AGENZIA DELLE ENTRATE – Risposta 24 giugno 2020, n. 192 Interpello articolo 11, comma 1, lett. a), legge 27 luglio 2000, n. 212 – Termine di emissione della nota di variazione ex articolo 26 del dPR n. 633 del 1972, a seguito del piano di riparto nell’ambito di un fallimento Con l’istanza di interpello specificata […]
Leggi tuttoTermine di emissione della nota di variazione ex articolo 26 del dPR n. 633 del 1972, a seguito del piano di riparto nell’ambito di un fallimento – Risposta 24 giugno 2020, n. 192 dell’Agenzia delle Entrate
il 26 Giugno, 2020in TRIBUTItags: IVA, RISOLUZIONI TRIBUTARIE
Bonus facciate – spese sostenute per lavori di restauro dei balconi e per opere accessorie – Risposta 23 giugno 2020, n. 191 dell’Agenzia delle Entrate
il 26 Giugno, 2020in TRIBUTItags: agevolazioni fiscali, RISOLUZIONI TRIBUTARIE
AGENZIA DELLE ENTRATE – Risposta 23 giugno 2020, n. 191 Bonus facciate – spese sostenute per lavori di restauro dei balconi e per opere accessorie – Articolo 1, commi da 219 a 223, della legge 27 dicembre 2019, n. 160 Con l’interpello specificato in oggetto è stato esposto il seguente Quesito L’Istante, libero professionista iscritto […]
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 18 giugno 2020, n. 11819 – Nella scissione societaria in ragione della continuità di rapporto, si è anche stabilito che la procedura di accertamento volta a far valere questa responsabilità solidale può essere svolta mediante notificazione dell’avviso di accertamento nei confronti della società scissa senza necessità di rinnovare la notificazione, ovvero di integrare il contenuto della cartella di pagamento, nei confronti della beneficiaria
il 26 Giugno, 2020in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, diritto societario
Nella scissione societaria in ragione della continuità di rapporto, si è anche stabilito che la procedura di accertamento volta a far valere questa responsabilità solidale può essere svolta mediante notificazione dell’avviso di accertamento nei confronti della società scissa senza necessità di rinnovare la notificazione, ovvero di integrare il contenuto della cartella di pagamento, nei confronti della beneficiaria
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 18 giugno 2020, n. 11813 – In tema di accise ex art. 26 (nonché 56) TUA il credito maturato per eccedenza dei versamenti non incorre in alcuna decadenza ove regolarmente riportato nelle successive dichiarazioni ed è preclusa, fino alla chiusura del rapporto medesimo, la possibilità di ottenere il rimborso del credito stesso, sicché non può essere accolta la richiesta anticipata di rimborso
il 26 Giugno, 2020in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, RIMBORSI e PRESCRIZIONI TRIBUTARI, TRIBUTI INDIRETTI
In tema di accise ex art. 26 (nonché 56) TUA il credito maturato per eccedenza dei versamenti non incorre in alcuna decadenza ove regolarmente riportato nelle successive dichiarazioni ed è preclusa, fino alla chiusura del rapporto medesimo, la possibilità di ottenere il rimborso del credito stesso, sicché non può essere accolta la richiesta anticipata di rimborso
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 05 giugno 2020, n. 10685 – Il valore in dogana delle merci importate è, di regola, il valore di transazione, ossia il prezzo effettivamente pagato o da pagare per le merci quando siano vendute per l’esportazione a destinazione del territorio doganale dell’Unione a cui vanno aggiunti i corrispettivi e i diritti di licenza (cd. royalties)
il 26 Giugno, 2020in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, DIRITTI DOGANALI
Il valore in dogana delle merci importate è, di regola, il valore di transazione, ossia il prezzo effettivamente pagato o da pagare per le merci quando siano vendute per l’esportazione a destinazione del territorio doganale dell’Unione a cui vanno aggiunti i corrispettivi e i diritti di licenza (cd. royalties)
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 04 giugno 2020, n. 10570 – Nel giudizio di ottemperanza il giudice tributario dell’ottemperanza non è chiamato ad accertare un controcredito del fisco che dovrebbe essere compensato con il credito di rimborso del contribuente riconosciuto dalla sentenza da ottemperare bensì ad accertare se il diritto al “recupero” dell’eccedenza di IVA detraibile da rimborsare sia già stato unilateralmente e direttamente soddisfatto dallo stesso contribuente mediante il riporto in detrazione o in compensazione della stessa eccedenza
il 26 Giugno, 2020in TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: cassazione tributi, processo tributario
Nel giudizio di ottemperanza il giudice tributario dell’ottemperanza non è chiamato ad accertare un controcredito del fisco che dovrebbe essere compensato con il credito di rimborso del contribuente riconosciuto dalla sentenza da ottemperare bensì ad accertare se il diritto al “recupero” dell’eccedenza di IVA detraibile da rimborsare sia già stato unilateralmente e direttamente soddisfatto dallo stesso contribuente mediante il riporto in detrazione o in compensazione della stessa eccedenza
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 22 giugno 2020, n. 12171 – Il professionista cui è conferito, a norma dell’art. 67 comma 3° lett. d) legge fall., l’incarico di attestare la veridicità dei dati aziendali e la fattibilità del piano deve essere indipendente e dalla violazione della norma in esame deriva la nullità dell’atto di nomina dell’attestatore, a norma dell’art. 1418 cod. civ., con conseguente venir meno del diritto del professionista al compenso
il 26 Giugno, 2020in PROCEDURE CONCORSUALI e SOCIETA' - GIURISPRUDENZAtags: cassazione procedure concorsuali, PROCEDURE CONCORSUALI
Il professionista cui è conferito, a norma dell’art. 67 comma 3° lett. d) legge fall., l’incarico di attestare la veridicità dei dati aziendali e la fattibilità del piano deve essere indipendente e dalla violazione della norma in esame deriva la nullità dell’atto di nomina dell’attestatore, a norma dell’art. 1418 cod. civ., con conseguente venir meno del diritto del professionista al compenso
Leggi tuttoCORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 19 giugno 2020, n. 11996 – In tema di Iva, l’Amministrazione finanziaria, la quale contesti che la fatturazione attenga ad operazioni soggettivamente inesistenti, inserite o meno nell’ambito di una frode carosello, ha l’onere di provare, anche solo in via indiziaria, non solo l’oggettiva fittizietà del fornitore ma anche la consapevolezza del destinatario che l’operazione si inseriva in una evasione dell’imposta, salvo poi che il contribuente fornisca la prova contraria
il 26 Giugno, 2020in TRIBUTI, TRIBUTI - GIURISPRUDENZAtags: accertamento, cassazione tributi, IVA
In tema di Iva, l’Amministrazione finanziaria, la quale contesti che la fatturazione attenga ad operazioni soggettivamente inesistenti, inserite o meno nell’ambito di una frode carosello, ha l’onere di provare, anche solo in via indiziaria, non solo l’oggettiva fittizietà del fornitore ma anche la consapevolezza del destinatario che l’operazione si inseriva in una evasione dell’imposta, salvo poi che il contribuente fornisca la prova contraria
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