Si applica alle società cooperative, anche per i soci lavoratori, il principio del cd. minimo retributivo imponibile, secondo cui l’importo della retribuzione da assumere come base di calcolo dei contributi previdenziali non può essere inferiore all’importo di quella che ai lavoratori di un determinato settore sarebbe dovuta in applicazione dei contratti collettivi stipulati dalle associazioni sindacali più rappresentative su base nazionale
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 04 maggio 2020, n. 8446 – Si applica alle società cooperative, anche per i soci lavoratori, il principio del cd. minimo retributivo imponibile, secondo cui l’importo della retribuzione da assumere come base di calcolo dei contributi previdenziali non può essere inferiore all’importo di quella che ai lavoratori di un determinato settore sarebbe dovuta in applicazione dei contratti collettivi stipulati dalle associazioni sindacali più rappresentative su base nazionale
il 11 Maggio, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, CONTRIBUTI PREV
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 04 maggio 2020, n. 8445 – Nell’ambito del processo per opposizione a cartella esattoriale per il pagamento di contributi e premi, l’ente previdenziale, benché convenuto, riveste la qualità di attore in senso sostanziale fermo restando che grava sul datore di lavoro l’onere di provare le circostanze eccettuative dell’obbligazione contributiva
il 11 Maggio, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, RISCOSSIONE
Nell’ambito del processo per opposizione a cartella esattoriale per il pagamento di contributi e premi, l’ente previdenziale, benché convenuto, riveste la qualità di attore in senso sostanziale fermo restando che grava sul datore di lavoro l’onere di provare le circostanze eccettuative dell’obbligazione contributiva
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 04 maggio 2020, n. 8441 – Il diritto a beneficiare dello sgravio contributivo deve essere provato dal soggetto che lo invoca
il 11 Maggio, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: ASSUNZIONI AGEVOLATE, cassazione sez. lavoro
Il diritto a beneficiare dello sgravio contributivo deve essere provato dal soggetto che lo invoca
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 04 maggio 2020, n. 8440 – L’omesso esame di elementi istruttori non integra, di per sé, il vizio di omesso esame di un fatto decisivo qualora il fatto storico, rilevante in causa, sia stato comunque preso in considerazione dal giudice, ancorché la sentenza non abbia dato conto di tutte le risultanze probatorie
il 11 Maggio, 2020in LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro
L’omesso esame di elementi istruttori non integra, di per sé, il vizio di omesso esame di un fatto decisivo qualora il fatto storico, rilevante in causa, sia stato comunque preso in considerazione dal giudice, ancorché la sentenza non abbia dato conto di tutte le risultanze probatorie
Leggi tuttoIVA e stabile organizzazione: il prestatore di servizi non deve accertare la stabile organizzazione
il 10 Maggio, 2020in NOTIZIE, TRIBUTItags: IVA
La Corte di Giustizia CE-UE con la sentenza n. C-547/18 del 7 maggio 2020 ha statuito che “L’articolo 44 della direttiva 2006/112/CE del Consiglio, del 28 novembre 2006, relativa al sistema comune d’imposta sul valore aggiunto, come modificata dalla direttiva 2008/8/CE del Consiglio, del 12 febbraio 2008, e l’articolo 11, paragrafo 1, e l’articolo 22, […]
Leggi tuttoCORTE DI GIUSTIZIA CE-UE sentenza n. C‑547/18 del 7 maggio 2020 – L’esistenza, nel territorio di uno Stato membro, di una stabile organizzazione di una società stabilita in uno Stato terzo non può essere desunta, da un prestatore di servizi, dalla mera circostanza che tale società ivi possieda una controllata, e che tale prestatore non è tenuto a prendere informazioni, ai fini di una siffatta valutazione, sui rapporti contrattuali tra i due soggetti
il 10 Maggio, 2020in Corte CE-UEtags: CORTE DI GIUSTIZIA CE-UE, IVA
L’esistenza, nel territorio di uno Stato membro, di una stabile organizzazione di una società stabilita in uno Stato terzo non può essere desunta, da un prestatore di servizi, dalla mera circostanza che tale società ivi possieda una controllata, e che tale prestatore non è tenuto a prendere informazioni, ai fini di una siffatta valutazione, sui rapporti contrattuali tra i due soggetti
Leggi tuttoPer la proroga del contratto a tempo determinato non è richiesta la forma scritta, salvo l’onere per il datore di lavoro di provare le ragioni che giustificano la proroga
il 10 Maggio, 2020in lavoro, NOTIZIEtags: lavoro
La Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 8443 depositata il 4 maggio 2020 intervenendo in tema di proroga dei contratti di lavoro a tempo determinati ha stabilito che “l’art. 4 del d.lgs. n. 368 del 2001, «ratione temporis» applicabile, non impone la forma scritta per la proroga del contratto a tempo determinato, fermo, in ogni […]
Leggi tuttoCorte di Cassazione ordinanza n. 8443 depositata il 4 maggio 2020 – L’art. 4 del d.lgs. n. 368 del 2001, «ratione temporis» applicabile, non impone la forma scritta per la proroga del contratto a tempo determinato, fermo, in ogni caso, l’onere per il datore di lavoro di provare le ragioni obiettive che giustifichino la proroga
il 10 Maggio, 2020in lavoro, LAVORO - GIURISPRUDENZAtags: cassazione sez. lavoro, lavoro
L’art. 4 del d.lgs. n. 368 del 2001, «ratione temporis» applicabile, non impone la forma scritta per la proroga del contratto a tempo determinato, fermo, in ogni caso, l’onere per il datore di lavoro di provare le ragioni obiettive che giustifichino la proroga
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Il giudice non può integrare il decreto di sequestro preventivo finalizzato alla…