, n. 21 – Il danno da demansionamento non è in re ipsa, tuttavia la prova di tale danno può essere data, ai sensi dell’art. 2729 cc, anche attraverso la allegazione di presunzioni gravi, precise e concordanti
il 9 Gennaio, 2019in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
se è vero che il danno da demansionamento non è in re ipsa, tuttavia la prova di tale danno può essere data, ai sensi dell’art. 2729 cc, anche attraverso la allegazione di presunzioni gravi, precise e concordanti, sicché a tal fine possono essere valutati, quali elementi presuntivi, la qualità e la quantità dell’attività lavorativa svolta, il tipo e la natura della professionalità coinvolta, la durata del demansionamento, la diversa e nuova collocazione lavorativa assunta dopo la prospettata qualificazione
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 03 gennaio 2019, n. 37 – Qualora due giudizi tra le stesse parti abbiano riferimento al medesimo rapporto giuridico, ed uno di essi sia stato definito con sentenza passata in giudicato, l’accertamento così compiuto in ordine alla situazione giuridica ovvero alla soluzione di questioni di fatto e di diritto relative ad un punto fondamentale comune ad entrambe le cause, formando la premessa logica indispensabile della statuizione contenuta nel dispositivo della sentenza, preclude il riesame dello stesso punto di diritto accertato e risolto
il 9 Gennaio, 2019in TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, processo tributario
il processo tributario non è giudizio sull’atto (da annullare), ma ha, invece, ad oggetto la tutela di un diritto soggettivo del contribuente ed è quindi un giudizio che inevitabilmente si estende al merito e, dunque, all’accertamento del rapporto, con la conseguenza che deve escludersi che il giudicato esaurisca i propri effetti nel limitato perimetro del giudizio in esito al quale si è formato e deve ammettersi la sua potenziale capacità espansiva in altro giudizio tra le stesse parti, secondo regole non dissimili – nei limiti della «specificità tributaria» – da quelle che disciplinano l’efficacia del giudicato esterno nel processo civile
Leggi tuttoAGENZIA DELLE ENTRATE – Comunicato 04 gennaio 2019 – E-fattura, a quattro giorni dall’avvio continua l’attività di informazione a tutto campo dell’Agenzia. Faq sempre aggiornate, online la guida e i video
il 9 Gennaio, 2019in TRIBUTItags: OPERAZIONI OGGETTO DI COMUNICAZIONE
AGENZIA DELLE ENTRATE – Comunicato 04 gennaio 2019 E-fattura, a quattro giorni dall’avvio continua l’attività di informazione a tutto campo dell’Agenzia. Faq sempre aggiornate, online la guida e i video Cosa cambia per i cittadini senza partita Iva? È possibile inviare una fattura direttamente all’indirizzo Pec fornito dal cliente? Chi è esonerato dall’emissione della fattura […]
Leggi tuttoAGENZIA DELLE DOGANE – Nota 27 dicembre 2018, n. 125912/RU – Origine preferenziale. Art. 64 del Reg. (UE) n. 952/2013, artt. 37/70 del Reg. delegato (UE) n. 2446/2015, artt. 60/126 del Reg. di esecuzione (UE) n. 2447/2015. Linee guida
il 9 Gennaio, 2019in TRIBUTItags: CIRCOLARI TRIBUTI, DIRITTI DOGANALI
AGENZIA DELLE DOGANE – Nota 27 dicembre 2018, n. 125912/RU Origine preferenziale. Art. 64 del Reg. (UE) n. 952/2013, artt. 37/70 del Reg. delegato (UE) n. 2446/2015, artt. 60/126 del Reg. di esecuzione (UE) n. 2447/2015. Linee guida Nel contesto delle relazioni internazionali di natura economico/finanziaria emerge l’elevata incidenza degli scambi commerciali, con un conseguente […]
Leggi tuttoAGENZIA DELLE DOGANE – Nota 02 gennaio 2019, n. 142083/RU – Legge 30 dicembre 2018, n. 145, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021” – Disposizioni in materia di accisa sulla birra
il 9 Gennaio, 2019in TRIBUTItags: CIRCOLARI TRIBUTI, DIRITTI DOGANALI
AGENZIA DELLE DOGANE – Nota 02 gennaio 2019, n. 142083/RU Legge 30 dicembre 2018, n. 145, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021” – Disposizioni in materia di accisa sulla birra Sul supplemento ordinario n. 62/L alla Gazzetta Ufficiale – Serie Generale n. 302 del […]
Leggi tuttoMINISTERO FINANZE – Decreto ministeriale 28 dicembre 2018 – Approvazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale relativi ad attività economiche dei comparti dell’agricoltura, delle manifatture, dei servizi, del commercio e delle attività professionali e di approvazione delle territorialità specifiche
il 9 Gennaio, 2019in normativa, TRIBUTItags: NORMATIVA TRIBUTARIA, parametrizzazione reddito
MINISTERO FINANZE – Decreto ministeriale 28 dicembre 2018 Approvazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale relativi ad attività economiche dei comparti dell’agricoltura, delle manifatture, dei servizi, del commercio e delle attività professionali e di approvazione delle territorialità specifiche Art. 1 Approvazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale Sono approvati, in base all’art. 9-bis, comma 2, […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 04 gennaio 2019, n. 115 – La revisione della classificazione di un immobile deve essere motivata in termini che esplicitino in maniera intellegibile le specifiche giustificazioni della riclassificazione concretamente operate
il 9 Gennaio, 2019in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: ATTI IMPOSITIVI, cassazione tributi, TRIBUTI INDIRETTI
in tema di estimo catastale, qualora il nuovo classamento sia stato adottato ai sensi dell’art. 1, comma 335, della legge n. 311 del 2004, nell’ambito di una revisione dei parametri catastali della microzona in cui l’immobile è situato, giustificata dal significativo scostamento del rapporto tra il valore di mercato ed il valore catastale in tale microzona rispetto all’analogo rapporto sussistente nell’insieme delle microzone comunali, non può ritenersi congruamente motivato il provvedimento di riclassamento che faccia esclusivamente riferimento al suddetto rapporto e al relativo scostamento ed ai provvedimenti amministrativi a fondamento del riclassamento, allorchè da questi ultimi non siano evincibili gli elementi (come la qualità urbana del contesto nel quale l’immobile è inserito, la qualità ambientale della zona di mercato in cui l’unità è situata, le caratteristiche edilizie del fabbricato) che, in concreto, hanno inciso sul diverso classamento e ciò al duplice fine di consentire, da un lato, al contribuente di individuare agevolmente il presupposto dell’operata riclassificazione ed approntare le consequenziali difese, e, dall’altro, per delimitare, in riferimento a dette ragioni, l’oggetto dell’eventuale successivo contenzioso, essendo precluso all’ufficio di addurre, in giudizio, cause diverse rispetto a quelle enunciate nell’atto (Cass. nn. 25960/2018; 23792/2018; 17413/2018; 17412/2018; 8741/2018); né può ritenersi sufficiente a tal fine il riferimento a non meglio precisati “interventi pubblici effettuati per la riqualificazione della viabilità interna e dell’arredo urbano nonché ad “interventi da parte dei privati per la ristrutturazione degli edifici”.
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