Non è ascrivibile a forza maggiore la mancanza della provvista necessaria all’adempimento dell’obbligazione (contributiva o fiscale) per effetto di una scelta di politica imprenditoriale volta a fronteggiare una crisi di liquidità, poiché l’inadempimento della obbligazione può essere attribuito a forza maggiore solo quando derivi da fatti non imputabili all’imprenditore che non abbia potuto tempestivamente porvi rimedio per cause indipendenti dalla sua volontà
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 50929 depositata il 17 dicembre 2019 – Non è ascrivibile a forza maggiore la mancanza della provvista necessaria all’adempimento dell’obbligazione (contributiva o fiscale) per effetto di una scelta di politica imprenditoriale volta a fronteggiare una crisi di liquidità, poiché l’inadempimento della obbligazione può essere attribuito a forza maggiore solo quando derivi da fatti non imputabili all’imprenditore che non abbia potuto tempestivamente porvi rimedio per cause indipendenti dalla sua volontà
il 28 Dicembre, 2019in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
Corte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 50932 depositata il 17 dicembre 2019 – Le somme di denaro, depositate su conto corrente bancario cointestato con un soggetto estraneo al reato, sono soggette a sequestro preventivo funzionale alla confisca per equivalente, in quanto quest’ultimo si estende ai beni comunque nella disponibilità dell’indagato
il 28 Dicembre, 2019in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
Le somme di denaro, depositate su conto corrente bancario cointestato con un soggetto estraneo al reato, sono soggette a sequestro preventivo funzionale alla confisca per equivalente, in quanto quest’ultimo si estende ai beni comunque nella disponibilità dell’indagato
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 50936 depositata il 17 dicembre 2019 – In materia di reati tributari, sussiste continuità normativa tra il reato di cui all’art. 12- bis, comma secondo, d. lgs. 10 marzo 2000 n. 74 che prevede la confisca per equivalente dei beni che costituiscono il profitto o il prezzo del reato e la fattispecie prevista dall’art. 322 ter cod. pen., richiamato dall’art. 1, comma 143, l. 24 dicembre 2007, n. 244, abrogata dall’art. 14 del D.Lgs. n. 158 del 2015
il 28 Dicembre, 2019in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
In materia di reati tributari, sussiste continuità normativa tra il reato di cui all’art. 12- bis, comma secondo, d. lgs. 10 marzo 2000 n. 74 che prevede la confisca per equivalente dei beni che costituiscono il profitto o il prezzo del reato e la fattispecie prevista dall’art. 322 ter cod. pen., richiamato dall’art. 1, comma 143, l. 24 dicembre 2007, n. 244, abrogata dall’art. 14 del D.Lgs. n. 158 del 2015
Leggi tuttoDichiarazioni di intento: dal 1° gennaio 2020 non vi è più l’obbligo di consegnare la dichiarazione d’intento al fornitore
il 28 Dicembre, 2019in NOTIZIE, TRIBUTItags: IVA, OPERAZIONI OGGETTO DI COMUNICAZIONE
Dichiarazioni di intento: dal 1° gennaio 2020 non vi è più l’obbligo di consegnare la dichiarazione d’intento al fornitore
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 50362 depositata il 12 dicembre 2019 – L’indicazione di elementi passivi fittizi nella dichiarazione, avvalendosi di fatture per operazioni soggettivamente inesistenti, anziché relative ad operazioni oggettivamente inesistenti, non incide sulla configurabilità del reato di dichiarazione fraudolenta previsto dall’art. 2 del d.lgs. 10 marzo 2000, n. 74, il quale, nel riferirsi all’uso di fatture o altri documenti concernenti operazioni inesistenti, non distingue tra quelle che sono tali dal punto di vista oggettivo o soggettivo
il 28 Dicembre, 2019in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione fiscale penale, SANZIONI e REATI PENALI
L’indicazione di elementi passivi fittizi nella dichiarazione, avvalendosi di fatture per operazioni soggettivamente inesistenti, anziché relative ad operazioni oggettivamente inesistenti, non incide sulla configurabilità del reato di dichiarazione fraudolenta previsto dall’art. 2 del d.lgs. 10 marzo 2000, n. 74, il quale, nel riferirsi all’uso di fatture o altri documenti concernenti operazioni inesistenti, non distingue tra quelle che sono tali dal punto di vista oggettivo o soggettivo
Leggi tuttoCorte di Cassazione, sezione penale, sentenza n. 51564 depositata il 20 dicembre 2019 – In tema di reati tributari commessi dal legale rappresentante di una persona giuridica, il sequestro preventivo funzionale alla confisca per equivalente prevista dagli artt. 1, comma 143, della l. n. 244 del 2007 e 322 ter cod. pen. non può essere disposto sui beni dell’ente, ad eccezione del caso in cui questo sia privo di autonomia e rappresenti solo uno schermo attraverso il quale il reo agisca come effettivo titolare dei beni
il 28 Dicembre, 2019in PENALE - GIURISPRUDENZAtags: cassazione penale, SANZIONI e REATI PENALI
In tema di reati tributari commessi dal legale rappresentante di una persona giuridica, il sequestro preventivo funzionale alla confisca per equivalente prevista dagli artt. 1, comma 143, della l. n. 244 del 2007 e 322 ter cod. pen. non può essere disposto sui beni dell’ente, ad eccezione del caso in cui questo sia privo di autonomia e rappresenti solo uno schermo attraverso il quale il reo agisca come effettivo titolare dei beni
Leggi tuttoCorte di Cassazione ordinanza interlocutoria n. 31420 depositata il 2 dicembre 2019 – I diritti di “uso esclusivo” su porzioni di area condominiale, riconosciuti nella prassi notarile a singoli condomini, non possono essere qualificati come diritti di uso ex artt. 1021 e ss. c.c., sol perché le parti, in realtà, non vogliono sottostare alle ristrettezze soggettive di esercizio
il 28 Dicembre, 2019in CIVILE - CASSAZIONEtags: cassazione sez. civile, CONDOMINIO
I diritti di “uso esclusivo” su porzioni di area condominiale, riconosciuti nella prassi notarile a singoli condomini, non possono essere qualificati come diritti di uso ex artt. 1021 e ss. c.c., sol perché le parti, in realtà, non vogliono sottostare alle ristrettezze soggettive di esercizio, come al divieto di trasferibilità ed alla durata propri di tale istituto, andrebbe a sua volta rapportata alla considerazione che il nostro ordinamento tuttora non consente all’autonomia privata di scavalcare il principio del numero chiuso dei diritti reali.
Leggi tuttoCorte di Giustizia dell’Unione Europea sentenza n. C-708/17 depositata il 5 dicembre 2019 – Non osta ad una normativa nazionale, per effetto della quale i proprietari di un appartamento in un immobile in condominio allacciato ad una rete di teledistribuzione di calore sono tenuti a contribuire ai costi di consumo d’energia termica delle parti comuni e dell’impianto interno dell’immobile, sebbene non abbiano fatto richiesta individuale di fornitura del riscaldamento e non l’utilizzino nel loro appartamento
il 28 Dicembre, 2019in Corte CE-UEtags: CONDOMINIO, CORTE DI GIUSTIZIA CE-UE
Corte di Giustizia dell’Unione Europea sentenza n. C-708/17 depositata il 5 dicembre 2019 condomini – ripartizione spese impianto centralizzato riscaldamento Rinvio pregiudiziale – Tutela dei consumatori – Direttiva 2011/83/UE – Diritto dei consumatori – Articolo 2, paragrafo 1 – Nozione di “consumatore” – Articolo 3, paragrafo 1 – Contratto concluso tra un professionista ed un […]
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La Corte di Cassazione, sezione tributaria, con l’ordinanza n. 5894 deposi…
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La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con l’ordinanza n. 10267 depositat…